Harmonia Mundi Novità. Le notti di De Falla e Down by the salley gardens

Articolo di: 
Piero Barbareschi
Harmonia Mundi De Falla

Due cd quasi agli antipodi per Harmonia Mundi - se non per il folclore di cui sono intrisi - perlomeno geograficamente nel caso delle songs letterarie: con Bejun Mehta come controtenore e Julius Drake al pianoforte, per le canzoni inglesi di “Down by the salley gardens”; per Manuel De Falla ci inoltriamo invece nel buio lussureggiante delle Noches en los jardinos de Espana; Obras para piano con Javier Perianes al pianoforte e la BBC Symphony Orchestra diretta da Josep Pions.

Down by the salley gardens

Sull'opportunità che una voce maschile, adeguatamente impostata, canti in registri tradizionalmente affidati a voci femminili, sulla presenza ed utilizzo cioè dei sopranisti o controtenori nelle produzioni barocche in ruoli originariamente previsti per castrati, molto è stato scritto e molto detto. Non è questa la sede né lo spazio concesso consentirebbe di partecipare ad una tale discussione. È fuor di dubbio che le capacità espressive ed il timbro dei castrati sono ormai perse per sempre ed irripetibili e quindi qualsiasi tentativo di avvicinarsi a tali livelli risulterebbe vano. La presenza però sulla scena internazionale di artisti del calibro di Bejun Mehta consente di dimenticare qualsiasi polemica o discussione e godere semplicemente dell'ascolto di un grande e sensibile artista.

La vocalità e la tecnica del Mehta meritano un solo aggettivo: straordinarie. Chi ha avuto l'occasione di ascoltarlo nelle più celebri arie barocche dei melodrammi Haendeliani o nelle mozartiane arie del Mitridate avrà avuto modo di provare quello stupore che probabilmente suscitavano i più celebri castrati di quell'epoca sul pubblico che correva ad ascoltarli.

Il CD che prendiamo in considerazione in quest'occasione è assolutamente particolare e probabilmente unico nel suo genere, intitolato “Down by the salley gardens”. Non si tratta di una serie di arie barocche o settecentesche, come ci si potrebbe aspettare da un controtenore, ma una serie di songs di autori inglesi del XIX e XX secolo che si rifanno, nella scelta del testo o degli autori, al barocco o ai testi della tradizione Shakespeariana o più in generale al patrimonio musicale e letterario inglese. Il titolo del CD si riferisce ad un brano presente al suo interno di Ivor Gurney su testo di Yeats. Il risultato è di grande suggestione.

Accompagnato senza invadenza ma con grande cura di suono e perfettamente complementare alla linea vocale dal pianista Julius Drake, Mehta ci fa immergere in un'atmosfera insolita, nella quale la consapevolezza dell'ascolto di una voce che nulla fa pensare sia maschile crea un piacevolissimo disorientamento e stupore per la raffinatissima vocalità. L'esperienza nella vocalità barocca e nella rappresentazione degli “affetti” viene in questo caso utilizzata in un contesto diverso, che ricorda il barocco ma barocco non è, e dove il suono del pianoforte contribuisce ulteriormente a rendere particolare il risultato. Attenzione: non si tratta di musica “à la manière de...”, sono brani che mantengono una precisa identità e, soprattutto, di grande bellezza. Ecco quindi i brani di Britten o Michael Tippet su Temi di Purcell o l'affascinante “Come away, death” di Quilter su testo di Shakespeare, solo tre citati su 23 brani in totale, una collana di perle sgranate da una voce magica.

Manuel De Falla Noches en los jardinos de Espana; Obras para piano

La musica spagnola ha sempre esercitato un fascino particolare sugli ascoltatori. Sarebbe riduttivo e sbrigativo  considerare alcune delle tipiche caratteristiche, come l'inconfondibile andamento ritmico ed il riferimento costante ad una scrittura quasi chitarristica (elementi che già Scarlatti, vissuto a lungo in Spagna, aveva utilizzato nella scrittura di alcune sue sonate per clavicembalo) come semplici tratti folcloristici e di facile presa.

Senza dubbio immediatamente riconoscibile, la musica scritta da autori spagnoli ha raggiunto livelli di bellezza e poesia non certo inferiori a qualsiasi altra produzione europea. Nel recentissimo bel CD di Javier Perlanes, classe 1978, artista ormai saldamente presente nel panorama internazionale, vengono confermate queste considerazioni. Così come, detta brutalmente, la musica italiana non è solo tarantella e mandolino, la musica spagnola, ed in particolare modo la produzione pianistica di De Falla, non è solo nacchere e chitarra...Al contrario offre spunti per creare momenti di grande poesia e necessita una particolare cura del suono.

De Falla, come ricordato nelle ampie ed esaurienti note del libretto, era un grande pianista che utilizzava il pianoforte, saldamente dominato tecnicamente, per concretizzare le sue idee estetiche e musicali. Perianes ha scelto di registrare una serie di brani che descrivono perfettamente l'estetica di De Falla, inserendo anche le celebri “Noches en los jardines de Espanaper pianoforte e orchestra solidamente supportato dalla BBC Symphony Orchestra diretta da Josep Pons.

Se nei “Cuatro piezas espanola”, nella “Fantasia Baetica” e negli omaggi a due grandi con “Homenaje” - ”Le tombeau de Debussy” e “Pour le tombeau de Paul Dukas” la solida tecnica pianistica di Perianes, mai ostentata ma solo usata per assecondare la scrittura dei brani e per questo ancor più apprezzabile, nelle composizioni con orchestra il respiro si amplia ed il pianoforte dialoga con pari dignità con la massa orchestrale, integrandosi perfettamente in un unicum di grande piacevolezza. La sorpresa però giunge terminato l'ascolto delle “Noches”. Con ancora nelle orecchie il fragore della scrittura dell'ultima sezione, improvvisamente Perianes ci conduce, con la “Cancion” del 1900 ed il “Notturno” del 1896, in un rarefatto e malinconico mondo, nel quale l'accurata cura del suono descrive e racconta un evento a noi sconosciuto ma di infinita malinconia, tuttavia dignitoso nel suo dolore. Veramente un momento di grande poesia, che merita l'inserimento del repeat affinchè, come quando ci si deve separare da una persona amata e si vuole in ogni modo ritardarne il più possibile il momento, sia possibile ascoltare ancora una volta ogni nota. 

Pubblicato in: 
GN73 Anno III 31 ottobre 2011
Scheda
Titolo completo: 

Harmonia Mundi Novità

Bejun Mehta, controtenore – Julius Drake, pianoforte
Down by the salley gardens
CD Harmonia Mundi HMC 902093


Manuel De Falla – Noches en los jardinos de Espana; Obras para piano
Javier Perianes, pianoforte
BBC Symphony Orchestra, Josep Pions
CD Harmonia Mundi HMC 902099