International New York Film Festival 2020. Le maree di Kentridge sul Tevere

Articolo di: 
Livia Bidoli
Maree della memoria

In concorso all’International New York Film Festival 2020 Tides of Memory, Maree della memoria, è un cortometraggio di Luisa Mariani che ne è regista, autrice e interprete. Il film è stato selezionato nella categoria ‘short films’ all’International New York Film Festival 2020 che quest’anno, a causa della pandemia mondiale, si tiene in forma virtuale –  'a virtual reality online event'   –  dal 18 al 21 giugno 2020, sul sito ufficiale dell'INYFF, attraverso apposita piattaforma.

Si potrebbe sottotitolare "Memoria e impermanenza dell’arte" questo film ispirato a William Kentridge formulato sulla scia di incontri, flussi e riflussi: interviste, domande, interrogativi. L’incontro di Luisa Mariani, regista ed autrice – insieme a Giovanni Pirri – con William Kentridge e la sua straordinaria opera Triumphs and Laments sui muraglioni del Lungotevere, su un battello del Tevere fra Ponte Sisto e Ponte Mazzini e davanti ai murales di Kentridge.

Uno dei protagonisti di questa "marea di parole", nella forma di intervista, coinvolge l'attore Simon D'Aquino, che ha avuto la parte del lobby boy in Grand Budapest Hotel: ed anche in quel film gli incontri lo dirigevano verso strane soluzioni ed inaspettate occasioni. Il film di Wes Anderson, dai tratti grotteschi quanto favolistici, è ispirato alle opere di Stefan Zweig.ed è risultato Vincitore del Gran Premio della Giuria al Berlin International Film Festival 2014.

Sullo sfondo di Maree della memoria – Tides Of Memory si snoda il racconto iconografico di Kentridge, omaggio alla storia di Roma, dalla sue origini leggendarie fino ai nostri giorni, attraverso i suoi fasti e le sue miserie, le glorie e le sconfitte: dai trionfi dell’impero alla ghettizzazione degli ebrei, dall’uccisione di Remo alla morte di Pier Paolo Pasolini, fino a La dolce vita di Federico Fellini. In bilico tra memoria collettiva e memoria individuale, l’opera del celebre artista/regista sudafricano è però volutamente destinato a scomparire nel giro di pochi anni a causa dello smog e degli agenti atmosferici, così come il passare degli anni sgretola i nostri ricordi poiché la transitorietà della memoria, afferma nel film Kentridge, è strettamente legata all’impermanenza stessa del corpo umano.

Vari ‘esercizi’ emotivo-sensoriali ruotano intorno al perno di Maree della memoria – Tides of Memory: il primo ha luogo su un battello del Tevere che percorre gli straordinari murales di Kentridge fra Ponte Sisto e Ponte Mazzini. È qui che l’attore italo-inglese Simon d’Aquino, nei panni di se stesso, s’imbatte nella sua professoressa di liceo (Marina Barranger) in gita con il marito giornalista (Michael Barranger). Simon, dopo il liceo, si è trasferito a Londra per seguire la sua vocazione per il palcoscenico. Nasce una conversazione sulla carriera del giovane attore in cui riaffiora l’insegnamento trasmessogli dalla prof, soprattutto l’incoraggiamento ad attingere dalla memoria emozionale. Si accenna all’opera di Stefan Zweig, alla base di un lavoro da lui recentemente interpretato sulle scene londinesi: “È uno scrittore austriaco le cui opere sono state bruciate dai nazisti”, osserva Simon; “Tutti i regimi dittatoriali hanno paura del peso della memoria”, ricorda Marina.

Il tema dell’identità s'intreccia con quello della nuova diaspora di oggi e della multietnicità. Tra i protagonisti, infatti, ci sono anche giovani italiani di seconda generazione, Lián (Valerio Tzeng)  e Abir (Nada Saad Ismail), la cui unione è ostacolata dall’appartenenza a religioni differenti; oppure la figura del Re dei Rom (Mauro Leuce) che radica nella musica la memoria culturale del suo popolo.

In un metafisico giardino, dove Luisa Mariani incontra l’attore polacco Jan Kozaczuk, non potevano mancare memorie olfattive che riportano proustianamente a ricordi di giovinezza; atmosfere vaporose da cui ci si risveglia prepotentemente nella realtà di oggi dove è l’ormai irrinunciabile pc il neo-custode della memoria.

