41°Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano. Inaugura la prima mondiale di Icarus

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Icarus scena di insieme foto di Irene Tracossi

Il 41°Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano è iniziato il 15 luglio scorso con , la prima assoluta di Icarus, un'opera su libretto di Keith Warner e musica di David Blake, un spettacolo che ha riscosso un grande successo grazie ad un cast ottimo e la RNCM Chamber Ensemble di Manchester sotto l'attenta direzione di Roland Böer.

Chi è Icaro? Il nome  dell'opera della scultrice, che si è ispirata al mito del figlio di Dedalo? Il mito narra di Dedalo l'ingegnoso artefice che per fuggire dal Labirinto da lui stesso creato e dove è stato rinchiuso, ha costruito le ali per sé e il  il figlio. Icaro durante la fuga in volo è attratto incautamente dalla luce del sole, gli si avvicina troppo e cade nel mare perché si è sciolta la cera, che tiene incollate le penne alle ali. Perché allora Icaro, cosa rappresenta ? Il nome in codice di una arrischiata operazione della CIA, volta a catturare un pericoloso capo terrorista ? Il simbolo in cui si riconosce un giovane terrorista che pensa di lottare per un mondo migliore? La giornalista alla ricerca della "verità" e del modo migliore per renderla comprensibile?

La giornalista fallisce nel suo intento perché viene usata sia dal terrorista che vuole far conoscere la «sua»  verità che dall'ostaggio da intervistare, che poi scopre essere il suo ex marito e infine le si rivela come l'agente della CIA che deride il suo lavoro. O infine è la metafora della attuale condizione umana chiusa  in un labirinto tenebroso ma che anela la luce, la verità, ἀλήθεια ( aleteia), ciò che non è nascosto, l'antica parola greca per indicare la verità ? Siamo dunque tutti noi sommersi da parole e immagini prodotte dai media che, invece di renderci meno incomprensibile l'angosciosa e inquietante realtà in cui viviamo, ci gettano polvere negli occhi con lo scopo di creare una massa spaesata, inconsapevole, impaurita e malleabile, che il potere di pochi possa manovrare agevolmente?

Keith Warner, il librettista in un suo breve saggio spiega che il suo scopo era, dopo le altre collaborazioni con Blake, di parlare in modo diretto dell'attualità, senza metafore, che complicassero il messaggio. Warner è anche un affermato regista e spiega che è pervenuto a questa decisione anche grazie al suo lavoro di regia: « (...) ho capito che dietro all'impulso di modernizzare le messe in scena operistiche, noi registi contemporanei spesso sentiamo di poter compensare l'inevitabile anacronismo di certe trame scritte un secolo fa, semplicemente interpretandole in chiave moderna. A volte con risultati sorprendenti a volte un po' meno. Ma nella creazione di Icarus ho sentito l'assoluta necessità di trasportare il mondo che ci è attorno sul palcoscenico lirico piuttosto che filtrarlo (...)».

Il libretto è articolato in diverse scene, anzi reel (bobina), come frammenti di un reportage, l'ultima altro non è che un riavvolgimento rapido che riporta al punto di partenza. Icarus è un'opera che richiede un ensemble da camera con solisti molto bravi come hanno dimostrato di essere i musicisti del RNCM Chamber Ensemble di Manchester. La musica è perfettamente aderente e funzionale al testo, Blake usa il parlato, lo "sprache gesang" e il canto, con inserti melodici che interrompono il fluire delle dissonanze, proprio nei momenti in cui affiorano i sentimenti dei personaggi. I personaggi sono cinque la giornalista, la scultrice, l'ostaggio, Uomo 1 e Uomo 2, solo alle donne e all'Uomo1 sono affidati i momenti canto vero e proprio.

Nel cast ottimo, ricordiamo i protagonisti, Verena Gunz, nel ruolo della giornalista, il suo timbro morbido e la bravura di attrice e Elliot Carlton Hines, l'Uomo 1, che ha dato vita alla complessa umanità e passione del terrorista, con  cui ha una breve relazione la giornalista; a loro è affidato un avvincente e umano duetto - scontro. Elisabeth Jansson si è calata con bravura nella parte della scultrice, bene anche Richard Berkeley-Steele, nel ruolo dell'ostaggio e Keel Watson, in quello dell'Uomo 2, che il suo tenebroso timbro di basso ha reso ancora più inquietante.

Il coro da camera è formato dai sei testimoni, commenta, partecipa all'azione e porta alla luce i pensieri della giornalista, i sei, Katharine Crompton, Hollie-Anne Bangham, Rebecca Barry, David Thomas,Philipp Smith, Florian Plock sono stati eccellenti interpreti sia nella resa musicale che come attori. La scenografia essenziale e perfettamente funzionale allo svolgimento dell'azione è stata creata da Julia Müer, a cui hanno dato un valido contributo i costumi di Barbara Häusl, splendide le luci di John Bishop.

Non è scontato che, nella messa in scena di un'opera, tutti i diversi aspetti che concorrono alla sua realizzazione collaborino armoniosamente e concordemente avendo come unico scopo la perfetta riuscita dello spettacolo. La magia del Cantiere fatta di passione e professionalità ha pienamente raggiunto l'obiettivo, l'interpretazione ispirata di Böer e l'esemplare regia di Micheal Berry, che ha sostituito Keith Warner, che non è potuto venire, si sono fuse in modo ammirevole coinvolgendo ed entusiasmando il pubblico presente che ha lungamente applaudito. La scelta tenacemente perseguita di convincere Blake e Warner a riprendere il libretto e concludere l'opera per mettere in scena Icarus, ha dato ragione al direttore artistico e musicale, Roland Böer, e ha ottenuto un grande successo.

Pubblicato in: 
GN35 Anno VIII 21 luglio 2016
Scheda
Titolo completo: 

41°Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano
Sabato 14 Luglio 2016 ore21.30
MONTEPULCIANO - TEATRO POLIZIANO
ICARUS

un’ opera di David Blake e Keith Warner
prima assoluta su commissione del 41° CID’A
Micheal Berry, Keith Warner, regia
Julia Müer, scenografia
Barbara Häusl, costumi
John Bishop, luci
La giornalista    Verena Gunz - mezzosoprano con estensione acuta
La scultrice        Elisabeth Jansson - mezzosoprano
L'ostaggio           Richard Berkeley-Steele - tenore
Uomo 1                Elliot Carlton Hines - baritono
Uomo 2                Keel Watson - basso
Testimone  1      Katharine Crompton - soprano ( donna con bambino e cantante alla radio)
Testimone  2      Hollie-Anne Bangham - mezzosoprano (attrice)
Testimone  3      Rebecca Barry - contralto
Testimone  4      David Thomas -  tenore
Testimone  5      Philipp Smith  - baritono
Testimone  6      Florian Plock  -  basso

RNCM CHAMBER ENSEMBLE

Roland Böer, direttore