Adam. Da Marte a Dostoevskij lo sguardo di Asperger

Articolo di: 
Livia Bidoli
Adam

Vincitore al Sundance Film Festival 2009 dell’Alfred P. Sloane Award dedicato ad un film che si occupa di scienza, Adam di Max Mayer racconta la storia di un ragazzo, Adam appunto, interpretato dall’attore Hugh Dancy, affetto da una forma eccezionale di autismo, la sindrome di Asperger.

Adam conosce la vicina Beth, Rose Byrne, venuta ad abitare nel suo palazzo a cui sta simpatico nonostante le sue “stranezze”, perché le mostra la realtà da un’altra angolazione, direi astronomica visto che le fa osservare il planetario proiettandolo nella sua stanza, e lei piano piano si affeziona, trovando le sue difficoltà relazionali in qualche modo simpatiche ed accettabili.

Ma cos’è la sindrome di Asperger? Si tratta di un autismo ad alto funzionamento che contraddistingue la persona colpita per le elevate capacità, exeptional abilities, piuttosto che un ritardo mentale come nella sindrome di Kanner, entrambe chiamate così dagli scopritori. Si sostiene che anche geni come Einstein e Newton siano stati colpiti dalla sindrome di Asperger che si manifesta nell’infanzia con limitate interazioni sociali, difficoltà nel relazionarsi con gli altri esseri umani perché sono affetti da un malfunzionamento della psicologia ingenua o teoria della mente. Queste sono alla base del complesso intreccio di motivazioni e intenzioni che contraddistingue gli esseri umani, formulando il tessuto della psicologia ingenua: chi è affetto da Asperger non riesce ad immedesimarsi negli stati mentali e nei punti di vista altrui. E’ per questo che Adam non comprende gli stati emotivi di Beth quando soffre perché il padre è accusato di un reato, e Beth gli chiede espressamente di abbracciarla perché lui risponde sconfortato: “Cosa devo fare?

La mente autistica, sebbene in certi casi sia dotata di eccezionali capacità mnemoniche e di scorgere i dettagli come se lavorasse per algoritmi all’interno di un sistema chiuso, non riesce ad afferrare il tutto, provocando dei seri problemi di comunicazione ed interazione con gli altri. Altro tratto tipico dell’autismo che si scorge in Adam è l’ossessione per determinati argomenti, nel suo caso l’astronomia (lui è un ingegnere elettronico) ed il non sapersi dirimere da incidenti di percorso che per altri sono chiaramente lampanti.

L’incontro con i poliziotti che lo credono un ladro di bambini (o perlomeno minaccioso poiché li osserva), trovatosi di fronte alla scuola di Beth, per Adam è angosciante – mettendoci pure che è stato appena licenziato – e non si rende assolutamente conto che il suo comportamento fa aumentare l’indisponibilità dei poliziotti a ritenerlo innocente. Lui risponde infatti alla domanda sul cosa sta facendo lì: “Sto osservando i bambini.” E non riesce a dare un’altra risposta sul fatto che quella è la scuola dove insegna la sua vicina Beth, per esempio: li informa soltanto di quello che sta facendo effettivamente in quel momento, senza pensare a cosa possano credere i poliziotti nella loro veste di tutori della sicurezza: ovvero che lui rappresenti una minaccia per i bambini della scuola.

Adam, come tutti gli autistici, è come dire ingenuo fino al parossismo, ecco perché in questi casi si parla di idiot savant – il film di Lars Von Trier Idioti del 1998 – perché non è capace di prevedere, spiegare e descrivere il comportamento proprio o altrui, è in qualche modo privo di immaginazione, anche se su questo punto ci sono molti studiosi in contrapposizione. Alan Snyder propende per la tesi che siano geni oppure soltanto affetti da ritardo mentale mentre Christopher Boone, il protagonista del romanzo di Mark Haddon, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, ci racconta le sue esperienze ed addirittura i suoi stati interiori. Tra Beth e Adam, in ogni caso, ci sarà qualcosa, che a volte mi ricorda L’idiota di Dostoewskij diretto da Nekrosius la scorsa estate a Villa Adriana (cinque ore e mezza totali di recitazione), o meglio, il suo sguardo su di lei e sul mondo: gli occhi ingenui di qualcuno forse venuto (o approdato su) da marte, come l’antropologo di Sacks, eppure tanto, tanto necessario in questa selva di cinici che fanno finta di aver capito come va il mondo e forse mirano altrove.

Pubblicato in: 
GN14 Anno II 18 maggio 2010
Scheda
Titolo completo: 

Adam
REGIA:Max Mayer
SCENEGGIATURA: Max Mayer
ATTORI: Hugh Dancy, Rose Byrne, Peter Gallagher, Amy Irving, Frankie Faison, Mark Linn-Baker, Ursula Abbott, Karina Arroyave, Maddie Corman, Adam LeFevre, Haviland Morris, Susan Porro, John Rothman, Terry Walters, Bill Dawes
Ruoli ed Interpreti

Uscita al cinema 14 maggio 2010

FOTOGRAFIA: Seamus Tierney
MONTAGGIO: Grant Myers
MUSICHE: Christopher Lennertz
PRODUZIONE: Olympus Pictures, Serenade Films
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
PAESE: USA 2009
GENERE: Commedia, Drammatico, Sentimentale
FORMATO: Colore 35mm - 1.78 : 1