Esce Alice Dark. Intervista a Lorenzo Bartoli

Articolo di: 
Simone Vairo
Alice Dark

Dal 27 settembre 2011 è in edicola 'Alice Dark' ideato da Andrea Domestici (disegnatore e character design) e Lorenzo Bartoli (scrittore), un fumetto interessante e coinvolgente per la sua raffinatezza stilistica e per il soggetto da cui trae spunto al fine di sviluppare una storia completamente moderna. Di rilievo anche la collaborazione con la disegnatrice Federica Manfredi per il terzo numero di prossima uscita. Siamo riusciti, per l'occasione, ad intervistare Lorenzo Bartoli.

Simone Vairo. Come nasce il progetto 'Alice Dark'?

Lorenzo Bartoli. Avevo in mente una scintilla, una traccia su cui costruire una storia: se uno scrittore buttasse i file originali dei suoi romanzi nel cestino del computer, come la prenderebbero i personaggi protagonisti di quelle storie? Cosa farebbero, per cercare di risolvere la situazione? L’idea, quando la raccontavo, piaceva un po’ a tutti. I personaggi hanno vite a tempo, anche se sono fatti di carta e inchiostro. Proprio come noi. Quindi, la storia di Alice Dark si interroga sulla vita, la morte, le aspettative, l’esistenza di un dio, la fede in se stessi, la ricerca sul dopo.

S.V. L'ispirazione da cui nasce 'Alice Dark' è ben nota, ma come si sviluppa l'insieme narrativo delle vicende e, soprattutto, cosa viene modificato rispetto alla 'sorgente'?

L.B. I primi due numeri sono collegati, raccontano lo starting point. Poi, ogni albo sarà autoconclusivo e vedrà Alice alle prese con panorami, problemi e avventure, tutti collegati in qualche modo alla Rete. La sorgente sono io, le cose che mi capitano. Scrivere è cercare di mettere in struttura le nostre emozioni, metaforizzando quello che ci capita e utilizzando gli strumenti del mestiere per raccontare come faremmo davanti a un fuoco, con intimità e sincerità.

S.V. Pensi sia davvero importante cercare di de-contestualizzare un soggetto al fine di renderlo applicabile alla nostra epoca?

L.B. No. Un soggetto, se è buono, splende sotto qualunque cielo. Quando Alice incontrerà Sherlock Holmes (n.5, disegnato da Michela Cacciatore), sarà lei a calarsi nelle dinamiche e nelle meccaniche narrative del più grande detective del mondo. Il mio rispetto per il lavoro dei Maestri è enorme. È grazie a loro se ho scelto di fare questo mestiere.

S.V. Come rientra il web nell'ambito di 'Alice Dark'? Cosa effettivamente rappresenta? 

L.B. Alice vive nel web. È il suo mondo, pieno di storie e di infinite possibilità. Ma pieno anche di falsità, di fake (falsificazione della propria identità), di gente che cerca di apparire diversa da come è veramente. Alice vive in un mondo di pixel, di codici binari, di bites. Quello che vediamo noi è solo l’aspetto grafico che abbiamo scelto di darle, ma lei è un’idea, una proiezione, un’aspettativa, un sogno.

S.V. Di quanti numeri sarà composto il fumetto? Rispetto al panorama fumettistico italiano, cosa propone di diverso 'Alice Dark'?

L.B. Alice Dark durerà finché avrà i numeri per farlo. Se i lettori ci premieranno, sarà una serie tendenzialmente infinita, per quanto può esserlo un’opera di narrativa popolare. Di diverso ha il formato: è un fumetto di 120 pagine a colori, di produzione italiana e periodicità mensile. Una novità assoluta, in questo senso. Le storie sono libere da ogni convenzione prefissata, lo stile di disegno è molto particolare, visto che dietro c’è quel geniaccio di Andrea Domestici. Come ventaglio di novità non c’è male, dai. Almeno nelle intenzioni...

Pubblicato in: 
GN70 Anno III 10 ottobre 2011
Scheda
Autore: 
Andrea Domestici e Lorenzo Bartoli
Titolo completo: 

Alice Dark
disegni di Francesca Manfredi
Editoriale Aurea
Dal 27 settembre 2011