Amabili resti. I magici legami dell'Altrove

Articolo di: 
Livia Bidoli
Amabili resti

Il regista di Il signore degli anelli, Peter Jackson, ci conduce nell’Altrove con Amabili resti, tratto dall’incredibile romanzo di Alice Sebold pubblicato in Italia da E/O nel 2007. Il film, raccontato in prima persona da Susie (Saoirse Ronan), è un inno alla fede nei legami, solidi, affettivi, inesauribili.

Susie Salmon ha 14 anni quando incontra il suo killer George Harvey, il suo vicino di casa interpretato dal bravissimo Stanley Tucci (l’ultimo film è Julie&Julia con Meryl Streep). Susie sa già cosa le succederà eppure ci fa restare in sospeso usando una narrazione tutta ritmata sulle soste, intervalli che aprono squarci all’interno del tessuto narrativo filmico. La narrazione in prima persona ci riporta indietro al 1973 quando Harvey con uno stratagemma la attira in un campo di grano. Le variabili violente del suo omicidio sono addotte e per questo rendiamo grazie al regista che ha pensato anche al pubblico di adolescenti che sarebbe andato a vederlo: una sensibilità che anche gli adulti apprezzeranno.

Susie ci narra dei suoi lovely bones (The Lovely Bones il titolo in originale tradotto pari pari, uguale per il film e per il romanzo), ed inglese “bones” (resti) ha quasi lo stesso suono di “bonds” (legami), ovvero dei suoi legami familiari straordinariamente forti. Il rapporto col padre ed il suo hobby per le barche dentro le bottiglie, “perché lo fai?” gli chiede Susie mentre tira su la vela della nave gonfiandola dentro la bottiglia, e Jack (il bravo Mark Wahlberg) risponde: “perché mi ha insegnato a finire ciò che comincio”.

Sullo sfondo una colonna sonora tra ’70 e ’80 che fa sognare i paradisi artificiali e onirici di Susie nel suo limbo magico: la new wave della 4AD e di Brian Eno, curatore della musica. Dai This Mortal Coil di Song to the Siren (da It’ll end in tears del 1984 e originale di Tim Buckley – qui cantata da Elizabeth Frazer), ci inabissiamo tra le onde fluttuanti dei Cocteau Twins - ancora con l’eterea voce di Elizabeth Frazer di Alice (da Heaven or Las Vegas del 1990). The Big Ship (da Antoher Green World, 1975) di Brian Eno conduce anch’essa nell’aldilà immaginario mentre gli accordi ossessivi e impetuosi di Third Uncle (da Taking Tiger Mountain (by strategy) del 1974 e di cui esiste una versione gothic dei Bauhaus dall’album The Sky’s gone out del 1982) ancora di Eno, fanno accapponare la pelle dando una scorsa al testo, e riflettendo sulla rassomiglianza con ciò che è successo a Susie: “Burn my fingers/Burn my toes/Burn my uncle/Burn his books/Burn his shoes/Cook the leather/Put it on me/Does it fit me/Or you/It looks tight on you” (“Brucia le mie dita/brucia i miei piedi/brucia mio zio/brucia i miei libri/brucia le sue scarpe/cuoci la pelle/mettila su di me/sta bene a te o a me?/sembra starti bene”). Solo i canti diafani dell’etichetta che ha prodotto i Dead Can Dance risuonano ora come echi di pace nei limbi onirici di Susie dove l’unico contatto con la terra è la fede nella sua famiglia, potente e telecinetica.

Un film fantastico che mi rammenta Aldilà dei sogni del 1998 (musiche di Micheal Kamen), diretto da Vincent Ward e tratto da un maestro della letteratura fantastica, Richard Matheson (in originale What Dreams may come del 1978). Amabili resti è prodotto da Spielberg ed il suo tocco magico riveste il capolavoro di Alice Sebold di un apparato onirico in un digitale che lascia virare la mente tra le foglie rosse di un albero, accarezzando Susie con il lieve tocco del giovane Moro (Reece Ritchie nella parte di Ray Singh) da cui è incantata. Ed allora ci culla per l'ultima volta la voce di Elizabeth Frazer, raggiungendo le altezze del sogno sirenico del fluttuare nell’Altrove, un luogo che trova ubicazione in tutti i punti dell’universo ed allo stesso tempo in nessuno.

Pubblicato in: 
GN3 Anno II 3 dicembre 2009
Scheda
Titolo completo: 

Amabili resti. The Lovely Bones
Regia Peter Jackson
Sceneggiatura Peter Jackson, Philippa Boyens, Fran Walsh
Attori
Rachel Weisz, Mark Wahlberg, Saoirse Ronan, Susan Sarandon, Stanley Tucci, Michael Imperioli, Amanda Michalka, Nikki SooHoo, Reece Ritchie, Andrew James Allen, Rose McIver, Carolyn Dando, Christian Thomas Ashdale, Jake Abel, Anna George
Fotografia Andrew Lesnie
Montaggio Jabez Olssen
Produzione WingNut Films, Film4, Key Creatives, Papillon Productions
Distribuzione Universal Pictures
Paese Gran Bretagna, Nuova Zelanda, USA 2008
Uscita al Cinema il 5 febbraio 2010
Genere Drammatico, Thriller

Voto: 
9