Bao Publishing, una Jane Eyre moderna

Articolo di: 
Elena Romanello
jane

Nel corso degli anni il rapporto tra narrativa disegnata e classici è diventato sempre più stretto, con vari adattamenti di famosi libri a fumetti: questo rapporto proficuo si arricchisce con Jane, ispirata al celeberrimo Jane Eyre, uscito per Bao Publishing.

Se c'è una storia che sembra legata all'Ottocento vittoriano è proprio quella di Jane Eyre, scritta da Charlotte Brontë nel 1847: la sceneggiatrice Aline Brosh McKenna e il disegnatore Ramon K. Pérez scelgono invece di ambientare la vicenda nella New York di oggi, mantenendo alcuni elementi della trama e cambiandone altri.
Come la sua controparte ottocentesca anche questa Jane è rimasta orfana, vive però nel New England, in una casa non sua, che lascia per andare a New York a trovare lavoro e studiare arte, il suo sogno.

La Jane moderna ha lavorato nel Massachussetts sui pescherecci e deve reinventarsi come tata, trovando un posto in una lussuosa casa per assistere la piccola Adele, sola come lei, protetta dell'anafettivo Rochester, che nasconde non pochi segreti, dai ritratti di una donna bellissima ad una stanza dove non si può entrare.

La storia è narrata, ancora più del romanzo originale, come un thriller, con tinte che sottolineano la crescita del personaggio e il cambiamento della storia, bianche e nere all'inizio, poi con colori sgargianti ma anche cupi man mano che Jane, eroina moderna allora come oggi, si avvicina alla soluzione dell'enigma ma anche a capire qual è il suo posto nel mondo.

All'epoca Charlotte Brontë aveva parlato nel suo libro della condizione della donna, delle famiglie disfunzionali, delle violenze a scuola e a casa, della malattia mentale, della realizzazione personale: tutti elementi attuali nell'Ottocento ma ancora presenti oggi, in una New York rutilante e colorata lontana mille miglia dallo Yorkshire battuto dal vento della storia originale.
Le modernizzazioni delle storie classiche non sono mai un'operazione facile, con qualunque mezzo si decida di portarle in scena, anche perché ci sono valori ed elementi di storie legati all'epoca in cui sono state realizzate. 
Charlotte Brontë era però molto in anticipo sui suoi tempi, e mal sopportava le limitazioni date alle donne, ed è per questo che Jane Eyre è e resta un personaggio moderno ancora oggi e funziona in questa nuova veste, che forse in origine avrebbe dovuto essere una sceneggiatura per un film, e che è ottimo come graphic novel, ritratto dell'oggi e dell'attualizzazione di un classico senza snaturarlo.

Pubblicato in: 
GN31 Anno XII 25 giugno 2020
Scheda
Anno: 
2020