Carlo Mollino a Camera. Surrealismo magico

Articolo di: 
Elena Romanello
Carlo Mollino

Camera, il centro italiano per la fotografia di Torino in via delle Rosine 18 presenta fino al 13 maggio prossimo la mostra L'occhio magico di Carlo Mollino, con le foto dell'artista realizzate tra il 1934 e il 1973

Il 2018 parte quindi con una mostra insieme molto torinese e altrettanto internazionale, per raccontare l’intera produzione fotografica di Carlo Mollino, in un percorso di oltre cinquecento immagini tratte dall’archivio del Politecnico di Torino. Si tratta del secondo tributo al fotografo, dopo Carlo Mollino. In viaggio della primavera del 2016. 

Carlo Mollino, torinese, è oggi conosciuto al di fuori dei confini cittadini ed è considerato uno dei maestri eclettici della cultura  del XX secolo. Nella vita non era un fotografo, ma un noto architetto, ma ha sempre dedicato alla fotografia un ruolo privilegiato, usandola come mezzo espressivo ma anche come strumento di documentazione e archiviazione del proprio lavoro e della propria vita quotidiana.

La mostra, la più grande e completa mai realizzata sul tema, indaga il rapporto tra Mollino e la fotografia evidenziandone l’unicità e le caratteristiche ricorrenti,  dalle prime immagini d’architettura realizzate negli anni Trenta fino alle Polaroid degli ultimi anni della sua vita. Carlo Mollino si appassionò alla fotografia grazie al padre Eugenio e ha saputo sviluppare non soltanto un vasto corpus di immagini a metà tra il canone della tradizione, di cui aveva consapevolezza profonda, e lo slancio della sperimentazione, ma anche una peculiare coscienza critica che lo condusse a pubblicare nel 1949 Il messaggio dalla camera oscura, volume innovativo quanto fondamentale per la diffusione della cultura fotografica in Italia.

La mostra è divisa in quattro sezioni: nella prima, Mille case, si parla del tema dell'abitare partendo dalle immagini delle case di Molino e non, la seconda, Fantasie di un quotidiano impossibile, è centrata sull’atmosfera e le ispirazioni surrealiste che pervadono l'opera, la terza, Mistica dell’acrobazia è dedicata a un altro interesse molto speciale di Carlo Mollino, quello per la velocità, il movimento e la dinamica, mentre la quarta, L'amante del duca racconta il suo rapporto con il corpo e la posa, attraverso i ritratti femminili e di sciatori. 

La mostra si completa infine con alcuni documenti, tra cui lettere, manoscritti, dattiloscritti originali  e una serie di cartoline collezionate da Carlo Mollino in ogni angolo del mondo che evidenziano, l’interesse vivo per la fotografia in ogni sua declinazione ed espressione.

Pubblicato in: 
GN13 Anno X 6 febbraio 2018
Scheda
Titolo completo: 

Centro Italiano per la Fotografia - Camera - Torino 

18 gennaio - 13 maggio 2018

L’occhio magico di Carlo Mollino. Fotografie 1934-1973

 

Anno: 
2018