I diari dell'angelo custode di Carolyn Jess-Cooke. L'ineluttabilità del destino

Articolo di: 
Elena Romanello
Diari

Gli angeli sono creature fantastiche che non godono al momento della stessa popolarità letteraria dei vampiri, ma che hanno sempre il loro zoccolo di fan pronti a seguirli, tra suggestioni New Age, religiosità più o meno laica, scontri celesti, destini ineluttabili. Ecco perché potrebbe ingannare questa nuova opera "angelica", I diari dell'angelo custode dell'irlandese Carolyn Jess-Cooke, esordiente nella fiction, soprattutto se partissimo dalla sua copertina, quasi da romanzo per l'infanzia.

Ma così non è: non ci sono storie di amori impossibili tra angeli e protetti (come nel recente Baby Doll di Sharon Carter Rogers, tipico prodotto della letteratura per young adults, comunque originale), né favolette per ragazzi, ma una storia che non trascura i lati oscuri della società di oggi e dei suoi problemi, costruendo un intreccio che parte in fondo da un assunto insolito.

Di solito gli angeli custodi, nella tradizione religiosa poi ereditata dalla cultura popolare, vegliano su qualcuno di esterno, un essere umano che è stato loro affidato: ma qui Ruth, neo angelo custode, deve vegliare su sé stessa da viva, ossia su Margot Delacroix, orfana fin dall'infanzia, sballottata tra varie famiglie e poi finita in un orfanotrofio da orrore; viene adottata poi da brave persone che però non riescono a impedirle di diventare un'adolescente e poi un'adulta disturbata, pronta a mandare all'aria un matrimonio felice e il rapporto con suo figlio, fino alla morte che Ruth stessa non sa come sia sopravvenuta.

Tra colpi di scena da romanzo ottocentesco e richiami alle tragedie di oggi, dalla violenza sui minori al terrorismo, il romanzo I diari dell'angelo custode riesce a toccare il cuore senza essere inutilmente melenso come capita troppo spesso alle storie di angeli, dai telefilm Il tocco di un angelo in poi (benché ci siano eccezioni, come il film Il cielo sopra Berlino, di Wim Wenders), pur non rinunciando, ed è l'appunto più evidente, ad una visione del ruolo degli angeli un po' troppo centrata sul cattolicesimo, quando gli stessi sono patrimonio della cultura cristiana in generale, ebraica, musulmana e anche new age. Si pensi peraltro alle varie angelologie riperibili in opere saggistiche al confine tra filosofia e letteratura come L'angelo necessario di Massimo Cacciari.

Del resto il tema di fondo è attuale e universale: chi non vorrebbe, se potesse, cambiare qualcosa della propria vita, anche di esistenze ben più felici di quella di Margot? E chi non ha pensato, una volta almeno della vita e col senno di poi, che se fosse stato vicino a sé stesso o a sé stessa in un determinato momento, l'avrebbe spinto a fare qualcosa di diverso? E il destino è qualcosa di ineluttabile sempre o può essere modificato dalle proprie azioni?

Un esordio garbato e in fondo astuto, per come l'autrice sa stimolare le corde di emozioni e spiritualità piuttosto universali: il successo è stato buono, ma è da vedere quali saranno le prossime sfide di Carolyn Jess-Cooke, visto che, per fortuna, I diari dell'angelo custode non è il primo volume di una saga ma è autoconclusivo e, in fondo, anche se non si può cambiare la fine di una storia, si può fare qualcosa durante il suo svolgimento.

Pubblicato in: 
GN46 Anno III 4 aprile 2011
Scheda
Autore: 
Carolyn Jess-Cooke
Titolo completo: 

I diari dell'angelo custode, traduzione di Elisabetta Valdré, Milano, Longanesi, 2011 (collana La Gaja scienza). € 18,60.

Titolo originale: Carolyn Jess-Cooke, The Guardian Angel’s Journal, London, Piatkus, 2011.

Anno: 
2011