Faust al Teatro Real di Madrid. Intervista ad Annalisa Stroppa

Articolo di: 
Livia Bidoli
Annalisa Stroppa

Per il celebre Faust di Gounod della Fura dels Baus che apre la temporada (la stagione) del Centenario al Teatro Real di Madrid abbiamo scelto di intervistare una nostra connazionale che degnamente ci ha rappresentato nella parte di Siebel, il giovane che strenuamente difende Marguerite ed è innamorato di lei dall'inizio alla fine dell'opera. Il mezzosoprano Annalisa Stroppa, che ha cantato nella parte di Carmen questa estate al Festival di Bregenz e che ha come ruolo capitale di debutto quello di Rosina de Il barbiere di Siviglia di Rossini, che riprenderà a febbraio alla Staatsoper Berlin, ci ha concesso un'intervista in cui svela il suo percorso musicale ed i suoi progetti futuri.

Due sono le voci principali di Annalisa Stroppa, e quasi in opposizione: l'una è la Rosina di Il barbiere di Siviglia e l'altra è Carmen. L'una vivace, quasi ragazzina flessibilissima, cantabile all'inverosimile; l'altra è la donna matura, la zingara del pathos autentico gitano, Carmen. E questi due ruoli le hanno portato una fortuna inusitata in tutti i suoi debutti, insieme ad altri di cui parleremo in seguito. Cominciamo dalla rutilante Carmen che ha interpretato lo scorso agosto al Festival di Bregenz in Austria, il piu' importante e longevo dopo Salisburgo, ed eccezionale perché sul Lago di Costanza è allestito il palco e si canta e si balla sulle acque.
L'allestimento di Carmen a cura di Kasper Holten è incredibile: la scena del tuffo in acqua della protagonista che fugge a nuoto e quella finale dell'annegamento sono un vero tour de force ed un azzardo incredibile per una cantante, non è vero?

Annalisa Stroppa. Assolutamente si! E prima di essere scritturata infatti mi hanno chiesto se sapevo nuotare, dopodiché mi sono iscritta ad un corso per sub per l'ultima scena. La produzione è straordinaria ed unica: infatti le scene vengono distrutte quando termina il biennio di allestimento e non si potranno piu' vedere e realizzare allo stesso modo. Kasper Holten ha creato una fantasmagorica Carmen, indimenticabile per il pubblico e per il cast, con cui suonano i Wiener Symphoniker. Inoltre, essendo l'unica italiana del cast, ho tenuto particolarmente a portare alto il vessillo della nostra bandiera con il personaggio di Carmen.

Lei ha debuttato con Riccardo Muti a Salisburgo nel 2009/2010 come Carmi in La Betulia Liberata di W.A.Mozart poi portato anche nel suo Ravenna Festival con la sua direzione però l'altro suo personaggio forte è Rosina, con cui ha debuttato a Roma nel 2012 con Bruno Campanella, poi l'ha portata sempre a Roma alle Terme di Caracalla, l'anno seguente alla Deutsche Oper, e poi Losanna, Barcellona, Tel Aviv, Bilbao, Verona, Dresda e Monte-Carlo: un vero successo che negli anni ha anche raffinato la sua voce e l'ha resa ancor piu' adatta al temperamento ed alla illibatezza di una giovanissima molto perspicace come lei.

A.S. Rosina mi ha portato una grandissima fortuna negli anni e mi ha anche condotto piu' vicino all'Angelina de La Cenerentola, affinandola anche per il ruolo di Siebel (maschile) che canto in questa versione di Faust per la Fura dels Baus al Teatro Real e per quello che verrà con Niklausse a marzo al San Carlo di Napoli per I racconti di Hoffmann. Ecco, io cerco di scegliere i ruoli in modo che si amalgamino l'uno con l'altro senza troppe discrasie, è per questo pongo delle distanze temporali tra un personaggio ed un altro, anche per rendere piu' omogenea la voce, senza stacchi inverosimili l'uno dall'altro.

Lei ha cantato molti ruoli en travesti, come si è trovata, compreso quest'ultimo Siebel, fanciullo innamorato di Marguerite?

A.S. Ho cantato molti ruoli en travesti, con questo siamo a otto: sono tutti maschietti diversi tra loro, da Ascanio, in Benvenuto Cellini con la regia di Gilliam e direttore Josef Pons al Liceu di Barcellona, che è molto virile; fino a Siebel che è invece puro e giovanissimo in questo Faust al Real, personaggio che mi è piaciuto molto, proprio per la sua innocenza e la sua purezza, con cui ama Marguerite fino alla fine, quasi un'affinità elettiva. La scena con il fiore è emblematica: non appassisce per il suo tocco fatato, quasi cristico che proviene dall'acqua santa. Dimostra che il suo canto “Satan, je ris de toi!” che il bene vince sempre sul male. E' l'unico che non si sporca: non a caso Siebel è un giovane, un ragazzino, la purezza dei giovani che non si lasciano corrompere, al contrario delle persone adulte, come si vede sulla scena.
Altri ruoli maschili che ho interpretato sono: Orfeo in Orfeo ed Euridice di Gluck con la direzione di Bruno Aprea a Bari; Romeo nei Capuleti e Montecchi a Padova; Hänsel in Hänsel und Gretel di Humperdinck a Torino con Pinchas Steinberg sul podio e Vittorio Borrelli alla regia, e ce ne saranno molti altri ancora, come il Niklausse di marzo al San Carlo per I racconti di Hoffmann.

