Giuda di Amos Oz. Un libro sul tradimento

Articolo di: 
Giuseppe Talarico
Giuda

In un suo memorabile articolo Raffaele La Capria, autore di libri straordinari come Ferito a morte, osservava che il romanzo moderno, proprio perché è uno strumento di conoscenza, deve mediante la poesia realizzare una mirabile simbiosi tra il genere letterario narrativo e quello saggistico. Questa definizione di La Capria si attaglia in modo sorprendente all’ultimo libro di Amos Oz, una delle grandi figure intellettuali del nostro tempo, intitolato Giuda ed edito dalla casa editrice Feltrinelli.

Nel libro la ricchezza e complessità della cultura ebraica sono sintetizzate e richiamate in modo stupefacente, proprio per spiegare i rapporti storici e teologici esistenti tra la figura di Gesù di Nazareth e quella di Giuda Iscariota. Nella prima parte della narrazione compare Shemuel Asch, il protagonista principale del libro. Shemuel è uno studente universitario ed è impegnato a scrivere un saggio sulla figura di Gesù considerato criticamente in una prospettiva ebraica.

Poiché il padre di Shemuel ha subito un improvviso rovescio finanziario, in seguito al quale la sua attività è fallita, Shemuel, non potendo contare sul sostegno economico della sua famiglia, è costretto a cercarsi un lavoro e deve interrompere in modo improvviso i suoi studi. Shemuel legge un annuncio su una bacheca nell’atrio della sua università e scopre che c’è un anziano professore che ricerca la compagnia di un giovane assistente nella città di Gerusalemme.

La vicenda raccontata da Amos Oz è ambientata a Gerusalemme nell’inverno tra la fine del 1959 e l’inizio del 1960. Shemuel si reca nel vicolo Rav Albaz a Gerusalemme ed entra in una antica abitazione. Presto scopre che la casa è abitata dal professore Gershom Wald, un docente di storia in pensione, e da una giovane donna, Atalia Abrabanel. Shemuel dovrà conversare per tutto il pomeriggio con l’anziano professore, ed in cambio avrà assicurato vitto e alloggio, e in più otterrà un piccolo compenso.

Con il procedere della narrazione, emergono i temi fondamentali che sono al centro del libro. Shamuel, durante le sue dotte e colte conversazioni con il professor Wald, discute dei contenuti della sua ricerca storica intorno alla figura di Giuda Iscariota. Parlando diffusamente con l’anziano professore, Shemuel viene a sapere che la casa, in cui si trovano, apparteneva a Yehoyachin Abrabanel, padre di Atalia, con cui il professore vive da molto tempo. Shemuel è riuscito, grazie alla sue interessanti ricerche storiche, ad acquisire nuovi elementi, che mutano radicalmente il giudizio sulla figura di Giuda Iscariota. Confortato in questo dalla enorme erudizione di Gershom Wald, che cita i testi degli storici della tradizione ebraica a partire da Giuseppe Flavio fino a Maimonide, Shemuel è convinto che Giuda Iscariota non sia stato affatto un traditore.

Giuda Iscariota, inviato dai sacerdoti del Sinedrio a seguire la predicazione di Gesù, che aveva destato tanto entusiasmo in Galilea, rimase incantato dal suo messaggio di amore e pietà, tanto da convincersi che fosse davvero l'incarnazione umana della divinità. Per questo, secondo quest'interpretazione proposta nel saggio di Shemuel, Giuda, un uomo colto e ricco, non esitò a consegnare Gesù alle autorità di Gerusalemme, poiché era convinto che il predicatore di Galilea avrebbe compiuto il miracolo supremo, scendendo dalla croce e vincendo la morte, in modo da redimere il mondo dal male.

Infatti Giuda è l’unico discepolo di Gesù che si è suicidato, dopo che era avvenuta la sua morte in croce. Ingiustamente lungo i secoli Giuda è stata tacciato di essere l’incarnazione del tradimento, sempre secondo quest'interpretazione. Nel libro in più di un punto si osserva come, per alcuni studiosi di storia della tradizione ebraica, Gesù di Nazareth sia sempre stato fino alla fine un ebreo e che, al di là di quanto è scritto nei Vangeli canonici, non esistono certezze storiche sul fatto che fosse intenzionato a fondare una nuova religione.

Fu Paolo di Tarso che diede vita alla fondazione del Cristianesimo, secondo questa interpretazione prevalente tra gli storici ebrei. Anche Yehoyachin Abrabanel è stato, come scopre conversando con Gershom Wlad Shemuel, accusato ingiustamente di essere un traditore. Yehoyachin Abrabanel, nel 1947 durante il periodo della guerra di indipendenza, era un intellettuale impegnato ed un autorevole esponente della Agenzia Ebraica e del Comitato Sionista. Abrabanel, a differenza di Ben Gurion, era contrario alla fondazione dello Stato ebraico. Infatti era convinto che, dopo la fine del mandato britannico sulla Palestina, gli ebrei e gli arabi musulmani dovessero convivere insieme senza dare vita a due Stati separati e indipendenti.

Per Abrabanel la creazione dei due Stati avrebbe scatenato e provocato un conflitto infinito, oltre che cruento e feroce. Per questo motivo, poiché era un convinto sostenitore dell'idea della Comunità umana, da anteporre all’idea dello Stato nazionale, una volta che la sua posizione venne ripudiata, Yehoyachin Abrabanel decise di chiudersi nella sua casa del vicolo Rav Albaz di Gerusalemme, in cui è morto, e che ha lasciato in eredità a sua figlia Atalia.

I dialoghi tra Shemuel e il professor Wald avvengono nella stanza in cui vi è custodita la biblioteca appartenuta a Yehoyachin Abrabanel. Shemuel prova una forte attrazione per Atalia Abrabanel e riesce a comprendere il dramma che ha sconvolto la vita della donna, che vive da sola con il vecchio professore. Suo marito, il figlio del professor Wald, il cui nome era Micah, un giovane e geniale professore di matematica, è rimasto ucciso nel corso di un conflitto a fuoco tra l’esercito israeliano ed esponenti dello Stato palestinese.

Sono bellissime le pagine del libro in cui viene descritta l’atmosfera cupa e malinconica in cui la casa è imprigionata, a causa della morte tragica d Micah. Come memorabile è il ritratto delineato da Oz della figura di Gershom Wald, uno studioso di storia, che dopo la morte del figlio, vive dedicandosi esclusivamente allo studio e alla ricerca intellettuale. Proprio nel corso di una conversazione memorabile con Shemuel, il professor Wald nota acutamente che nella storia sovente è accaduto che gli uomini che hanno avuto straordinarie intuizioni, come Abraham Lincoln quando abolì la schiavitù in America e Charles de Gaulle quando decise di porre termine al dominio coloniale in Algeria, sono stati accusati ingiustamente di essere dei traditori.

Questo di Amos Oz è un grande libro che aiuta a capire quanto sia difficile giudicare i personaggi della grande storia e come sia necessario continuare la ricerca della verità con lo studio e la riflessione intellettuale.

Pubblicato in: 
GN11 Anno VII 29 gennaio 2015
Scheda
Autore: 
Amos Oz
Titolo completo: 

Giuda, Milano, Feltrinelli, 2014. Traduzione di Elena Loewenthal. Collana I Narratori, pp. 336. 18,00 euro.