La Corte. I figli del male, negli abissi con Antonio Lanzetta

Articolo di: 
Elena Romanello
figli del male

Dopo il successo ottenuto anche all'estero, torna nella nostre librerie Antonio Lanzetta, con il seguito del suo fortunatissimo thriller Il buio dentro, I figli del male, sempre edito da La Corte edizioni, godibile anche come storia autoconclusiva, ma con alcuni ritorni graditi.

Ritorna quindi Damiano Valente, lo Sciacallo, scrittore provato da drammi passati mai dimenticati e famoso perché ricostruisce nei suoi libri fatti di cronaca nera: in piena notte viene svegliato da una telefonata perché è stato trovato un cadavere, in un'auto vicino a Castellaccio, con dentro un uomo con la gola tagliata e dentro un biglietto con le due parole Lui vede. Damiano e le forze dell'ordine cominciano ad indagare su una vittima affetta da dipendenza da rapporti occasionali con le prostitute, e arriva un altro omicidio con la stessa modalità con come vittima un pedofilo che cercava le vittime su Internet.
In parallelo Flavio, amico di Damiano da una vita, sparisce mentre cerca di aiutare una paziente arrivata per vie misteriose nella clinica psichiatrica dove lavora, una ragazza di cui non si sa niente, incapace di comunicare con il mondo e reduce da orrori inenarrabili.

Damiano non avrebbe più voluto essere coinvolto in storie di delitti salvo quelle che sono funzionali al suo lavoro di divulgatore, ma si ritrova nell'occhio del ciclone, anche perché quello che succede nel presente è legato a fatti  del passato, del dopoguerra dove il Sud era ancora segnato dal regime fascista, dove si incrociarono le storie di Mimì, picciotto idealista, di Teresa, vittima di una società retrograda e maschilista, e del piccolo Tommaso, fratello di Teresa, che un giorno trovò in un torrente il corpo martoriato di un bambino, scoprendo un nuovo mondo, che gli permise di cambiare vita ma ad un prezzo altissimo. 

Anche questa volta Antonio Lanzetta prende per mano i suoi lettori e porta in un viaggio agli inferi e negli abissi dell'animo umano, fra piani narrativi e temporali che si intersecano, indagini sovrapposte, una verità che sfugge e che va cercata anche solo per chiudere una vicenda e dare una giustizia alle vittime. Del resto, il thriller è oggi il genere che sa raccontare e parlare meglio dei problemi sociali del nostro mondo, in qualsiasi latitutine sia ambientato.
Da notare che nel Sud di Antonio Lanzetta non si parla di camorra e dintorni, argomenti già sviscerati più volte, ma di storie terribili nascoste per comodità, capaci di emergere nelle pagine di un libro che conquista e inquieta allo stesso tempo.

Pubblicato in: 
GN27 Anno X 22 maggio 2018
Scheda
Autore: 
Antonio Lanzetta
Titolo completo: 

I FIGLI DEL MALE, La Corte Editore ,pp. 368 - 17,90 euro

Anno: 
2018
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