Lei ha impersonato due ruoli importanti al Teatro alla Scala di Milano: in particolare Suzuki in Madama Butterbly in occasione della prestigiosa apertura della stagione 2016/2017nel nuovo allestimento firmato da Alvis Hermanis con la direzione di Riccardo Chailly; e l'anno scorso il ruolo di Meg nel Falstaff, con la direzione di Zubin Mehta e la regia di Damiano Michieletto. Ce ne può parlare?

A.S. Avevo debuttato nel ruolo di Suzuki all'Opéra de Paris nella stagione precedente 2015/2016 diretta da Daniele Rustioni e con la regia di Robert Wilson e con Chailly, l'anno dopo, mi sono trovata meravigliosamente come con Muti. In seguito sono stata Dorabella alla Staatsoper di Vienna in Così fan Tutte e  di nuovo alla Scala nel Rigoletto come Maddalena con Tomáš Netopil e la regia di Roberto De Simone. Al Filarmonico di Verona ho sostenuto il ruolo di Giovanna di Seymour in Anna Bolena, ed il ruolo di Lola nella Cavalleria Rusticana al Großes Festpielhaus di Salisburgo diretta da Christian Thielemann di cui è disponibile anche la registrazione in Dvd Blu-ray. Tutti questi passaggi sono legati l'uno all'altro, come un percorso dettato da “segni-guida”, come Spoleto vinto al primo colpo, che mi ha fatto decidere di andare avanti nella carriera. Prima ho insegnato musica.

Questo è molto importante oggi per la diffusione della musica in tutti gli ambienti, ci può raccontare?

A.S. Certamente. Ho cominciato ad insegnare musica ai bambini dopo aver terminato il Conservatorio a Bergamo e per farli capire mi sono inventata delle storie, e loro hanno imparato tutto ed ancora mi scrivono oggi che sono diventati dei giovanotti. Avevo anche vinto il concorso dopo l'abilitazione. Secondo me è così che bisogna fare per promuovere la musica, fin da piccoli attraverso la musica possono imparare tutte le discipline, tutte intimamente collegate alla musica, pensiamo solo per fare un esempio alla matematica, con cui si dividono i tempi musicali (quarti, ottavi, etc.). Bisogna farli arrivare a conoscere prima le note e poi il pentagramma, non appena sono in grado di leggerlo. Sono stata libera di creare il programma come volevo.

Tornando al belcanto: avendo lavorato con molti registi così diversi tra loro, si è mai trovata in difficoltà?

A.S. In realtà no, perché sono molto aperta alle nuove idee e per me l'importante è che rispettino la musica, essendo il belcanto ed il repertorio francese dell'Ottocento il mio campo elettivo, mi sono trovata sempre benissimo.

Ho notato che Erwin Schrott l'ha salutata e si è complimentato con lei per prima sul palcoscenico del Real a fine recita: un grosso merito corroborato da questo omaggio e dalla prova coinvolgente del Faust al Real come Siebel. La vedremo presto dove?

A.S. A Padova con Fenena per Nabucco a fine ottobre e a fine novembre come Adalgisa nella Norma al Teatro Colón di Buenos Aires; La Cenerentola ancora a Padova a fine dicembre ed in seguito alla Staatsoper di Berlino Il Barbiere di Siviglia a febbraio 2019 e Suzuki di nuovo a Monaco al Nationaltheater in aprile. A maggio a Las Palmas con Così fan tutte.

Le auguriamo tutto il successo che lei merita ed attraverso tutti i suoi poliedrici personaggi che meritano una voce come la sua, flessibile e pienamente, italianamente di belcanto.

Pubblicato in: 
GN43 Anno X 2 ottobre 2018
Scheda
Titolo completo: 

Annalisa Stroppa - mezzosoprano

Prossimi appuntamenti

Così fan tutte - Teatro Peréz Galdós, Las Palmas (Spagna), dal 07 al 11 Maggio 2019

Madama Butterfly - Bayerische Staatsoper, Monaco di Baviera (Germania) dal 05 al 10 Aprile 2019
 
Les Contes d'Hoffmann - Teatro di San Carlo, Napoli (Italia) dal 17 al 24 Marzo 2019

Il Barbiere di Siviglia - Staatsoper Unter den Linden, Berlino (Germania) dal 01 Febbraio al 02 Marzo 2019

La Cenerentola - Teatro Verdi, Padova (Italia), 29 e 31 Dicembre 2018

Norma - Teatro Colón, Buenos Aires (Argentina) dal 27 Novembre al 07 Dicembre 2018

Nabucco - Teatro Verdi, Padova (Italia), 26 e 28 Ottobre 2018

Faust - Teatro Real, Madrid (Spagna) dal 20 Settembre al 06 Ottobre 2018