Eneide di Krypton. La patria nata dalla schiuma del mare

Articolo di: 
Livia Bidoli
Eneide di Krypton

Ondate di fuoco come di acqua si ergono dal palco, un laser profondamente ipnotizzante invade tutta la platea per immergerci nel mare del viaggio di Enea alla scoperta dell'Italia, all'approdo sulle coste del Lazio, alla ricerca di una nuova patria. Virgilio ci indica la storia nel poema, che viene tradotta da uno spettacolo che, dopo oltre trent'anni, invece di perdere smalto, ancora si configura come anticipatore, per musiche e impatto scenico, a partire da quel lontano 1982, data della creazione. Per soli tre giorni l'Argentina, il Teatro di Roma, dal 21 al 23 aprile, ha aperto le porte ad una rappresentazione che innalza le nostre radici a quella dimensione poetico-elettronica che tanto empaticamente ci racconta.

Di certo tutto nasce dalla musica, da quel tema lirico che ci sommerge specialmente dalla seconda track del disco da cui nasce lo spettacolo, quel disco che, uscito in LP nel 1982, primo siglato dal nome Litfiba, tanto celebre oggi, allora era conosciuto solo nei circuiti degli amanti di quel genere alternativo noto come darkwave e che annovera tra i suoi corifei anglosassoni gruppi come i Dead Can Dance e i Cocteau Twins. Una serie di gruppi che scavavano nella storia, nel passato glorioso delle loro terre, che fossero Albione o la penisola italica. Alle radici della musica, per rivoluzionarla con conoscenza e circospezione, immettendo suoni nuovi in seno agli antichi, i Litfiba di allora come i Krypton di oggi,avevano nel loro ensemble le firme di Gianni Maroccolo al basso e Antonio Aiazzi, che fondarono all'epoca i Beau Geste con Francesco Magnelli, gruppo di musica elettronica e minimalista, coevo ai Litfiba.

Fino al 1989 sia Maroccolo sia Aiazzi fanno parte dei Litfiba e compongono l'album omonimo Litfiba del 1982; Luna/La preda nel 1983; Yassassin del 1984; Desaparecido del 1985; Transea, EP del 1986; 17 re, doppio LP pubblicato lo stesso anno; il live 12-5-87 (Aprite i vostri occhi); Litfiba 3 del 1988 e Pirata dell'89.
Originariamente stampato su LP nel 1983, Eneide viene ristampata illegalmente nel 1990 su cd, poi scompare dal commercio ed è tuttora introvabile nella sua prima versione, divenendo un'incisione di culto della darkwave italiana più curata e raffinata.
Da questa storia che allora si ascoltava su nastro (io l'ho ascoltata qualche anno dopo l'uscita), nasce questo spettacolo, Eneide di Krypton - Un nuovo canto, che prende le mosse dalla nuova registrazione dal vivo al Teatro Studio di Scandicci del 2014 e dal riarrangiamento con la formazione storica a tre elementi: Aiazzi, Magnelli e Maroccolo.

Quel che colpisce maggiormente, di questa nuova e antica versione, è la curatela con cui la musica ed i singoli suoni come le parole del mito, vengono evocati: il tema principale di tutto il disco si può identificare dalla seconda traccia che titola (nella scheda ho elencato tutte le tracce) Approdo sulle coste della Libia. Meravigliosamente lirico, melanconico e nostalgico, coglie tutti i sensi trascinando in fondo a quel mare che Enea solca per la nuova terra, dovendo allontanarsi da coste amiche e dense di un'accoglienza d'amore.

Giancarlo Cauteruccio, fin dall'entrata in scena, è una presenza indomabile come l'eroe, con la voce ed il corpo massiccio che impone la presenza scenica di un inventore, di un creativo che è dentro lo spettacolo come se da sempre risiedesse sulle stesse spiagge di un eremitaggio che ci pare oggi sconosciuto e che invece è tanto presente ai nostri occhi. La voce di Ginevra di Marco assottiglia la distanza tra le calde dune ed il sapore di una nuova terra, insieme a Lavinia, sua sposa. E quell'altrove agognato tra i viaggi e le battaglie sarà finalmente raggiunto, dopo l'infinito del mare.

Un plauso senza riserve e con entusiasmo al progetto scenico e allestimenti di Loris Giancola, al progetto luci di Mariano De Tassis, ed all'operatore laser Michele Barzan, che ci hanno del tutto immerso in quel Mare Nostrum che fonda la nostra patria nata dalla schiuma del mare.

Pubblicato in: 
GN23 Anno VII 30 aprile 2015
Scheda
Titolo completo: 

Teatro Argentina - Teatro di Roma
ENEIDE DI KRYPTON

21 | 23 aprile .15
un nuovo canto
scritto e diretto da Giancarlo Cauteruccio
musiche Litfiba – Beau Geste
musiche eseguite dal vivo da Gianni Maroccolo, Antonio Aiazzi e Francesco Magnelli

con Giancarlo Cauteruccio
e con la voce off di Ginevra Di Marco
corpi in video Massimo Bevilacqua e Claudia Fossi
progetto scenico e allestimenti Loris Giancola
progetto luci Mariano De Tassis
elaborazioni digital - video Alessio Bianciardi e Stefano Fomasi
costumi e assistente alla regia Massimo Bevilacqua
operatore laser Michele Barzan

orari spettacolo
prima 21 aprile ore 21.00
mercoledì 22 aprile ore 19.00
giovedì 23 aprile ore 21.00
durata 65'

Produzione Teatro Studio Krypton

LP originario: Tracce
La tempesta – 2:10 (Litfiba)
Approdo sulle coste della Libia – 16:25 (Litfiba)
Il racconto di Enea – 5:30 (Litfiba)
L'incontro d'amore – 7:15 (Litfiba)
La battaglia – 6:17 (Litfiba)
Il canto dei latini – 2:26 (Litfiba)

Formazione originale

Piero Pelù - voce
Ghigo Renzulli - chitarra
Gianni Maroccolo - basso
Antonio Aiazzi - tastiere
Renzo Franchi - batteria
Altri musicisti
Sergio Pani - Sax contralto in L'incontro d'amore