Festa del Libro. Abraham B. Yehoshua e l'identità letteraria ebraica

Articolo di: 
Giuseppe Talarico
Abraham Yehousha

Abraham B. Yehoshua, una delle grandi figure della cultura letteraria del nostro tempo, nell’ambito della manifestazione che all’Auditorium Parco della Musica di Roma ha celebrato il valore dei libri e della lettura, ha tenuto una lectio magistralis, di enorme importanza per le riflessioni che ha sviluppato sul rapporto tra memoria e identità, da un lato, e sulla  tradizione letteraria e il sentimento di appartenenza alla propria nazione, dall’altro.

La dotta e assai profonda lezione del grande scrittore israeliano è stata introdotta da Wlodek Goldkorn, studioso della cultura ebraica. Goldkorn ha richiamato una celebre opera di Yehoshua, Cinque stagioni, nella quale un marito, dopo avere improvvisamente perduto la moglie, elabora il lutto e lentamente ritorna a scoprire le gioie della vita terrena. Negli altri libri, come L'amante e Un divorzio tardivo, al centro della narrazione vi sono i problemi legati alla famiglia e l’indagine antropologica per comprendere le relazioni umane tra persone divise dall’appartenenza a diverse identità culturali e religiose, come quella ebraica e quella islamica.

Nel grande libro intitolato Il signor Mani, Yehoshua ha descritto e raccontato in modo straordinario la storia del suo popolo, dal periodo della diaspora fino alla nascita del movimento sionista, che storicamente ha preceduto l'edificazione dello Stato di Israele. In Viaggio alla fine del millennio, Yehoshua si è misurato con il romanzo storico: in quest'opera, ambientata nel medioevo, si racconta la vicenda di una famiglia ebraica in viaggio dall’Africa verso Parigi.

In Fuoco amico, l’ultimo libro pubblicato in Italia dalla Einaudi, Yehoshua ha analizzato le ragioni del conflitto arabo-israeliano, che pare destinato a non avere mai fine. Per Godkorn la cifra stilistica che definisce l’intera opera del grande scrittore israeliano è di natura etica e morale, come dimostra la raccolta di alcuni suoi saggi, pubblicati in Italia sempre dalla Einaudi con il titolo Il labirinto dell'identità.

Abraham B. Yehoshua, nella lectio magistralis, ha raccontato in modo straordinario come è avvenuta la sua formazione intellettuale e letteraria. Quand'era piccolo il padre, un uomo colto e sensibile, gli leggeva ampi brani del grande libro di Edmondo De Amicis intitolato Cuore. Nel corso della lettura del libro di De Amicis, pur conoscendo gli episodi narrati dal grande scrittore italiano, Yehoshua si abbandonava al pianto, sopraffatto dalla commozione e dall'emozione suscitata nel suo animo dalle storie descritte nel romanzo. Questa citazione del libro di De Amicis, che risale al periodo dell'adolescenza dello scrittore, si spiega con la concezione che Yehoshua ha elaborato della letteratura e delle opere narrative.

Per lo scrittore israeliano un'opera letteraria deve suscitare emozione e commozione nell’animo di un lettore, dischiudendo nuovi orizzonti conoscitivi, sicché sia possibile capire e comprendere il valore della propria identità umana nel confronto intimo ed interiore che si instaura, durante la lettura di un libro, con i personaggi inventati da un autore. Il lettore non deve mai confondere il profilo umano e la fisionomia dei personaggi, descritti in un libro, con l'identità di uno scrittore e di un autore. Esiste, come dimostra la grande letteratura, dagli scrittori del mondo antico a quelli dell'epoca moderna, l’autonomia dell’opera letteraria.

