Alessio Bidoli e Bruno Canino. Le Kreutzer di Nino Rota

Articolo di: 
Livia Bidoli
Alessio Bidoli e Bruno Canino

Due musicisti che da anni collaborano in perfetto connubio si sono incontrati sulla tela musicale di Nino Rota: il violinista Alessio Bidoli ed il pianista Bruno Canino. Il CD, edito da Decca, è dedicato alle opere da camera di Rota: Chamber Works, e annovera anche due brani per flauto e arpa con Massimo Mercelli e Nicoletta Sanzin.

Suonare in un periodo come questo è arduo ma la musica prima di tutto” direbbe Verlaine ed inoltre è un arte espressiva quanto consolatoria, elevatrice dello Spirito, ricamando suoni su un simbolico che spesso viene celato in questo momento così “organico”, come se ciò che lesse William Blake in Il matrimonio del cielo con l'inferno, ovvero che “L’uomo non ha un Corpo distinto dall’Anima; perché ciò che chiamiamo Corpo non è che una porzione dell’Anima percepita dai cinque sensi”, non fosse intimamente vero (traduzione mia, ho mantenuto le maiuscole come nell’originale: "Man has no Body distinct from his Soul; for that call'd Body is a portion of Soul discern'd by the five Senses". William Blake, The Marriage of Heaven and Hell, 1789-90, cfr. con l'edizione della SE con le incisioni e la traduzione di Giuseppe Ungaretti).

Alessio Bidoli (1986) suona il violino da quando aveva sei anni e si diploma con il massimo dei voti e lode dal Conservatorio "G. Verdi" di Milano sotto la guida di Gigino Maestri, si è perfezionato alla "Haute Ecole de Musique" del Conservatorio di Losanna e al Mozarteum di Salisburgo con Pierre Amoyal – con cui poi ha collaborato come professionista - , all’Accademia Chigiana di Siena con Salvatore Accardo e all’Accademia Internazionale di Imola con Pavel Berman e Oleksandr Semchuk. Fra le stagioni concertistiche ricordiamo MITO Settembre Musica, "Società dei Concerti" di Milano (Sala Verdi), Furcht-Università Bocconi, "Amici del Loggione del Teatro alla Scala"; all'estero: Germania, Olanda, Lussemburgo, in Russia (San Pietroburgo) e Thailandia (Bangkok).

Bruno Canino, napoletano di origini, ha  studiato  pianoforte  e  composizione  al  Conservatorio  ‘Giuseppe   Verdi’   di   Milano,   dove   poi   ha   insegnato  per  24  anni,  e  per altri dieci  anni  al Conservatorio di Berna, attualmente insegna musica da camera con pianoforte alla Scuola  di  Musica  di  Fiesole.  Conisciutissimo solista, ha suonato nelle principali sale da concerto e festival europei, in America, Australia, Russia, Giappone e Cina. Da  oltre  50  anni  suona  in  duo  pianistico  con Antonio Ballista. Ha collaborato con solisti quali  Itzahk  Perlman,  Lynn  Harrel,  Salvatore Accardo, Viktoria Mullova e Uto Ughi. Fra le orchestre con cui ha collaborato annoveriamo la Filarmonica della Scala di Milano, l’Orchestra dell’Accademia   Nazionale   di   Santa   Cecilia   di  Roma,  i  Berliner  Philharmoniker,  la  New  York  Philharmonic  Orchestra,  la  Philadelphia  Orchestra  e  l’Orchestre  National  de  France  sotto   la   direzione   di   direttori   illustri   quali   Claudio   Abbado,   Riccardo   Muti,   Riccardo   Chailly, Wolfgang Sawallisch e Pierre Boulez. Profondamente    interessato    alla    musica  contemporanea ha lavorato con     molti     compositori tra cui Pierre Boulez, Luciano Berio, Karlheinz  Stockhausen,  György  Ligeti,  Bruno  Maderna, Luigi Nono e Sylvano Bussotti di cui spesso ha eseguito opere in prima esecuzione

Due anime e due corpi quindi si sono incontrati per incidere un cd tutto dedicato ad un compositore solitamente noto per le colonne sonore cinematografiche, Nino Rota, di un calibro cristallineo per versatilità nella composizione e delicata raffinatezza nella scelta del materiale timbrico, come ci fa rilevare dopotutto proprio l'affinità con il suo Maestro a Milano, Ildebrando Pizzetti, nonché quello di Roma, Alfredo Casella, due numi tutelari che tracciano il solco di Rota nel calendario musicale che lo vede diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia nel 1929.

