Ara Pacis. Les images secondo Picasso

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Dora Maar

Il Museo dell’Ara Pacis di Roma ospita dal 14 ottobre 2016 al 19 febbraio 2017 la mostra Picasso images. Le opere, l’artista, il personaggio, un evento promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ideata da Electa in collaborazione con il Musée national Picasso-Paris ed organizzata con Zètema Progetto Cultura.

L'esposizione, curata da Violette Andres e Anne de Mondenard, è imperniata sul rapporto tra il grande artista e la fotografia, sono esposte 176 stampe fotografiche databili dal 1901 al 1971, oltre a una trentina di dipinti, sculture, disegni e riproduzioni dell’artista. Le fotografie provengono dal ricco fondo del Musée national Picasso-Paris, costituito dagli archivi dell’artista stesso, dalla documentazione e dalle acquisizioni del museo che ne delineano l’evoluzione artistica. La rassegna è articolata in tre sezioni che indagano diversi aspetti del rapporto tra Picasso e la fotografia.

Nella prima fase che va dal 1901 al 1921  la fotografia è uno strumento per farsi pubblicità, come pittore si fa fotografare nel suo atelier e con altri artisti, poi nel 1908 da soggetto diventa fotografo egli stesso, acquista un apparecchio a lastre di vetro che porta con sé a Horta de Sant Joan (Spagna) nel 1909. Comincia a fotografare il paese, le forme geometriche degli edifici diventano oggetti di studio per i suoi quadri del periodo cubista, di cui sono in mostra Giornale, portafiammiferi, pipa e bicchiere (1911) Uomo con la pipa (1914) e Donna vista di tre quarti, pitture ad olio di quel periodo. Tornato a Parigi fotografa e si fa fotografare nel suo nuovo atelier, successivamente la sua nuova compagna Olga, che possiede una macchina fotografica, nel 1917 lo spinge di nuovo a fotografare, di questo periodo sono ritratti più intimi. 

Largo spazio è dedicato alla collaborazione con i fotografi professionisti nella seconda sezione significativamente intitolata Collaborazioni proficue 1932-1962, si incontra per primo George Brassaï (1899-1984), che nel 1932 venne incaricato  dalla rivista “Minotaure” di fotografare le sculture di Picasso,allora poco note al pubblico. Brassaï era già noto per le sue straordinarie ed evocative immagini notturne di Parigi. Picasso gli ispirò nel 1934-1935 la serie chiamata le Transmutations. Brassaï usò negativi già esposti che raffigurano dei nudi femminili, per poi grattarli come delle incisioni e fissare poi le diverse fasi attraverso le stampe che talvolta ritoccò di bianco. Successivamente nel 1939 il fotografo realizzò per la rivista “Life”un nuovo servizio su Picasso nell’atelier di rue des Grands-Augustins. Ancora nel 1943, si incontrarono per la pubblicazione di un libro sulle sculture dell'artista, il rapporto di reciproca stima e fiducia tra Picasso e Brassaï durerà fino alla morte del grande artista.

La seconda collaborazione su cui è posta l'attenzione è quella con Dora Maar (1907-1997) affermata fotografa professionista,  appartenente al movimento surrealista, si incontrarono nel 1935. Il rapporto sentimentale che nacque tra loro influenzò il loro lavoro, della Maar sono presenti le fotografie che documentano la realizzazione di Guernica nel maggio giugno 1937. La Maar d'altra parte diventerà la musa ispiratrice e modella di Picasso, che ne fa l’archetipo di La femme qui pleure. I due, inoltre, collaborarono insieme  per una serie di fotografie, che traggono origine da lastre di vetro dipinte e grattate da Picasso, stampate a contatto da Dora Maar di cui è rappresentato il viso.

La terza fu con André Villers (1930-2016) il fotografo ventiduenne incontrò Picasso nel 1953 a Vallauris, cittadina di vasai nel Sud della Francia, luogo in cui l'artista abitava già da sei anni. Dopo le foto nell'atelier l'anno successivo i due a quattro mani inventeranno una nuova forma di creazione di immagine, a partire da un découpage di Picasso che Villers reinterpretò attraverso la tecnica del fotogramma: un oggetto viene posato su carta fotosensibile impressionata con infinite varianti in funzione della durata di esposizione alla luce o della trasparenza dell’oggetto in questione. Queste immagini verranno raccolte in una pubblicazione, Diurnes con testi poetici di Jacques Prévert nel 1962.

Nell'ultima parte della mostra intitolata, Una vittima consenziente: 1944-1971, sono raccolte immagini dell'artista realizzate  da  fotografi spesso illustri ma molto diversi tra loro, come il reporter Robert Capa, lo scienziato Gjon Mili, l’illustratore Robert Doisneau, i ritrattisti Herbert List, Arnold Newman o Bill Brandt. L'artista accettò di posare più volte per riviste internazionali come “Life” o “Paris Match”, che ebbero una diffusione  notevole in tutto il mondo. Quello che colpisce e attrae è l'abilità di Picasso nel gestire la propria immagine con ironia disincantata, consapevole sì del proprio valore di artista ma anche del modello egemonico dell'arte, divenuta merce in cui investire, un mercato gestito da professionisti senza scrupoli. Picasso non diversamente da Dalì ha dimostrato di sapere gestire a suo vantaggio la propria immagine, costruendo con intelligenza il suo mito e sapendolo vendere in modo proficuo.

Pubblicato in: 
GN2 Anno IX 11 novembre 2016
Scheda
Titolo completo: 

Mostra Picasso images. Le opere, l’artista, il personaggio
Apertura al pubblico 14 ottobre 2016 –19 febbraio 2017
Tutti i giorni dalle ore 9.30 – 19.30
A cura di Violette Andres e Anne de Mondenard
Luogo Museo dell’Ara Pacis
via di Ripetta 190
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
in Augusta, Roma
Ideata da Electa in collaborazione con
il Musée national Picasso-Paris
Organizzata con Zètema Progetto Cultura
Catalogo Electa
Biglietti Biglietto “solo mostra”: € 11 intero;
€ 9 ridotto; € 4 speciale scuola;
€ 22 speciale famiglie (2 adulti più figli
al di sotto dei 18 anni)
Biglietto integrato Museo dell’Ara Pacis
+ mostra per non residenti a Roma:
€ 17 intero; € 13 ridotto
Biglietto integrato Museo dell’Ara Pacis
+ Mostra per residenti a Roma:
€ 16 intero; € 12 ridotto
Speciale Ara: ingresso ridotto con il biglietto
dell’evento ”L’Ara com’era”
Gratuito per le categorie previste
dalla tariffazione vigente
(la biglietteria chiude un’ora prima)
Info 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
www.arapacis.it,
www.museiincomuneroma.it
Twitter: @museiincomune
#PicassoImages