Innsbrucker Festwochen 2020. Fagioli, la controVoce con Il Pomo d'Oro

Articolo di: 
Livia Bidoli
Franco Fagioli e Il Pomo d'oro

Le Innsbrucker Festwochen der Alten Musik hanno presentato una star il 12 agosto 2020, in un doppio concerto: alle 16 ed alle 21, Franco Fagioli. Il controtenore piu' celebre del momento è stato affiancato da un ensemble straordinario, Il Pomo d'Oro con la virtuosa violinista russa Zefira Valova, primo violino e Maestro concertatore. L'epoca d'oro appunto tra Barocco, Belcanto e Classicismo, il Settecento, fino ad arrivare alla sua conclusione “rivoluzionaria” ma senza toccarla invero tra le note, è periodo per la ricerca della bellezza massima e pura, come il nome dell'ensemble che accompagna la Valova e che riassume con il famoso souvenir della diatriba tra le tre dee.

L'ensemble che ha accompagnato Franco Fagioli è di primo piano: Il Pomo d'Oro infatti si è formato nel 2012 in un'unione fortunata tra le due violiniste russe, Zefira Valova, primo violino e Maestro concertatore, insieme a Alfia Bakieva, violino secondo, ora sostituita da Veronika Böhm; sempre al violino primo abbiamo Elena Abbati e Petra Samhaber-Erckhardt. Al violino secondo: Stefano Rossi, Daniela Nuzzoli, Simone Pirri. Cambiamenti permettendo nel novero degli strumentisti, sono rimasti: la viola di Giulio D'Alessio affiancato da Maria Bocelli; il violoncello di Ludovico Minasi insieme a Cristina Vidoni; al contrabbasso abbiamo ora Barbara Fischer ed al clavicembalo Andrea Bucarella;

L'ensemble ha già pubblicato per Decca, la particolare etichetta Naïve, Deutsche Grammophon e, oltre ad aver già calcato le più celebrate sale da concerto del mondo, la Wigmore Hall e la Carnegie Hall, il Theater an der Wien ed il Concertgebouw di Amsterdam, è stata orchestra in residenza dal 2018-2019 presso il Barbican Center di Londra.

Il concerto è iniziato con il Concerto n.2 in sol minore pe archi di Francesco Durante la cui affettuosità sinuosa evocava una segreta melanconia di fondo che Il Pomo d'Oro ha esaltato in ogni suo perlato movimento, cominciando dall'Affettuoso presto, cadenzato da staffilettate di appasionate cariche d'interpretazione da parte del primo violino Zefira Valova, con le altre prime parti in una sicronia maestosa.

Di seguito al concerto, le arie che si è apprestato ad intonare il controtenore argentino Franco Fagioli, un talento perfettamente calibrato alla tecnica, sono state di Leonardo Vinci e Georg Friedrich Händel. Fagioli ha tre ottave a disposizione ed ha ricoperto la parte di Sigismondo nell'omonima opera rossiniana come anche il ruolo principale in Eliogabalo di Cavalli all'Opéra National de Paris ed al Dutch National Theatre; La sua parte di controtenore l'ha speriemntata in varie opere di Händel, nel Tamerlano al Teatro alla Scala, come Ruggero in Alcina all'Opera di Amburgo; Serse allo Staatstheater Karlsruhe; come Piacere nell'oratorio Il trionfo del tempo e del disinganno al Festival d’Aix-en-Provence.
Le arie d'apertura di Vinci sono state “Quel usignolo che innamorato”, aria di Ottone dall'opera Gismondo, re di Polonia. La prima racconta il contrasto tra la vita di un usignolo e di un amante senza il proprio compagno, e si libra come una danza la voce di Fagioli titillando tra la graziosità dei trilli dlel'usignolo e gli ornamenti che ricama l'orchestra: grande delizia e fascino in prima battuta.
La seconda aria è "Scherzo dell’onda instabile” dall'opera Il Medo, una meditazione di Giasone sotto la tempesta: Fagioli piroetta sulle onde con voli pindarici della voce. Il pubblico esplode in un applauso fervido e caloroso per onorare tale caudata flessuosità.

La Passacaglia che segue dall'opera Agrippina a firma di Georg Friedrich Händel, dona a Fagioli un pò di ristoro e mette in luce le doti del primo violino conduttore della bulgara Zefira Valova che fa esplodere le corde del suo violino Carcassi per poi richiamare ancora Fagioli per le due arie di Leonardo Vinci:  "Gelido in ogni vena" e l'aria di Cosroe da Siroe re di Persia imperlando la voce con estrema cura, rivelata anche dall'incisione Veni,vidi,vinci per Deutsche Grammophon col medesimo ensemble Il Pomo d'Oro guidato da Zefira Valova.

Gli ultimi due passi sono nel solco di Georg Friedrich Händel: prima il suo Concerto Grosso in fa minore, poi con Fagioli nell'aria «Sento brillar», nel ruolo di Mirtillo dall'opera Il pastor fido: il clamore plaudente del pubblico lo richiama per un encore da  Vinci “Vo solcando in mor crudele” dall'opera Artaserse, una delle piu' celebri del Settecento - e col libretto di Pietro Metastasio in questo caso, la prima assoluta di Artaserse si ebbe al Teatro delle Dame a Roma durante il carnevale del 1730, il 4 febbraio.

Un concerto magnifico, equilibrato dalla sincronia armonica tra il controtenore argentino e l'ensemble Il Pomo d'Oro con cui è affiatato da tempo, che ha condotto il pubblico a scrosci di applausi e grande coinvolgimento, augurandoci possano entrambi tornare in futuro e ricordare quel Veni,vidi, vinci che li riassume perfettamente. 

Pubblicato in: 
GN39 Anno XII 28 agosto 2020
Scheda
Titolo completo: 

Innsbrucker Festwochen der Alten Musik
Tiroler Landestheater, Großes Haus
12 agosto 2020

Franco Fagioli controtenore

Il Pomo d'Oro con Zefira Valova violino primo e maestro concertatore

Arie da

Leonardo Vinci
Georg Friedrich Händel

Concerto n. 2 di Francesco Durante
Concerto grosso in fa minore; Passacaglia da Agrippina di Georg Friedrich Händel