Il caso di Joseph Conrad. Un classico ritrovato

Articolo di: 
Giuseppe Talarico
Conrad

I grandi libri della letteratura occidentale hanno spesso la capacità di porre il lettore di fronte ai grandi interrogativi della vita umana. Circostanza puntualmente realizzata con il libro di Joseph Conrad, una grande figura della cultura letteraria moderna, riproposto dall’editore Adelphi all’attenzione dei lettori nella collana Biblioteca in una nuova e pregevole traduzione, il cui titolo è Il caso. 

La nostra vita è dominata dal caso, sfuggente, imprevedibile e misterioso, oppure, vi è un disegno, prestabilito da un ordine metafisico, invisibile e occulto, che determina il nostro destino di creature esposte sia al dolore sia alla gioia? Nella prima parte di questo libro, un capolavoro della letteratura inglese, il lettore incontra un personaggio, che ricomparirà nella parte finale della narrazione. Si tratta di Powell, un ufficiale di marina, che, dopo avere ottenuto il titolo di studio, è alla ricerca di una nave, da cui essere assunto per iniziare la sua attività di lavoro.

Casualmente Powell si trova nell’ufficio di collocamento mentre compare il Capitano Roderick Anthony, il quale, prima di intraprendere un viaggio con la sua nave Ferndale, si trova costretto a sostituire il secondo ufficiale, ammalatosi improvvisamente: Powell viene assunto.

Nella prima parte del libro Conrad mostra come il caso governa le nostre esistenze. In più, con pensieri di rara profondità disseminati nell'ampia narrazione, osserva che vi è una somiglianza tra la vita dei marinai, che viaggiano in mare, e quella dei monaci, che vivono rinchiusi nei monasteri, giacché entrambi hanno un atteggiamento di distacco dalle vanità e dagli errori comuni agli uomini, che vivono in un mondo privo di regole sicure e di riferimenti certi.

L’io narrante di questo libro è Marlow, un personaggio indimenticabile (che compare in altri libri di Joseph Conrad), per la capacità dell'autore cogliere i moti interiori e comprendere la psicologia dei protagonisti delle storie che descrive e racconta. Marlow, vivendo per una parte dell’anno in una casa situata in campagna, ha conosciuto una coppia di aristocratici inglesi, suoi vicini.

Si tratta dei coniugi Fyne, che abitano a Londra nell’esclusivo quartiere di Brighton. Mrs Fyne è la figlia di un poeta, Carleon Anthony, un uomo dispotico e collerico, che per il suo brutto carattere ha costretto entrambi i suoi figli a lasciare la sua casa. Infatti il fratello di Mrs Fyne, Roderick Anthony, per sfuggire alla tirannia paterna, ha deciso di diventare ufficiale di marina e di viaggiare per il mondo. Marlow, proprio nella casa dei Fyne, lo incontra e lo conosce. Ma, oltre al capitano Anthony, nella casa dei Fyne vi è una donna giovane, piena di grazia e dotata di una rara capacità di seduzione, il cui nome è Flora de Barral.

Flora de Barral è una donna sola che ha avuto un destino terribile e doloroso, come Marlow apprende e scopre. Si tratta della figlia di un grande finanziere, il Signore de Barral, che, dopo avere accumulato una grande ricchezza attraverso oscure e torbide attività di speculazione finanziaria, è stato smascherato, giudicato e condannato ad espiare una pena in carcere. Flora de Barral, improvvisamente, in seguito allo scandalo che ha travolto il padre provocandone la rovina finanziaria, da giovane donna ricca, che viveva in una casa sontuosa ed elegante a Brighton di fronte a quella dei Fyne, precipita nella povertà.

Come Marlow osserva acutamente, Flora incarna  alla perfezione e in modo sorprendente la figura della donna sfortunata, poiché per circostanze casuali e imprevedibili la sua condizione umana e sociale ha subito un mutamento  radicale. Flora de Barral, rimasta sola e con il padre  finito in carcere con la reputazione rovinata,  viene accolta nella casa di un parente. In questo contesto familiare, dominato dalla grettezza e dalla idea volgare che il denaro sia l’unica misura di ciò che assume importanza e valore nella vita umana, Flora de Barral, inconsapevole del dolore, del pericolo e dell'umiliazione, a cui ogni persona nella vita si trova esposta, cade in preda all'angoscia e alla disperazione.

