Festa del Cinema 2018. Da Charles Manson a Michael Moore

Articolo di: 
Livia Bidoli
Festa del Cinema 2018

La Festa del Cinema di Roma con la sua 13° edizione si è aperta lo scorso 18 ottobre ed andrà avanti a presentare film nelle sale del Parco della Musica, Auditorium di Roma, fino al 28 ottobre, per dieci giorni. Il film di apertura è stato Bad Times at the El Royal del filmaker americano Drew Goddard, che prima è stato noto per l'horror Cloverfield (2008) e per l'apocalittico World War Z (2013).

Di certo con direttore Antonio Monda il novero di film americani è in ascesa e Bad Times at the El Royal non è un brutto film, anzi: ben diretto, tra thriller giallo con una buona manciata di indagine sui risvolti politici sulla morte di John Fiztgerald Kennedy, che si evince dalla datazione con cui inizia il film, 1963, anno del suo assassinio - viene riportato l'incontro con Marilyn senza citarla ma facilmete si desume sia stato quello con lei cui si accenna nel film.
In seguito si ha un salto temporale fino al 1970 e, tra una rilettura à la Tarantino di The Hateful 8 ed un chiaro riferimento a Billy Lee come Charles Manson - viene citato un duplice omicidio di una coppia che chiaramente si riferisce alla strage di Sharon Tate e dei coniugi La Bianca (8-9 agosto '69), ad opera della piccola Rosie, completamente soggiogata da Billy Lee nel film , il mistero di questo strano motel vicino al Lago Tahoe, frequentato da politici ed altri notabili, si infittisce e la trama prende risvolti efferati, svelando pervesioni e pervertiti di vario genere: dal cocainomane traumatizzato dalla guerra in Vietnam; all'ex rapinatore in cerca dell'antico bottino; alla cantante naufragata nell'insuccesso ad esibirsi in un casinò; nessuno buono, tutti cattivi o falliti.

Altro film che pone delle questioni morali è Ether del regista polacco Krzysztof Zanussi, anche questo film nella Selezione ufficiale. Si presenta, solo alla fine, con una specie di feedback che rilegge e mette in luce un nuovo montaggio, La storia segreta, che lo rivela come una rilettura molto strana del mito di Faust: o meglio, di quanto può essere perversa e gelida la scienza nelle sue conquiste e ricerche. Il protagonista, un medico polacco, non esita a fare esperimenti anche rischiando la vita dei suoi pazienti ed assistenti senza il minimo rimorso. Un cenno a Frankenstein ed a Galvani, mentre suona il Vorspiel (preludio) dell'atto terzo del Parsifal di Richard Wagner (io ho sentito anche il preludio al Tristan und Isolde però non era citato, perlomeno nei titoli di coda): e noi ci chiediamo cosa abbia mai conquistato attraverso la "compassione" (il Parsifal ottiene la conoscenza attraverso di essa e risana il vecchio re Amfortas permettendogli di morire e salvare il regno del Graal). Sul film non si trovano inoltre informazioni di nessuna sorta tra i comunicati stampa, tantomeno un pressbook.

Il doc di Michael Moore Fahrenheit 11/9 meriterebbe una recensione a parte, soprattutto se, invece di impegnare il regista in un incontro pubblico, si fosse prevista una conferenza stampa, perchè molto ci sarebbe stato da chiedere: probabilmente lo si voleva evitare (siamo sempre al 74° posto per la libertà di stampa in Italia, no?). Le questioni principali sono: come i democratici hanno truccato le elezioni facendo "vincere" Hillary Clinton al posto di Bernie Saunders che invece aveva il maggior numero di voti in tutte le contee del West Virginia; come i democratici hanno aiutato Donald Trump a conquistare la Casa Bianca per non essersi comportati correttamente con i loro elettori, prima di tutto non eliminando il senatore repubblicano Snyder che ha inquinato l'acqua di un'intera città Flint, a maggioranza afro-americana, installando un acquedotto (fatto di tubi di piombo che hanno avvelenato l'acqua) che non serviva e che attingeva dalle acque inquinate del fiume di Flint mentre prima l'acquedotto era collegato alle acque pure del Laho Huron; la protesta degli studenti di Parkland dopo la strage nella loro scuola che poi si è estesa a tutto il paese contro la National Rifle Association da cui i politici traggono le maggiori entrate per i partiti e che quindi difendono a costo della vita di chiunque nel paese; le paghe bassissime degli insegnanti e la mancanza di un'assicurazione sanitaria nazionale per loro come per la stragrande maggioranza della popolazione.

Pubblicato in: 
GN46 Anno X 23 ottobre 2018