54° Ciclo del Teatro Greco di Siracusa. Con Andò, Kokkos, Solari e Emma Dante tornano in Ellade

Articolo di: 
Roberto Begnini
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Pensare in grande, e raggiungere nuovi orizzonti puntando a divenire un’eccellenza riconosciuta a livello italiano ed europeo”. È questa l’ambizione dell’INDA che lancia per la stagione 2018 il 54° Festival al Teatro greco di Siracusa. Una rassegna che anche quest’anno si presenta con novità e debutti assoluti.

Una stagione disegnata dal commissario straordinario Pier Francesco Pinelli e dal direttore artistico Roberto Andò, il cui incarico è stato rinnovato fino all’agosto 2018, sulla scia del successo della stagione 2017 in cui il Festival ha registrato la presenza record di 140 mila spettatori con un incremento del 17 per cento rispetto al 2016. Il 2018 confermerà l’orientamento dell’INDA, oltre Siracusa, verso i teatri di pietra italiani ma vedrà la Fondazione compiere un ulteriore passo in avanti con il ritorno dopo 14 anni in Grecia, dove è nato il teatro.

La nuova stagione al Teatro greco di Siracusa prenderà il via il 10 maggio per concludersi l’8 luglio. Il tema sarà “La scena del potere” e verrà declinato attraverso tre nuove produzioni teatrali della Fondazione Inda, le tragedie Edipo a Colono di Sofocle ed Eracle di Euripide e la commedia I Cavalieri di Aristofane. In una stagione proiettata ad aprire all’INDA le porte di una dimensione europea, la Fondazione rispetta l’impegno di portare la grande scena internazionale a Siracusa, con il debutto al Festival di Siracusa di un terzetto di registi la cui notorietà travalica i confini. 

A dirigere Edipo a Colono sarà Yannis Kokkos, regista greco naturalizzato francese, che porta con sé una cifra espressiva in grado di evocare spazi incantati e astratti, intrecciando in una sintesi mirabile le meraviglie della natura e quelle della mente. Con Kokkos, che ha diretto nel mondo produzioni d’opera lirica, di teatro musicale e di prosa, tornerà a Siracusa un regista straniero a distanza di 9 anni da quando Krzysztof Zanussi curò nel 2009 la regia di Medea. Edipo a Colono sarà allestita per la quinta volta a Siracusa dopo le edizioni del 1936, 1952, 1976 e 2009.

L'ultima tragedia di Sofocle è sia una meditazione sul destino umano sia un inno ad Atena, la sua amata città. Portando sulle sue vecchie spalle il peso di terrificanti crimini a cui non poteva sfuggire, cacciato dalla sua patria Tebe, Edipo divenne un emigrante. Tragedia sulle frontiere materiali e metafisiche, sul mistero della libertà umana prima dell'onnipotenza degli dei, della responsabilità, della vecchiaia e della gestione politica della città, Edipo a Colono è anche un poema intimo, un viaggio mentale. Da Siracusa a Epidauro il nostro spettacolo porterà le orme di Edipo nel bosco sacro delle Erinni, il luogo della sua apoteosi.

Per Eracle sarà invece la terza volta a Siracusa dopo gli allestimenti del 1964 e del 2007. A dirigerla sarà Emma Dante, regista che caratterizza con un linguaggio inconfondibile, personalissimo, coraggioso ed intenso la scena europea del teatro contemporaneo. Con Emma Dante la regia di uno spettacolo al Teatro greco di Siracusa viene affidata nuovamente a una donna a distanza di 5 anni dall’Antigone di Cristina Pezzoli. 

Saranno donne, o meglio "femmine" (come piace dire a lei), ad interpretare gli eroi nella tragedia Eracle di Euripide in scena dal 10 maggio per il 54° ciclo di rappresentazioni classiche al teatro Greco di Siracusa organizzate dalla Fondazione Istituto Nazionale del Dramma Antico. In cartellone anche Edipo a Colono di Sofocle con la regia del greco Yannis Kokkos ed I Cavalieri di Aristofane, mai rappresentata a Siracusa, per la regia di Giampiero Solari. Emma Dante ha accettato la sfida per dare vita a un esperimento. Del resto, la regista palermitana è reduce dal suo ultimo spettacolo Bestie di Scena in cui racconta il lavoro dell'attore, la fatica, l'abbandono totale fino alla perdita della vergogna. "La mia vocazione si è manifestata improvvisamente anni fa quando arrivai al teatro greco di Siracusa. Fu una folgorazione. Un incontro fatale. Tornai a casa dicendo di voler fare teatro. Uno spettacolo al teatro greco di Siracusa è una di quelle cose che un'artista desidera fare nella vita". Se mai ce ne fosse bisogno Emma Dante chiarisce: "Sono un'artista, ma non faccio teatro classico: questo spettacolo sarà forte, coraggioso. Forse fallirò, forse sarà un figlio venuto sciocco, ma sarà figlio di una forza e di un coraggio".

