Emilie Autumn. Gotico vaudeville fin de siècle e ventagli di piume

Articolo di: 
Roberto Cera
Emilie Autumn

Lo scorso 30 marzo per una serie di fortunati eventi, mi è capitato, insieme alla mia inseparabile compagna, di assistere ad uno dei concerti più particolari visti negli ultimi 30 anni. Ad esibirsi era Emilie Autumn, bravissima pluristrumentista americana, naturalmente accompagnata dalle fantastiche e tremende Bloody Crumpets in quel di a Romagnano Sesia (Novara).

Chi non ha mai assistito ad un'esibizione dal vivo dell'eclettico gruppo di artiste difficilmente potrà capire lo stupore che assale il pubblico presente. Come in una gotica fiaba Disneyana ci si ritrova a bocca aperta ad osservare quello che accade, in bilico tra realtà e sogno. Sogno che spesso prende i colori dell'incubo, anche sottolineato dalle grida Galassiane della “Regina dei ratti”.

Dopo aver accompagnato gli astanti nel paese delle meraviglie, le victorian girls li proiettano prima su un vascello pirata per poi farli ripiombare nelle angoscianti e tormentate mura di un vecchio manicomio fin de siècle. Il senso del grottesco che caratterizzò gli spettacoli dei primi anni del secolo scorso è ben rappresentato dalle artiste in scena. Se da un lato, infatti, i toni rimangono lugubri e decadenti, dall'altro è possibile scorgere un sottaciuto umorismo di fondo che permea tutta l'esibizione. Umorismo che si fa più evidente durante due siparietti che proiettano gli astanti nelle fumose sale di teatri francesi, popolati da personaggi sempre in bilico tra il vaudeville e la pazzia. Naturalmente in questo caleidoscopico susseguirsi di musica, luci e colori trova un breve siparietto burlesque della bellissima Miss Veronica che, per una manciata di minuti, paralizza il pubblico coi suoi bianchi ventagli di piume.

Una delle cose che più colpisce, durante tutto lo spettacolo, è la grande capacità tecnica di tutte le artiste presenti, capaci di cambiare repentinamente registro passando appunto dal burlesque ad attimi di angoscia incontrollata. Con una pioggia di coriandoli sugli astanti il concerto termina, lasciando i Plague Rats felici e un po' amareggiati perchè consci di dover tornare in un mondo che per molti tornerà ad essere in bianco e nero.

Pubblicato in: 
GN24 Anno IV 23 aprile 2012