Il primo brano del cd, la Sonata  per  violino  e  pianoforte,  è stata composta tra  1936 e 1937, dedicata  a  Guido  Agosti,  è stata eseguita  per  la  prima  volta  a  Milano  il  14  marzo  del  ’38  dal  violinista  Michelangelo  Abbado accompagnato da Gianandrea Gavazzeni ed è entrata poi stabilmente nel repertorio di Sandro  Materassi  e  Luigi  Dallapiccola.  Si  tratta  di  una  composizione  in  tre  movimenti:  I Alle-gretto  cantabile  con  moto; II Largo  sostenuto; III Allegro assai moderato. La delicatezza, soprattutto le note perlacee del piano, contraddistingue questo brano imperniato poi sulle note flessuose dell'archetto.

La Sonata è seguita da un Improvviso in re minore per violino e piano, a mio avviso uno dei pezzi piu' notevoli a livello virtuosistico,  tratto da una composizione scritta per un film. L'Improvviso è composto da Rota per un film del 1948 dal titolo Amanti senza amore per la regia di  Gianni  Franciolini e sulla trama della Sonata a Kreutzer: il violinista virtuoso, distillando note, farà innamorare la protagonista generando il dramma. Il fattore tragico si percepisce perfettamente tra le note, che si accavallano per intricarsi e districarsi come in un gioco delle parti poco dissimulato.
L'improvviso seguente, sempre per violino e pianoforte ed in  do  maggiore, è sottotitolato Un diavolo sentimentale: composto nel 1969, è un brano che lascia anch'esso l'archetto libero di spaziare ed interpretare. Dedicato al violinista ed editore Alberto Curci si materializza come una rincorsa di glissando quasi in perpetuo, come se l'aria ne fosse frustata di continuo ma sempre in modo sofisticato, lussuriosamente: le distanze tonali e le dissonanze vibrano come un percorso in stanze oscure quanto seducenti.

Il tema dal film The Glass Mountain (La Montagna di Cristallo, 1949, diretto da Henry Cass), narra la vicenda soprannaturale del fantasma di una fanciulla che intona un canto per richiamare il suo amor perduto. Qui ne ascoltiamo solo il tema ma Rota compose intere scene d'opera per Tito Gobbi ed Elena Rizzieri: fu talmente celebre da essere scelto come sigla d’apertura della  rete  radiofonica  britannica  BBC. Scritto per  violino  e  pianoforte e dedicato al  violinista  Francesco  Antonioni, lo si può nondimeno riconoscere come materiale primario per la colonna sonora di Il Gattopardo.

Squisitamente cristallina, la Sonata per flauto e arpa è stata editata da Ricordi nel  1939 e si situa immediatamente nella linea necolassica caratteristica del compositore, articolandosi  in  tre  tempi:  Allegro  molto  moderato; Andante  sostenuto; Allegro  festoso. Il flauto di Massimo Mercelli dipinge un paesaggio guizzante e rigoglioso di vita, nella festosità della natura. Glorioso flautista dalle numerose prime assolute cui a  lui  dedicate, tra cui Krzysztof  Penderecki,  Sofia  Gubaidulina,  Philip  Glass,  Michael  Nyman,  Luis  Bacalov,  Richard  Galliano,  Ennio  Morricone,  Giovanni  Sollima. Vanta collaborazioni prestigiose di cui facciamo qui solo pochi nomi: Yuri  Bashmet,  Valery  Gergiev,  Peter–Lukas  Graf,  Ramin  Bahrami.
Tra  le  prime  assolute  e  tra  i  brani  a  lui  dedicati, citiamo:  Façades  di  Philip  Glass  al  Mozarteum  di  Salisburgo,  la  cantata  Vuoto d’anima  piena  di  Ennio  Morricone  diretta  dal  compositore  stesso,  il  Concerto  per  flauto  ed  orchestra  di  Michael  Nyman,  Contrafactus  di  Giovanni Sollima alla Čajkovskij Hall di Mosca sotto  la  direzione  di  Yuri  Bashmet;  il  Concerto n.2  di  Nyman  al  Teatro  alla  Scala  di  Milano.

