Concerto Moretti. Immagini della storia italiana contemporanea

Articolo di: 
Simone Vairo
Concerto Moretti

Raccontare la storia contemporanea italiana degli ultimi quarant’anni non è un’impresa facile. Il 12 giugno del 2011 (anche l'11), alla Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, abbiamo assistito a quella che, a mio parere, può essere definita come una lezione di storia mediata attraverso immagini e piccole storie umili di mediocrità, ovvero di semplicità nel senso in cui la intende Nanni Moretti, ovvero il Concerto Moretti.

In realtà non si tratta effettivamente di una lezione di storia contemporanea, ma di un ripercorrere insieme a Nanni (che recentemente ha partecipato al Festival di Cannes con il suo ultimo film, Habemus Papam), la sua carriera di regista in undici tappe/film (in ordine cronologico) con immagini, monologhi selezionati e le musiche di Franco Piersanti e Nicola Piovani ovvero i due compositori che hanno firmato le colonne sonore dei suoi film.

Ciò che, però, mi preme maggiormente di sottolineare è il reale significato delle ’immagini morettiane’: un vero e proprio affresco dell’evoluzione della storia italiana dalla fine degli anni Settanta fino a oggi. La qualità migliore di Nanni Moretti, infatti, è la sua capacità di osservatore dei contesti in cui ha vissuto dove cerca di ‘fotografare’ i problemi attraverso delle storie, a metà tra l’autobiografia e l’invenzione, di persone umili e mediocri. Quest’ultimo aggettivo, più o meno, riassume gran parte dei suoi personaggi: delle anime passive, confuse (spesso dalla politica) e depresse che vagano in cerca di una risposta la quale, se ottenuta, risulta essere di stampo universale o, meglio, definita dal contesto stesso.

La mediocrità, intesa come la semplicità d’animo, è l’elemento caratterizzante delle ‘figure morettiane’ (ad esempio Michele Apicella: personaggio di finzione, interpretato da Moretti, e protagonista, in molti suoi film, con ruoli differenti): attraverso esso i personaggi di Nanni provano a definire un loro pensiero che rimanda, inevitabilmente, alla risposta ultima (mai effettivamente raggiunta) del film stesso. Nel momento in cui tale ‘risoluzione’ non dovesse arrivare, il linguaggio ‘morettiano’ cerca di rintracciarne le motivazioni attraverso l’analisi del contesto e il cambio di registro ‘sposando’ delle tematiche più autobiografiche (ad esempio: Caro Diario, in cui il regista romano interpreta se stesso) o dichiaratamente ‘finzionali’ (La stanza del figlio; 2001). All’interno di tale ragionamento, comunque, sussistono delle eccezioni: sceneggiature effettive che rendono i film di Nanni un percorso con ‘inizio e ‘fine’ (Bianca - 1984;  Il Caimano - 2006).

Ogni film, all’interno del Concerto Moretti, ha avuto un suo spazio: s’iniziava dal monologo scelto da Nanni (‘farcito’ di alcune curiosità sul backstage) per poi presentare il tema musicale. In tal senso, il primo ad intervenire è stato Franco Piersanti il quale ha firmato la colonna sonora dei primi quattro film di Moretti: Io sono un autarchico (1976), Ecce Bombo (1978), Sogni d’oro (1981) e Bianca (1984).

In merito a quanto espresso prima sulla ‘poetica’ del cinema di Nanni Moretti, Ecce Bombo è il più adatto a rendere la mia teoria più chiara: il film narra la storia, divisa in vari spezzoni, di un gruppo di amici (studenti universitari tra cui il protagonista Michele Apicella), che non riuscendo a trovare un senso a ciò che vedono o fanno, cercano, attraverso ogni espediente, di risolvere la loro depressione, ma, inevitabilmente, ogni tentativo risulta essere un fallimento (non a caso, per ‘ricordare’ questo film, Nanni ha scelto il monologo interpretato dall’attore Fabio Traversa: ’[...] Secondo me, in questo periodo noi stiamo sbagliando pressocché...più o meno...tutto! [...] Sbagliamo un pò tutto: nei rapporti con le donne, tra di noi, nello studio in famiglia, nel lavoro. Io vorrei che noi parlassimo...veramente; per cercare di cambiarci [...] per essere, ma veramente, nelle cose di tutti i giorni, rivoluzionari’). In questo caso le ‘figure morettiane’ non giungono ad una risposta di stampo universale così come anche negli altri film prima elencati.

Come già esposto prima, quando la ‘risoluzione’ non arriva il cinema morettiano va a ricercarne le cause all’interno del contesto ‘politicamente confuso’ in cui si vive: la chiave di lettura migliore, quindi, risulta essere un cambio di registro ‘cinematografico’ attraverso dei film più autobiografici (Aprile - 1998: pellicola in cui Nanni, interpretando se stesso, narra della vittoria di Berlusconi alle elezioni di quell’anno; il film, stranamente, è stato l’unico privo sia di dialoghi che di accompagnamento musicale all’interno del Concerto Moretti); o ‘fittizzi’ (privi, quindi, di ogni nota ‘personale’ del regista come Habemus Papam). A ciò, ovviamente, corrisponde anche un cambio del compositore musicale: Nicola Piovani da La messa è finita (1985) fino a La Stanza del figlio, ‘occuperà’ il Concerto Moretti almeno per metà dello spettacolo, lasciando, di nuovo, spazio a Piersanti in merito alle colonne sonore degli ultimi due film di Nanni (Il Caimano e Habemus Papam).

Alla conclusione del Concerto Moretti, è stato concesso un ‘bis’ de Il Caimano: il monologo alla fine del processo a Berlusconi (soggetto della pellicola), supportato da uno dei temi più incisivi e cupi scritti da Piersanti per il cinema ‘morettiano’: Sentenza e macerie, caratterizzato da un sincopato dei violini ossessivo che crea una tensione crescente. Vivo di una tematica più che attuale, Il Caimano si conclude con una frase del Presidente del Consiglio mentre viene portato in prigione: ‘con la mia condanna, la nostra democrazia si è trasformata in un regime. Un regime nel quale tutti gli uomini liberi come voi hanno il diritto di reagire in ogni modo. Grazie!’.

La serata del 12 giugno 2011 si è conclusa tra ‘scroscianti’ applausi e una lieve commozione generale del pubblico romano non solo per aver ritrovato un Nanni Moretti che era ‘in pausa’ da troppo tempo, ma, soprattuto, per le ‘immagini morettiane’: frammenti dei contesti degli ultimi quarant’anni d’Italia che hanno definito ciò che siamo oggi.

Pubblicato in: 
GN57 Anno III 20 giugno 2011
Scheda
Titolo completo: 

Auditorium Parco della Musica 19 giugno 2011

Concerto Moretti
   
Nanni Moretti
Franco Piersanti
Nicola Piovani

con Orchestra Roma Sinfonietta