Chiostro del Bramante. Chagall in acrobatico florilegio mistico

Articolo di: 
Livia Bidoli
Chagall

Al Chiostro del Bramante una grande mostra dedicata a Chagall di 140 sue opere dall'Israeli Museum di Gerusalemme, dal 16 marzo fino al 25 luglio 2015 con la curatela di Ronit Sorek: la mostra si intitola Love and Life, e si parte dalle meravigliose illustrazioni che questo ebreo russo dispensatore di emozioni in colori che sembrano gomitoli di cotone, per quanto carezzano gli occhi di chi li guarda, dedicò all'amatissima moglie Bella Rosenfeld, che morì prematuramente nel 1944, e come lui proveniente da quella cittadina un tempo russa (ora fa parte della Bielorussia) che è Vitebsk.

La prima sala del museo a destra si apre quindi su Burning Lights e First Encounter, libri  pubblicati dopo la scomparsa di Bella, oltreché su From My Notebooks e Ma vie (1923) e fra orologi, fili di perle e autoritratti di se stesso con case prospicienti sulla testa, donne che si fanno il bagno e piazze gremite di negozi e giocatori che traspaiono dai muri, entriamo nella testa riccioluta di questo pennellatore di un Novecento che sembra distratto ma non lo é, fa l'occhiolino al tempo coi suoi orologiai disseminati un po' ovunque, seguendo i racconti della moglie fra le stradine di Vitebsk. Pubblicato nel 1945 in yiddish, Burning Lights o meglio Lumières allumées fu tradotto in francese dalla figlia Ida e venne pubblicato in Francia nel 1948, e ritrae la prima infanzia a Vitebsk e gli usi tradizionali come lo Shabbath, l'Hannukkah, che condividevano i due sposini.

Il profondo senso religioso convinse Chagall ad illustrare la Bibbia (1958), in un'edizione particolare a cura del famoso antropologo Gaston Bachelard, con ben 150 illustrazioni, tra cui, annotiamo, la litografia di Sara e Abimelech, in cui l'avvicinamento di lui sprizza desiderio come vogliono le Scrtitture; Davide e Betsabea, Mosé che riceve le tavole della legge, Il sacrificio di Isacco, memorabili disegni a china, gouache e acquerelli che adombrano una storia più clemente della stessa che raccontano.

Grottesco è invece il termine più adatto per le 118 illustrazioni, soprattutto acqueforti, a corredo di Le anime morte di Gogol, e a ragione: il terribile Consigliere di Collegio Čičikov, che vuole comprare le “anime morte”, ovvero i servi della gleba ormai morti ma non registrati all'albo comunale e su cui i prorietari terrieri continuano irragionevolmente e senza saperlo, a pagare un'imposta. La truffa si rivelerà fallimentare e Čičikov si darà alla fuga. Nel corso del libro vedremo assurdi personaggi con strane protuberanze, informi tavole imbandite dove compaiono anche i titici galli di Chagall, in cui solo la fine del libro darà requie, chiudendolo e ammirando la copertina ricca di tenui colori, su cui sopra si trova dipinto un uccello azzurro in volo sopra un vaso di rose rosa.

La natura morta con frutta e fiori senza titolo del 1956-57 è tanto somigliante a questa copertina del libro di Gogol quanto più rassicurante: la gouache, acquerello e pastello su carta ritrae un bel vado ricolmo di frutti gialli in primo piano, il vaso coi fiori rosa tenue ed una luna à la Pierrot sullo sfondo, il tutto su un azzurro appena velato di bianco. Ed è questa la sala che più afferra l'animo, con la Fisarmonica (1912-14) e quel touche musical che tanto riveste i suoi quadri: di fronte infatti Gli innamorati (1937) hanno un violino sul fondo a destra vicino al gallo, il tutto inondato dal blu lapislazzuli in mezzo ai fiori rossi e bianchi. Vicino, altri amanti, con gallo (1951) o senza ma con un vaso di fiori che sboccia dal basso (1949). Un florilegio di colori che si adagia mollemente ricordandoci che Le favole (1952, più di 100 illustrazioni) di La Fontaine ci attendono al piano di sotto per darci qualche consiglio inatteso mentre l'Apparizione (1924-25), ci accoglie come un'Annunciazione al pittore di seguito all'Ebreo in preghiera che per questo riuscirà a fuggire all'Angelo caduto (1924) trovando riparo all'Interno di una sinagoga a Safed tutta eburnea e celestina, in una delle capitali mistiche della Cabala. Qui, virtualmernte, tra una fisarmonica ed un Acrobata termina il nostro viaggio tra i colori carezzanti di Chagall, tra i suoi violon ed i suoi galli, metamorfici passaggi di dimensioni tra sincretiche direzioni.

Pubblicato in: 
GN19 Anno VII Numero doppio 26 marzo - 2 aprile 2015
Scheda
Titolo completo: 

CHAGALL. LOVE AND LIFE
16 Marzo – 26 Luglio 2015
a cura di Ronit Sorek
Roma, Chiostro del Bramante

ORARIO DI APERTURA

Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 21.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)

INFOLINE T 06916508451

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