Per gli scrittori della generazione a cui appartiene Yehoshua, come Oz e Appelfeld, è stato fondamentale recuperare dal passato un legame con la lingua ebraica, fondamento  della memoria storica della cultura ebraica e della sua identità. Come ha ricordato lo scrittore, per oltre centottant'anni questa lingua non è stata usata dal popolo ebraico, se non nell’ambito circoscritto delle rituali cerimonie religiose. Con la nascita del sionismo, il cui merito deve essere ascritto al grande Theodor Herzl, il popolo ebraico ha riscoperto la sua identità storica, culturale e linguistica. Così come nella cultura francese primeggiano le opere di autori come Flaubert e Stendahl, in quella ebraica è stata fondamentale l’opera di Shmuel Yosef Agnon, di cui in Italia l’Adelphi ha pubblicato il libro Una storia comune.

Dopo la Guerra dei sei giorni, avvenuta nel lontano 1967, Yehoshua ha avvertito il bisogno di scrivere i suoi libri bellissimi per conferire un significato netto e chiaro al rapporto tra la memoria storica del suo paese e l’identità culturale degli Ebrei. Il Surrealismo è la corrente culturale da cui è stato influenzato di più, in questo periodo della sua formazione, quando alle soglie dei quarant'anni iniziava la sua attività di scrittore. I grandi libri di Franz Kafka, uno dei più significativi autori della cultura moderna esistenzialista, nei quali vengono ritratti e rappresentati episodi grotteschi e atroci, hanno reso possibile la maturazione intellettuale di Yehoshua.

Per lo scrittore israeliano, la frequentazione delle opere di due autori a cui si deve la nascita del teatro dell’assurdo, come Samuel Beckett ed Eugène Ionesco, si è rivelata essenziale per comprendere a fondo i dilemmi etici che attanagliano l’uomo moderno, sospeso tra la tentazione del nichilismo e il rispetto della tradizione religiosa. A questo proposito, rispondendo ad una domanda sul perché in Israele gli scrittori mantengano un'autorità morale, Yehoshua ha risposto sostenendo che il movimento sionista è nato grazie all'azione politica di Herzl, che era uno scrittore. Inoltre ha sottolineato e ricordato che, negli anni successivi alla nascita dello Stato di Israele, gli intellettuali del suo paese hanno compiuto grandi sforzi per impedire che prevalesse una concezione messianica della religione ed hanno difeso la laicità dello Stato ebraico.

Ogni paese ha formato e forgiato la propria identità culturale, grazie alle opere dei grandi scrittori. In Italia questo è avvenuto grazie a Dante Alighieri. In Francia grazie a Balzac e Hugo. In Inghilterra, grazie alle straordinarie opere di Shakespeare e Dickens. In Israele, l’opera degli scrittori contemporanei, che traggono ispirazione dai conflitti tragici con cui devono confrontarsi quotidianamente, ha il compito di rinsaldare e rafforzare il sentimento di appartenenza allo stato ebraico. In ogni caso, per Yehoshua il confronto con i classici del passato, come le tragedie di Sofocle Edipo re e Antigone, oppure l’Alcesti e la Medea di Euripide, è fondamentale per capire la natura umana di ogni singolo individuo.

Secondo il pensatore ebraico Gershom Scholem, con la nascita dello Stato di Israele il popolo ebraico è uscito dal Mito, legato al racconto della sua storia, la fuga e l’esodo dall’Egitto, la distruzione del Tempio, la diaspora, ed è entrato nella Storia. Una storia che fino a questo momento è stata segnata dalla tragedia della guerra.

Pubblicato in: 
GN11 Anno II 3 aprile 2010
Scheda
Autore: 
Abraham B. Yehoshua
Titolo completo: 

Abraham Yehoshua
Conferenza Come scrivo i miei libri
Introduzione di Wlodek Goldkorn
Auditorium Parco della Musica - Roma
27 marzo 2010
Un evento di "Libri come. Festa del Libro e della Lettura" dal 25 al 28 marzo 2010
Una produzione Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Centro per il Libro e la Lettura, Radio3

Riferimenti Wlodek Goldkorn

Anno: 
2010
Voto: 
8.5
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