L'arpista Nicoletta Sanzin, di eccezionale preparazione, vanta collaborazioni con le piu' notorie istituzioni musicali nazionali ed internazionali, come: il Teatro La Sca-la di Milano, il Teatro Verdi di Trieste, l’Ac-cademia  Nazionale  di  S.  Cecilia  di  Roma,  RTV  Slovenia,  TKWO,  Orchestra  di  Padova  e  del  Veneto sotto la direzione di gradi direttori d’orchestra come Daniel Barenboim, Riccardo Muti, Yuri Temirkanov, Spiros Argiris e Marco Angius. Dal 1995 al 2001 è stata prima arpa della Slovenska Filharmonija ed è attiva anche nel campo della musica contemporanea,   eseguendo  in  prima  esecuzione  brani scritti per lei e collaborando stabilmente con lo Slowind Quintet di Lubiana e con l’ExNovo Ensemble  di  Venezia.  Registra  regolarmente  per  emittenti  radiofoniche  e  televisive  in  Italia  e all’estero e ha all’attivo oltre 20 CD.

Il lavoro di chiusra del cd è stato composto da Nino Rota nel 1958: si tratta di un Trio per flauto,  violino  e  pianoforte,  composto  per  il  Trio  Klemm,  formato  dal  flautista  Conrad  Klemm,  dalla  pianista  Rita  Wolfensberger,  entrambi  svizzeri,  e  dalla  violinista  di  origini  cubane  Montserrat  Cervera,   presentato in prima esecuzione il 6 aprile del 1960 presso la Sala del Lyceum Clubs.
Snello e impavido nel procedere, è ritmicamente incisivo quanto mistericamente armonico, anch'esso superlativamente neoclassico d'ispirazione e struttura, con tre movimenti,  Allegretto cantabile con moto; Largo  sostenuto ed un finale Allegro assai moderato; risolve il cd in una brillantezza squillante ed energetica, per chiudere in lieto e grintoso giubilo.

In ultimo vogliamo ricordare le due incisioni precedenti di Alessio Bidoli e Bruno Canino per Warner: due cd dedicati alle Violin Sonatas di sei compositori che abbiamo riunito anche per scopi storiografici, come se un flusso diacronico li unisse nella loro dimensione sonica. Il primo cd è dedicato a Charles-Camille Saint-Saëns e Eugène-Auguste Ysaÿe; il secondo a Poulenc, Ravel, Stravinskij e Prokofiev. Una carrellata tra meravigliosi cristalli incastonati tra fine '800 ed inizio Novecento.

Il longobardo al violino è Alessio Bidoli (classe 1986) e suona un Stefano Carampella del 1902, mentre il partenopeo Bruno Canino suona un piano Fazioli Grand Coda 278 (nei due cd Violin Sonatas suona invece un Gran Coda Steinway D-274): si uniscono i due capisaldi della penisola come in una immaginaria stella polare che rende armoniosa questa unione da piu' di un decennio, e continua a produrre registrazioni memorabili.

Pubblicato in: 
GN9 Anno XIII 4 gennaio 2020
Scheda
Titolo completo: 

Alessio Bidoli, Bruno Canino
Decca
Nino Rota (1911 – 1979)
Chamber Works

Sonata per  per violino e piano (1936-37)
Allegretto cantabile con moto    
Largo sostenuto
Allegro assai moderato

Improvviso in re minore per violino e piano                                          
dal film Amanti senza amore (1947)

Improvviso per violino e piano (Un diavolo sentimentale, 1969)             

The Legend of The Glass Mountain (1949) dalla musica per il film La Montagna di Cristallo,  diretto da Henry Cass, arrangiato per violino e piano dal compositore

Sonata per flauto e arpa  (1937)
Allegro molto moderato
Andante sostenuto
Allegro festoso

Trio per flauto, violino e piano (1958)  
Allegro ma non troppo
Andante sostenuto
Allegro vivace con spirito

Alessio Bidoli – Bruno Canino
Violin Sonatas
Warner Classics, 2017 e 2018
Alessio Bidoli e Bruno Canino: un nuovo progetto discografico per Warner Classics.
CD 1 - Charles-Camille Saint-Saëns e Eugène-Auguste Ysaÿe
CD 2 - raccolta di opere di Poulenc, Ravel, Stravinskij e Prokofiev