Innsbrucker Festwochen. Ovazione e bis per la Didone di De Marchi

Articolo di: 
Livia Bidoli
Didone abbandonata

Le Innsbrucker Festwochen der Alten Musik che si sono appena concluse la scorsa settimana nella cittadina tirolese dopo più di un mese di programmazione, dal 17 luglio al 27 agosto, hanno offerto un panorama molto vario  di appuntameti dedicati alla musica antica. Lo scorso 12 agosto nel da poco rinnovato Landestheater della cittadina tirolese,vi è stata la seconda rappresentazione della Didone abbandonata, opera in due atti di Savero Mercadante, con la direzione del M° Alessandro De Marchi e la regia di Jürgen Flimm.

Ispirata dalla versione virgiliana dell'Eneide, la Didone abbandonata descritta nel libretto da Pietro Metastasio, ha dato origine prima all'opera omonima di Domenico Sarro datta 1724 con la prima a Napoli al teatro San Bartolomeo; successivamente, circa un secolo dopo, ed essendo il libretto di Metastasio particolarmente complicato, Savero Mercadante dette incarico ad Andrea Leone Tottola, di riscriverne il libretto, che adoperò per musicarlo e produrre l'opera che ebbe la sua prima a Torino al Teatro Regio il 18 gennaio 1823.

L'opera cui abbiamo assistito, filologicamente divisa in due atti al Landestheater, ha contato su tre fattori molto positivi: il direttore d'orchestra Alessanbdro De Marchi - che dopo una prima stonatura degli ottoni ha tirato dritto rinforzando gli archi e mettendo in riga anche gli "anarchici" -; l'Orchestra dell'Academia Montis Regalis che, dopo lo sbando dell'ouverture sopradetto, ha dato di sé il massimo in coerenza ritmica, piacevolezza del suono e rispetto delle voci del cast. Il cast tutto ha avuto unb ruolo principale ovviamente, e svolto egregiamente da tutti: primieramente la primadonna Didone, interpretata dal soprano lituano Viktorija Miškūnaitė, che è stata caratterizzata da una voce agevole, calda, flessuosa e anche da un phisyque ed una attorialità lanciata, nei costumi tra rosso e pesca disegnati da Kristina Bell. La mezzosoprano Katrin Wundsam, proveniente dall'Oberösterreich, l'Alta Austria, che ha rivestito il ruolo maschile di Enea, canterà di nuovo alla Staatsoper unter den Linden la parte di Hänsel in Hänsel und Gretel di Humperdink: ha interpretato un Enea credibile, mellifluo nel suo disagio, astuto nel tradirla con Selene, come nell'affrontare Jarba. Quest'ultimo è la voce superba che abbiamo maggiormente apprezzato: l'italiano proveniente da Ivrea con studi a Torino Carlo Vincenzo Allemano, tenore che ha già interpretato Enea a Pisa e a Firenze, lo sentiamo sull'intera gamma di vocalità e toni, sicuro e spavaldo anche nella sua parte d'attore, è una presenza importante sul palco dall'inbizio alla fine. Meno interessantre, ma anche sgradito è il personaggio, la Selene del mezzosoprano franco-britannico Emilie Renard. Buono l'Osmida di Pietro Di Bianco in particolare e con slancio nella parte, e così l'Araspe di Diego Godoi.

Continua invece decisamente a sfuggirci la ragione della regia dell'allestimento di Jürgen Flimm e delle scene di Magdalena Gut, che ci sono parse un pochino povere e ovvie: accettabile il movimenbto scenico, eppur incomparabile con la resa musicale e canora che è stata oltremodo apprezzata dal pubblico con scrosci di applausi talmente lunghi che il M° De Marchi ci ha onorato con un bis a sopresa insieme all'Orchestra. Finale clamoroso e coinvolgente per tutti in ovazione.

Pubblicato in: 
GN38 Anno X 28 agosto 2018
Scheda
Titolo completo: 

Innsbruck - Austria

Innsbrucker Festwochen der alten Musik
17 luglio al 27 agosto 2018

Tiroler Landestheater
10,12 e 14 agosto 2018
Rappresentazione del 12 agosto

Giuseppe Saverio Mercadante
Didone abbandonata

Dramma per musica in due atti
Libretto di Pietro Metastasio da Andrea Leone Tottola
Prima rappresentazione assoluta
Torino Teatro Regio il 18 gennaio 1823
Versione critica di Paolo Cascio / Instituto Complutense de Ciencias Musicales, 2018​
In italiano con sottotitoli in tedesco

Direttore
Alessandro De Marchi
Regia
Jürgen Flimm

Scene Magdalena Gut
Costumi Kristina Bell
Luci Irene Selka

Orchestra dell'Academia Montis Regalis

Maestro del Coro Coro Maghini
Assistente al Coro Claudio Chiavazza

Cast
Didone Viktorija Miškūnaitė
Enea Katrin Wundsam
Jarba Carlo Vincenzo Allemano
Osmida Pietro Di Bianco
Araspe Diego Godoi
Selene Emilie Renards