Gaslight al Teatro Trastevere. L'angoscia della luce a gas

Articolo di: 
Livia Bidoli
Maura Bonelli

Il termine Gaslight (luce del gas) è usato come titolo per un thriller del 1944 con Ingrid Bergman, che le valse un Oscar come miglior attrice protagonista, Charles Boyer, Joseph Cotten, la giovane Angela Lansbyury, che vinse un Oscar come attrice non protagonista: tutti diretti da George Cukor. Sul testo di Patrick Hamilton la versione odierna dal 9 al 19 dicembre 2010 al Teatro Trastevere di Roma.

Come consiglio generale sarebbe meglio non cimentarsi con opere statuarie che molti ben ricordano e che facilmente si possono rintracciare su You Tube e che già ad una prima (ri)scorsa, - ma nemmeno serve: semmai peggiora la situazione perché distingue con maggior accuratezza le due incomparabili versioni -, detto questo aggiungo che l’Oscar, il film Angoscia (Gaslight, come abbiamo detto, in originale), se l’è aggiudicato anche per la scenografia.

Il film inizia con una zoommata appunto sulle “luci a gas” del titolo in una Londra a metà Ottocento e densa di nebbia: l’atmosfera di mistero e segretezza è creata sia dalla musica sia dalle immagini, in un bianco e nero del tutto ovattato. Ingrid Bergman è in uno stato di grazia, interpretando il ruolo di una giovane naïve innamorata di Gregory, un cinico e astuto Charles Boyer. Le musiche di Bronislau Kaper, che vinse l’Oscar per la colonna sonora di Lili nel 1954, commentano agevolmente i passaggi del film facendone risaltare i momenti bui come quelli lievi, come le prime avvisaglie del sospetto che Gregory tenta di insinuare in Paula (Bergman), ovvero che sia pazzaper appropriarsi, una volta libero da lei, dei gioielli della zia che aveva ucciso poco tempo prima. Paula riuscirà a sgominare il piano di Gregory anche grazie all'aiuto delle luci a gas della casa che, indicandole i tempi di rientro del marito, aiutano lei e l'ispettore a trovare le prove per incastrarlo.

Con qualche differenza non sostanziale nella trama, la versione dell’Associazione Culturale “Teatri&Culture” presenta questo spettacolo con Maura Bonelli nella parte di Paula Manningham (nel film era Anton il cognome), Francesco Nannarelli nella parte di Jack Manningham (nel film Gregory Anton), Carmine Balducci  in quella dell’Ispettore Rough (il Brian Cameron interpretato da Joseph Cotten), Elena Morara in quelle della cameriera Nancy (Angela Lansbury nell’originale), e Franca Lumachi in quelle di Elizabeth. La regia è di Alessandro Leone. Sebbene il movimento scenico sia abbastanza curato, la regia spesso non rispetta le pause e soprattutto il clima di mistero non è assolutamente rievocato tanto che fra il pubblico si è sentita più di una risata per l’effetto comico di alcune battute, che invece comiche non dovevano esserlo affatto.

In poche parole si è trasformato un capolavoro del thriller in una sorta di commedia farsesca a volte, tanto che l’effetto parodico era talmente elevato da lasciare indenni solo la bravissima Franca Lumachi che interpretava la cameriera Elisabeth, ed in qualche modo Carmine Balducci nella parte dell’Ispettore. Abbassiamo anche noi le luci (a gas) per poi rialzarle per il prossimo spettacolo.

Pubblicato in: 
GN31 Anno III 15 dicembre 2010
Scheda
Titolo completo: 

Gaslight
di Patrick Hamilton – ispirato al film “Angoscia” del 1944
Dal 9 al 19 Dicembre 2010 al Teatro Trastevere
con: Maura Bonelli (Paula Manningham), Francesco Nannarelli (Jack Manningham), Carmine Balducci (Ispettore Rough), Elena Morara (Nancy), Franca Lumachi (Elizabeth)
Regia Alessandro Leone

Spettacolo a cura di Associazione Culturale “Teatri&Culture”

Al TEATRO TRASTEVERE
via Jacopa de’ Settesoli 3 - 00153 ROMA
Tel.: 06 83664400      
Da Martedì a Sabato alle 21.00 – Domenica alle 18.00
www.teatrotrastevere.it

INFO e PRENOTAZIONI

Al numero 392 1505171
http://teatrieculture.blogspot.com/

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