Ara Pacis. La seduzione delle immagini del Mondo Fluttuante

Articolo di: 
Daniela Puggioni
HOKUSAI

Dopo Milano, a Palazzo Reale 22 settembre 2016 - 29 gennaio 2017, e Londra, al British Museum dove si è chiusa il 13 agosto 2017, la mostra Hokusai. Sulle orme del Maestro si è aperta il 12 ottobre al museo dell'Ara Pacis, che la ospiterà fino al 12 gennaio 2018.

Katsushika Hokusai (1760-1849) celeberrimo per la Grande Onda, la più nota della serie delle Trentasei vedute del monte Fuji, e i suoi seguaci, le cui stampe ispirarono Manet, Toulouse Lautrec, Van Gogh e Monet, sono i protagonisti dell'esposizione curata da Rossella Menegazzo. L'evento è promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con il supporto dell’Ambasciata Giapponese, organizzata da Mondo Mostre Skira e Zètema Progetto Cultura. In mostra ci sono 200 opere, ukiyoe (“immagini del Mondo Fluttuante”), silografie policrome e dipinti su rotolo (esposte in due rotazioni per motivi conservativi dovuti alla fragilità dei materiali) provenienti dal Chiba City Museum of Art e da importanti collezioni giapponesi come Uragami Mitsuru Collection e Kawasaki Isago no Sato Museum, oltre che dal Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova.

La diffusione e il successo delle ukiyoe fu legato ai profondi mutamenti della società giapponese, che alla fine delle guerre e con l’unificazione del paese conobbe un periodo di riorganizzazione politica e di prosperità economica, epoca Edo (1603-1868), che vide lo sviluppo soprattutto nella capitale amministrativa Edo (Tokio) di una facoltosa classe borghese (chonin) che richiese prodotti artistici assai differenti da quelli dell’aristocrazia dei Samurai. La produzione di silografie richiedeva un’organizzazione efficiente e altamente professionale a cominciare dall’editore che finanziava il progetto, decideva forma e dimensione e metteva il prodotto sul mercato. Venivano poi l’artista, che richiedeva un esperto intagliatore in quanto la matrice era in legno di ciliegio, in grado di riprodurre magistralmente ogni aspetto del disegno e poi l’abilità dello stampatore per rendere le sfumature o l’eventuale goffrato. La conoscenza e il successo poi in Europa delle stampe e dei prodotti giapponesi ebbe inizio con un atto di violenza commerciale l’arrivo della flotta americana guidata dal commodoro Matthew Perry nel 1854, che obbligò con la forza il Giappone ad aprirsi al commercio con l’Occidente.

L’esposizione è divisa in diverse sezioni che illustrano i soggetti preferiti dai giapponesi la prima è dedicata a “Meisho mete da non perdere”, vedute di quei luoghi di grande bellezza dove i Giapponesi amavano recarsi, queste immagini venivano utilizzate anche per il sugoroku gioco da tavolo simile al gioco dell’oca o rilegate in libri o album illustrati. Le vedute di Hokusai mostrano una abile conoscenza della prospettiva, tecnica giunta da tempo in Giappone  attraverso immagini giunte dall'Europa. Le vedute esposte sono tratte da diverse sue opere: Trentasei vedute del monte Fuji, Viaggio tra le cascate giapponesi e Vedute insolite di famosi ponti giapponesi di tutte le province, i Cento vedute del monte Fuji stampati dal 1835. Hokusai mostra un sapiente uso dei colori in particolare del blu di Prussia un colore sintetico arrivato in Giappone nel 1830 e dall'artista magistralmente impiegato. Le sue opere mostrano un armonioso equilibrio tra Natura e attività umane. Sono in esposizione anche dipinti di Hokusai come il rotolo dipinto, per la prima volta esposto in Italia, “Monte Fuji all'alba” (1843) tema ricorrente in quanto simbolo della spiritualità e identità giapponese, messo a confronto con quello di Totoya Hokkei, un suo talentuoso allievo. La curatrice ha messo in luce non solo le opere di Hokusai ma anche quelle degli allievi e soprattutto quelle di Keisan Eisen (1791-1848) divenuto famoso per la figura di cortigiana che Van Gogh dipinge alle spalle di Père Tanguy nell'omonimo ritratto.

Eisen non fu allievo di Hokusai ma si ispirò al grande maestro a lui si debbono le prime ventiquattro silografie delle Sessantanove stazioni del Tokaido le altre furono affidate ad un altro grande Hiroshige. Beltà alla moda: il mondo della seduzione è il tema della seconda sezione in raffinati dipinti su carta o su seta nel formato del rotolo verticale da appendere, dedicato alle protagoniste del piacere e dell’eleganza, cortigiane o geisha nel quartiere di Yoshiwara, vicino al centro di Edo. Furono i soggetti preferiti di Eisen, di Hokusai e dei suoi allievi, anche una donna, Katsushika Hokumei (attiva tra il 1804 e il 1830),  poi Teisai Hokuba (1771-1844), Ryuryu kyo Shinsai (attivo tra il 1799 e il 1823) Gessai Utamasa (1787-1864). Heisen trattò l’argomento anche con ironia come ne I sette saggi del quartiere di piacere [Yoshiwara] in cui i saggi sono le cortigiane. Eleganza e ironia sono presenti anche nella sotto sezione Abunae: “immagini pericolose sono immagini erotiche, nella “Piovre e pescatrice di awabi” di Hokusai il tema scabroso è trattato con ironica sensualità priva di cattivo gusto.

I Surimono, a cui dedicata la se zione Fortuna e buon augurio sono biglietti augurali, calendari, annunci, inviti a raduni di circoli artistici, letterari o amatoriali per incontri poetici, cerimonie del tè, spettacoli teatrali commissionati da privati per una cerchia ristretta di persone. I rotoli verticali dipinti da Hokusai sono dedicati a animali e piante uno dei generi più amati della produzione a cui è dedicata la sezione Catturare l’essenza della natura, un tema che l’artista svolse in modo originale, in esposizione tra gli altri ricordiamo la tigre e il drago. Conclude la mostra la parte dedicata ai Manga e manuali per imparare con immagini tratte dai quindici volumi a stampa per cui Hokusai fu celeberrimo, testimonianza della sua ricerca sono un campionario completo di paesaggi nelle diverse stagioni, in differenti situazioni atmosferiche, con elementi che compongono il paesaggio come rocce, scogli, erbe, piante, fiori, alberi, acque, uccelli, animali marini, anfibi, mammiferi palese testimonianza di una visione armoniosa della natura. Una altrettanto attenta, acuta perspicacia nell'osservazione della natura umana è presente nella descrizione di caratteri, fisionomie, le classi sociali e mestieri, divertimenti e attività quotidiane, a cui si aggiungono gli esseri soprannaturali, mostri e fantasmi, così presenti nella tradizione giapponese da continuare ad essere personaggi dei “Manga” ( fumetti) e degli Anime ( film di animazione). Nel lungo elenco sono presenti anche parabole, oggetti e architetture, armi e utensili.

Pubblicato in: 
GN2 Anno X 10 novembre 2017
Scheda
Titolo completo: 

HOKUSAI
Sulle orme del Maestro
12 ottobre 2017 – 14 gennaio 2018
Roma, Museo dell’Ara Pacis
Orario
Dal 12 ottobre 2017 al 14 gennaio 2018
Tutti i giorni 9.30-19.30