Anna Karenina. I lacerti di un sogno

Articolo di: 
Livia Bidoli
Anna Karenina

Un magnifico palcoscenico di un teatro dell'Ottocento per l'Anna Karenina diretta da Joe Wright: un parterre rivestito di décor barocchi, la rilettura del capolavoro dell'autore russo di Guerra e pace, Lev Tolstoj, è la storia dell'eroina con un'allure che scatena l'attenzione e tiene desto il ritmo con velocità incalzante e trovate continue, tra una quinta e l'altra. Gli attori, tutti di grido, vanno dalla protagonista Keira Knightley e Jude Law  (l'ufficiale e marito Karenin) fino a Aaron Taylor-Johnson nel ruolo dell'amante impossibile, il conte Vronskij.

Ambientata nel 1874 tra Mosca e San Pietroburgo, Anna Karenina, moglie altolocata di Aleksei Karenin, si innamora perdutamente e ricambiata, del conte Vronsky, giovane ufficiale, mentre si sta recando a Mosca per cercare di sanare il matrimonio del fratello (fedifrago) Stiva Oblonsky con Dolly. Seguono balli in un mondo che si ciba di apparenza e modi francesi – un periodo in cui Parigi era la capitale della moda, dei modi e della cultura che i russi copiavano ostentatamente – e allo stesso tempo vieta qualsiasi deviazione dalle regole prestabilite ed implicitamente assertorie.

In un andirivieni coreografico tra le quinte ed il palcoscenico, i cui straordinari movimenti scenici ed i balli sono curati dal coreografo d'avanguardia Sidi Larbi Cherkaoui, si viene assaliti da un crescendo di emotività fatta trapelare dalle mani che s'intrecciano tra la riccia Karenina di Keira Knightley ed il mellifluo Vronsky di Aaron Taylor-Johnson. Gli archi conditi da una musica che ricorda proprio l'occidentalizzato Ciaikovskij con versanti folclorici – si odono i tipici refrain russi -, la partitura scritta per il film da Dario Marianelli permane con la sua suggestione a trame di valzer su questi velati rimandi lirici al dramma principale, compresi gli echi klezmer.

A questo punto si immagina di stare anche noi su quel palco dove cade la neve fino alla fine, quasi a ricoprire di un velo enigmatico e dolce un amore vietato, mentre l'aria sottile e fresca della notte colpisce i nostri visi come quello di Anna,  rilucendo del brillìo mordace di un momento illuminato solo dalla luna. Prendiamo quel treno che conduce Vronsky a San Pietroburgo per seguirla, come un'ombra di un'emozione già affranta nel suo delirante percorso impossibile che divelle lacerti di sogno. Un viaggio in cui siamo sempre stati dentro, dentro e fuori dal palco, sui laghi ghiacciati con Kostja (emozionante e sensibile interpretazione quella dell'irlandese Domnhall Gleeson) e la sua principessa Kitty (Alicia Vikander), con le sue falci che tagliano il grano nella luce di una nuova, emblematica alba.

Joe Wright ha diretto un film che riporta a protagonista del palco tutta la liricità di un secolo che  ostenta i suoi manichini benpensanti insieme alle pose e poi si dispiega tra i barlumi di una coraggiosa messe di autentica premura, tra le parole a firma di Tom Stoppard (Shakespeare in love),  utili ad evocare un bagliore che si manifesta fin dalla prima Ouverture.

Pubblicato in: 
GN15 Anni V 19 febbraio 2013
Scheda
Titolo completo: 

Anna Karenina
GENERE: Drammatico
REGIA: Joe Wright
SCENEGGIATURA: Tom Stoppard
ATTORI: Keira Knightley, Kelly Macdonald, Jude Law, Matthew Macfadyen, Aaron Johnson, Emily Watson, Olivia Williams, Holliday Grainger, Domhnall Gleeson, Ruth Wilson, Alicia Vikander, Michelle Dockery

Uscita al cinema 21 febbraio 2013

FOTOGRAFIA: Seamus McGarvey
MONTAGGIO: Melanie Oliver
MUSICHE: Dario Marianelli
PRODUZIONE: Studio Canal, Working Title Films
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
PAESE: Gran Bretagna 2012
DURATA: 130 Min
FORMATO: Colore