Come Marlow nota nel suo incalzante racconto, con cui si rivolge nella seconda parte del libro ad un invisibile interlocutore, Flora de Barral viene accolta dai coniugi Fyne, che dimostrano di essere persone virtuose e capaci di avere uno slancio di solidarietà disinteressato verso una giovane donna, segnata da una vicenda sfortunata e tragica. Pur vivendo con i Fyne, Flora de Barral è una donna sola, che sperimenta e conosce lo smarrimento e l’angoscia. Infatti, come emerge dal racconto di Marlow, la de Barral un giorno, passeggiando sull’orlo di un precipizio, situato su di un piccolo promontorio al di sopra della villa dei Fyne, per poco non cede alla tentazione di suicidarsi. In questa parte del libro sono splendide le analisi psicologiche con cui viene indagata e mostrata la vita interiore di Flora de Barral, ritratta come una giovane donna tormentata e incapace di ritrovare l’equilibrio mentale, per sempre incrinato dalla tragica vicenda familiare.

Sarà il cane dei Fyne, che la segue fin sull’orlo del precipizio, a distogliere Flora de Barral dal commettere la sua improvvida e sciagurata scelta di porre fine alla sua vita. Ancora una volta, un fatto casuale, la presenza di un cane, imprime un esito diverso ad una azione che aveva uno scopo tragico. Più volte in questo libro, in cui i grandi dilemmi morali sono presenti nella narrazione, Conrad si chiede e interroga sulla circostanza che non sempre si è certi dell’effetto che deriverà dalle nostre azioni e dai nostri comportamenti, in un modo dominato dal caso. Flora de Barral incontra nella villa dei Fyne il capitano Anthony, l’ufficiale di marina dal temperamento delicato e sublime. Infatti mentre il padre di Roderick, il poeta Carleon Anthony ha cantato la grazia sublime nei versi delle sue poesie, Roderick Anthony vive ispirandosi ai grandi e sublimi ideali umani.

Roderick Anthony, pur non essendo sicuro dei sentimenti di Flora de Barral, e malgrado il suo amore sia avversato da sua sorella, Mrs. Fyne, decide di sposare la giovane donna, di cui è innamorato. Agli occhi di Roderick Anthony Flora de Barral incarna simbolicamente la condizione umana, sospesa tra il dolore inconsolabile e la felicità, legata a momenti di brevissima durata. Per aiutarla a ritrovare la comunione di vita con suo padre, Roderick Anthony, appena il padre di Flora esce dal carcere dopo avere espiato la lunga pena, decide di modificare la disposizione delle cabine della sua nave, il Ferndale di cui è capitano, per accogliervi la moglie e mrs. de Barral, il finanziare decaduto e rovinato da una sorte avversa. La terza parte del libro, in cui si racconta la vita matrimoniale di Flora de Barral con il Capitano Anthony, aggiungendo che insieme viaggiarono per il mare in compagnia del vecchio finanziare de Barral, viene raccontata a Marlow da Mrs Powell, il personaggio incontrato in apertura del libro.

Con questa modalità narrativa, esemplare per come la struttura del racconto è stata sviluppata nel libro, Conrad ha la possibilità di rappresentare e descrivere la stessa vicenda da diversi e molteplici punti di vista. In questo risiede, oltre che nel suo significato letterario e morale, il valore di questo grande libro, che colpisce il lettore sia per la bellezza delle immagini poetiche sia per la profondità dei pensieri da cui è intessuto il meraviglioso ordito narrativo. Un libro che rimane nella mente del lettore per la genialità con cui è stato concepito e scritto.            

Pubblicato in: 
GN9 Anno VII 15 gennaio 2015
Scheda
Autore: 
Joseph Conrad
Titolo completo: 

Il caso. Un racconto in due parti (titolo originale Chance. A Tale in Two Parts). Trad. di Richard Ambrosini, Milano, Adelphi, 2013, pp. 400. Euro 20.