Oggetti usa e getta, di solito destinati al disfacimento, vengono invece preservati nei quadri dell’artista Marco Angelini. Al vernissage della sua personale, non a caso intitolata Caleidoscopio: la Memoria e l’Oblio, ritroviamo anche l’attore Mario Valdemarin, lo scrittore Marco Palladini (che cita Calvino: “bisogna ricordarsi di dimenticare”), e la Banda Stendhal (Malvina Ruggiano, Giulia Tomaselli, Emma Giurghi), modaiole ladre di  tele.

Accompagnati dalle musiche originali del fisarmonicista Paolo Rozzi, s'affacciano personaggi alla rinfusa – come lo sono i ricordi in quel computer non formattato che è la nostra mente umana – in cui ritroviamo anche l’attrice Violetta Chiarini che evoca Tryphaena Crepereia, fanciulla vissuta nella metà del II secolo d.C. e rinvenuta insieme alla sua bambola in un sarcofago sulle rive del Tevere. Si ridesta il nume fluviale che impera sulle maree e sopravvive alla caducità dei trionfi e dei lamenti della Città Eterna.

Gli ‘esercizi emotivo-sensoriali’ di Maree della memoria – Tides of Memory, ed altri ancora, si svilupperanno nel lungometraggio Flussi e Riflussi di Luisa Mariani, attualmente in lavorazione.

Pubblicato in: 
GN30 Anno XII 4 giugno 2020
Scheda
Titolo completo: 

Tides of Memory /Maree della memoria

Finalista INYFF 2020
Finalist at INYFF 2020
INTERNATIONAL NEW YORK FILM FESTIVAL

Scritto Interpretato e Diretto
Written Starring and Directed
Luisa Mariani

Personaggi e Interpreti

(in ordine di apparizione)
---
Cast
(in order of appearance)

L’ARTISTA / THE ARTIST
WILLIAM KENTRIDGE

LA REGISTA / THE DIRECTOR
LUISA MARIANI

LA PROF / TEACHER
MARINA BARRANGER

SIMON
SIMON D’AQUINO

LUCA
LUCA PORFIDO

Il CRONISTA / JOURNALIST
MICHAEL BARRANGER

LIÁN MÉNG
VALERIO TSENG

ABIR
NADA SAAD ISMAIL

PADRE DI ABIR / FATHER OF ABIR
SAAD ISMAIL

L’ATTRICE DEL FIUME / RIVER ACTRESS
Crepereia Tryphaena
VIOLETTA CHIARINI

MUSICISTA / MUSICIAN

HIDESHI KIBI

ROBIN
IL RE DEI ROM / KING OF THE ROM GYPSIES
MAURO LEUCE

JAN

JAN KOZACZUK

VISUAL ARTIST

MARCO ANGELINI

MALVINA

MALVINA RUGGIANO

GIULIA
GIULIA TOMASELLI

CURATRICI D’ARTE/ART EVENT CURATOR
GIUSY EMILIANO
RAFFAELLA SALATO

OLIVIA
EMMA GHIURGHI

CAMERIERE/WAITER
JUAN JESUS ALAYO LARA

SCRITTORE/WRITER
MARCO PALLADINI

PUBBLICO OPENING/PUBLIC OPENING
DESIRÈE MASSARONI
ROSALBA PELLECCHIA
ALESSANDRA BENEDETTI
ROBERTO D’AMORE
VALENTINA LUZI

PUBBLICO BATTELLO/PUBLIC BOAT
ALFONSO PORFIDO
EDVIGE FORTI ROSSELLINI
GIANFRANCO LUCIA
ROBERTA MAZZUCCO
SIMONETTA ALLDER
GIUSEPPINA CASERTA

CON LA PARTERCIPAZIONE STRAORDINARIA DI/SPECIAL GUEST APPEARANCE
MARIO VALDEMARIN

Direttore della fotografia operatore di ripresa e montatore
Director of photography cameraman and editor
Giovanni Pirri

montaggio audio
audio editing
Fabio Tullio

musiche originali
original soundtrack
Paolo Rozzi

testo e musica della canzone
lyric and music of the song
"Mio chiodo fisso"
Paolo Rozzi

cantante
singer
Eleonora D'Ignazi

Oversound
Simonetta Allder

accessori costume e
scultura bambola di Crepereia Tryphaena
Crepereia Tryphaena's
accessories and doll sculpture by
Giuseppina Caserta

Canzone di Crepereia Tryphaena di Violetta Chiarini
da un'idea di Luisa Mariani

Crepereia Tryphaena's song by Violetta Chiarini
from an idea by Luisa Mariani

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