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Due concerti per il baritono teuteonico Christian Gerhaher al Festival di Bolzano 2019: il 23 ed il 26 agosto. Abbiamo seguito quello del 23 agosto con in programma i Lieder tratti dalle poesie di Friedrich Rückert, con cui Gustav Mahler a 25 anni si fece conoscere con successo. Prima dei lieder, la Gustav Mahler Jugendorchester creata da Claudio Abbado a Vienna nel 1986, ha eseguito Tod und Verklärung op. 24 (Morte e Trasfigurazione) di Richard Strauss, mentre la seconda parte del programma ha previsto l'Eroica di Beethoven, ovvero la Sinfonia n.3.

Il concerto del 23 agosto al Teatro Comunale di Bolzano dall'ottima acustica, ha offerto in primis il poema sinfonico Tod und Verklärung che Strauss ha scritto dedicandolo alla morte trasfigurata di un artista e quindi traendo ispirazione dalle poesie di  Alexander Ritter. Chiaramente influenzato dallo stile wagneriano, siamo nel 1889, data della composizione, che ha la struttura di una sonata estesa in quattro movimenti sottotitolati con le didascalie di Ritter:  Largo (Il malato, prossimo alla morte); Allegro molto agitato (La battaglia tra la vita e la morte non offre alcuna tregua all'uomo); Meno mosso (La vita del morente passò davanti a lui); Moderato (La ricercata Trasfigurazione). I motivi sono tutti molto evocativi e la giovane orchestra Gustav Mahler riesce ad interpretarli correttamente sotto la bacchetta del 90enne Maestro nato a Springfield negli Stati Uniti ma svedese di origine Herbert Blomstedt. Il portato suggerito dal poema è di grande suggestione, e coinvolge il pubblico alla massima potenza: si riescono agevolmente a distinguere i passaggi dallo stato di malattia all'approssimarsi della morte fino alla rievocazione della vita passata prima del trapasso trasfigurato in un'altra dimensione: un sublime pienamente romantico che Strauss stesso rievocò sul suo letto di morte, quasi a far risuonare quei campanelli finali che aprono ad un nuovo mondo aldilà di questo.

Chrisitian Gerhaher è uno dei massimi interpreti riconosciuti – con Ian Bostridge ad esempio – dei Lieder di Mahler, di cui ha reso varie e premiate incisioni: i  Rückert-Lieder si innervano su note direttamente emergenti dall'interiore profilo mahleriano,  ed i toni patetici, sopraffini anche nel canto fanno affiorare ostinati come crome reiterate per sfociare prima nel Lied dedicato ad Alma Liebst Du um Schönheit (Se ami una cosa perché è bella, 1902); poi in Ich bin der Welt abhanden gekommen (Ormai non mi ha più il mondo, 1901), parabola che nel senso più assoluto riflette il sentire che s'ode ovunque nella musica di Mahler, ed il cui motivo affine lo si può riconoscere nell'Adagietto della Quinta Sinfonia. Gerhaher ha offerto una prova intensamente condivisa dal pubblico che ha richiesto ed ottenuto un lungo bis con lo scrosciare degli applausi. La meravigliosa prova di Gerhaher – allievo di Dietrich Fischer-Dieskau – non è che il preludio ad una maestosa Terza Sinfonia, l’Eroica, che incarna la temperie degli anni successivi alla rivoluzione francese e tutta la riscoperta di un epos legato alle gesta rivoluzionarie, ispirato da Napoleone  prima  che fosse incoronato imperatore e da rivoluzionario passasse a despota. L'Orchestra con Blomstedt in questo frangente è stata magnificamente ispirata, in un effluvio che ha seguito le tracce dell'Eroe immaginato da Beethoven con grande incitamento.

Per l'ascolto dei Lieder mahleriani consigliamo per Deutsche Grammophon (2010) i Des Knaben Wunderhorn (più l'Adagio dalla Decima) con Gerhaer: Boulez sul podio della Cleveland Orchestra e la versione precedente del 1999 con Anne Sophie Von Otter e Thomas Quasthoff con Abbado che dirige i Berliner Philarmoniker. Invece i Mahler Lieder con Huber al piano (partner fisso di Gerhaher) sono incisi da Sony Classic (2009). La maggior parte delle incisioni di Gerhaher, in particolare con Huber con cui l'afflato è eccezionale, sono pubblicate da Sony.