Che cosa succederà al suo Eracle? "Sarà una donna. La storia di Eracle ci deve far riflettere: è un eroe che si mette a piangere, verso la fine della sua tragedia si nasconde dai suoi misfatti. Laddove le tragedie ci insegnano a mostrare il lato fragile è giusto che io non abbia paura di mostrare il lato fragile del mio teatro. Il mio desiderio più grande era confrontarmi con questo testo sovvertendo la regola di fare interpretare i ruoli femminili agli uomini e invece costruire un cast  femminile che interpretasse la parte degli eroi".

Un'idea definita "geniale" dallo stesso direttore artistico, Roberto Andò, che non va intesa come una forzatura: "È un gioco teatrale. Non farò diventare Eracle una donna. Diamo alle donne ciò che ai tempi antichi gli veniva tolto. L'eroe mostra la sua totale fragilità e accetta di essere salvato. In che modo possiamo rappresentare il potere maschile: solo attraverso muscoli, o esiste anche una forza femminile, un corpo che contiene entrambe le componenti. Questo personaggio si presta a questo gioco. Con Edipo non mi sarebbe venuto in mente".

La regista assicura che sarà rispettata la traduzione: "Eracle è un essere ermafrodito, che ha fragilità ed anche forza. L'attrice lavorerà su entrambi i caratteri: ma non sarà un Eracle donna, Eracle con le tette. Ve lo dimenticherete che sarà donna. Dobbiamo credere a questo gioco". Il coro sarà interpretato dagli allievi dell'Accademia dell'Inda, tutti uomini, vecchi tebani, un po' deformi.

Le selezioni del cast sono state impegnative: "Abbiamo fatto un bando: sono arrivate quasi 560 richieste. Abbiamo effettuato una selezione di 40 persone e abbiamo scelto 15 attrici che hanno frequentato con me un seminario di cinque giorni. E poi ne abbiamo scelte 5 per lo spettacolo. L'attrice che interpreta Eracle ha fatto il provino con le altre, anche se lei era già nella mia testa. Non vi aspettate i nomi delle fiction, il nome famoso sono io, ma non mi vedrete mai". Non ci sarà musica dal vivo, ma Serena Ganci sta lavorando su delle lamentazioni e percussioni. Costumi di Vanessa Sannino: "Tutta la storia si svolge a stretto contatto con la morte. Eracle è un continuo aspettare la morte".

La prima assoluta della commedia I Cavalieri nel programma delle rappresentazioni classiche al Teatro greco sarà affidata a Giampiero Solari, acclamato regista ed autore di teatro di eventi e di notissimi programmi televisivi, ed eclettico maestro di molti dei più apprezzati comici nostrani. A lui spetta il testimone della sfida iniziata lo scorso anno dal nostro festival per rinnovare il codice della commedia, rinsaldandone il difficile patto con il pubblico di oggi.

I traduttori saranno Giorgio Ieranò per Eracle, Federico Condello per Edipo a Colono e Olimpia Imperio per I Cavalieri.

Con la programmazione del 2018 miriamo a ripetere il successo dell’ultima stagione – ha dichiarato il Commissario Pinelli –, un obiettivo culturale artistico ed organizzativo, ambizioso e impegnativo, in particolare per il tentativo di ridefinire i paradigmi della rappresentazione contemporanea della commedia greca avviato con le Rane del 2017”. “Nell’affidare alle mani sapienti di questi registi gli spettacoli del prossimo anno – ha commentato Andò –, l’INDA offre al Teatro greco di Siracusa il ruolo nevralgico di laboratorio da cui rimodellare il linguaggio dei classici, tramandandone il patrimonio alle nuove generazioni e ad un pubblico sempre più contraddistinto dall’assenza di confini e di steccati.

Pubblicato in: 
GN20 Anno X 27 marzo - 3 aprile 2018
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54° Ciclo di Rappresentazioni Classiche
Teatro Greco di Siracusa
10 maggio- 8 luglio 2018