Firenze. L'uomo dei cinque palloni a Il Cinema Ritrovato

Articolo di: 
Eleonora Sforzi
Il Cinema Ritrovato alla 50 Giorni - L'uomo dei cinque palloni

È stato presentato anche a Firenze la scorsa settimana, in occasione della rassegna Il Cinema Ritrovato alla 50 giorni di cinema 2016, il film vincitore del premio per il Miglior Restauro alla 73° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, ovvero Break-up – L'uomo dei cinque palloni, diretto da Marco Ferreri – con il quale, insieme al film Oci Ciornie (Nikita Michalkov, 1987), è stato reso omaggio al grande Marcello Mastroianni a venti anni dalla sua scomparsa.

Restaurato dalla Cineteca di Bologna e dal Museo Nazionale del Cinema di Torino – in collaborazione con la Warner Bros –, il film rappresenta una delle esperienze cinematografiche più sperimentali del secondo dopoguerra, sulla cui fortuna tuttavia ebbe grande peso una vicenda distributiva molto controversa, oltre che discontinua.
Il lungometraggio girato in bianco e nero, infatti, sebbene fosse stato completato da Ferreri alla fine del '63, non appena visionato dal produttore Carlo Ponti venne tagliato e trasformato in un cortometraggio, diventando un episodio del film collettivo Oggi, domani e dopodomani (De Filippo, Ferreri, Salce, 1965). Due anni dopo, il regista riprese a lavorare sul film, modificandone alcuni passaggi e, soprattutto, aggiungendo una sequenza a colori: questa seconda versione del film, che aveva recuperato la sua natura di lungometraggio con il titolo di Break-up – scelto dal produttore sulla scia del recente successo di Blow-up (Antonioni, 1966) non conobbe però una distribuzione in ambito nazionale poiché ne furono venduti i diritti agli Stati Uniti, dove ebbe una piccola distribuzione così come in Francia. In Italia, invece, fu distribuito in alcuni cineclub solo alla fine degli anni settanta.

La trama del film, sviluppata nell'arco di una giornata, ruota attorno all'interrogativo folle e privo di risposta che assilla Mario, un industriale proprietario di una fabbrica di caramelle (interpretato da Marcello Mastroianni) dopo essere stato convinto da un pubblicitario a far uso di palloncini gonfiabili per una campagna promozionale. Il protagonista, nonostante si fosse dimostrato inizialmente dubbioso e avesse appuntamento con la sua fidanzata (Catherine Spaak), finisce per passare il proprio giorno libero a gonfiare gradualmente ciascun palloncino, spinto dal desiderio irrefrenabile e ossessivo di scoprire fino a che punto fosse possibile soffiare al suo interno senza romperlo.
Tale attività assorbe completamente il tempo e le energie di Mario, tanto da rappresentare una sfida personale più che vagamente scientifica: mentre l'inevitabile scoppio dei palloncini segna il progressivo allontanamento da una risposta alla sua domanda, il protagonista sempre più inquieto sottopone l'interrogativo ad alcuni conoscenti e amici, compreso un ingegnere, sperando che possano aiutarlo nell'indagine che lo assilla.

Nel contesto de Il Cinema Ritrovato alla 50 Giorni di Firenze, la proiezione del travagliato film di Ferreri mette in evidenza, attraverso una vicenda simbolica e densa di iperboli visive e tematiche, una pungente critica alla società capitalistica degli anni sessanta e, allo stesso tempo, incursioni visionarie tendenti verso il surrealismo: dalla rappresentazione delle espressioni più comuni della vita concreta ai suoi aspetti più inconsci e nascosti. Nel contesto sociale di agiatezza in cui vive il protagonista, l'ossessivo impegno di soffiare dentro un palloncino rappresenta implicitamente la vanità e la superficialità del capitalismo e una riflessione sulla realtà coeva. Allo stesso tempo, il senso di follia e di alienazione attraversano il film insieme a una tensione verso lo sperimentalismo visivo che si manifesta a partire dalla sequenza iniziale, dove convivono la voce fuori campo del protagonista e una costruzione visiva realizzata tramite una successione di fotogrammi fissi in grado di riecheggiare lo sperimentale “foto-romanzo” cinematografico di fantascienza diretto da Chris Marker nel 1962, La jetée.
Altrettanto sperimentale è la sequenza a colori, girata in un secondo momento da Ferreri e collocata prima della conclusione del film, non a caso ambientata in uno spazio al di là della superficie cittadina, dove si sta svolgendo una festa: qui, in un'esplosione cromatica e sonora, il protagonista viene proiettato in un contesto privo di inibizioni visive e morali, dove una musica sempre più travolgente si accompagna a decorazioni che mescolano il gusto surreale con quello astratto, insieme alla presenza dominante di innumerevoli grappoli di palloncini.

Tra gli altri capolavori del cinema italiano proiettati in veste restaurata a Firenze – tra cui Il sorpasso (Risi, 1962), L'armata Brancaleone (Monicelli, 1966) e Il camorrista (Tornatore, 1986) – Break-up – L'uomo dei cinque palloni di Ferreri costituisce sicuramente un altro film che merita di essere riscoperto dagli spettatori di oggi per l'originalità con cui sono amalgamati la satira sociale, talvolta spinta verso l'esasperazione e il grottesco, e alcune sequenze di gusto avanguardistico.

Pubblicato in: 
GN5 Anno IX 2 dicembre 2016
Scheda
Titolo completo: 

Break-Up – L'uomo dei cinque palloni

REGIA: Marco Ferreri
SCENEGGIATURA: Rafael Azcona, Marco Ferreri
ATTORI: Marcello Mastroianni, Catherine Spaak, Ugo Tognazzi, William Berger, Marco Ferreri, Antonio Altoviti, Ennio Balbo, Gian Luigi Polidoro, Charlotte Folcher, Sonia Romanoff

Uscito nelle sale italiane nel 1965, in versione ridotta, come episodio del film collettivo Oggi, domani, dopodomani (De Filippo, Ferreri, Salce).
La versione estesa è uscita in alcune sale americane e francesi nel '67.
La versione integrale e restaurata è stata presentata per la prima volta alla 73° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.

MONTAGGIO: Enzo Micarelli
SCENOGRAFIA: Carlo Egidi
COSTUMI: Luciana Marinucci
FOTOGRAFIA: Aldo Tonti, Luigi Kuveiller
MUSICHE: Teo Usuelli
PRODUZIONE: Carlo Ponti per Compagnia Cinematografica Champion (Roma), Les Films Concordia (Parigi)
PAESE: Italia – Francia, 1965
GENERE: Commedia
DURATA: 97 Min.
FORMATO: Colore / B-N
NOTE: Vincitore del premio Miglior Film Restaurato (Sezione: Venezia Classici) alla 73° Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia.
A seguito della sua programmazione presso il Cinema Lumière (Cineteca di Bologna), il film è stato proiettato a Firenze nella serata di apertura de Il Cinema Ritrovato alla 50 Giorni di Cinema 2016 (21-24 novembre, Cinema La Compagnia).

[50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze (28 ottobre - 9 dicembre)]