Italia 100%, arte del Novecento in giro per il Piemonte

Articolo di: 
Elena Romanello
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Fino al 10 febbraio prossimo varie sedi espositive a Torino, Biella e Vercelli ospitano la mostra 100% Italia, dedicata all'arte italiana dell'ultimo secolo, dalla fine della Grande Guerra ad oggi.

Si tratta di un'importante rassegna che racconta stagioni uniche del panorama artistico, attraverso i loro protagonisti, con opere raramente esposte al pubblico.
A Biella è di scena il futurismo, Vercelli si concentra sulla metafisica, realismo magico e neometafica, mentre a Torino il MEF, il MEF Outside, il Mastio della Cittadella e Palazzo Barolo ospitano dall'astrattismo alle transavanguardie.
La sede della sezione di Biella è Palazzo Gromo Rosa, con il futurismo, partendo dal Movimento del Movimento Futurista di Marinetti del 20 febbraio 1909, con le opere poi di autori comeUmberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Gacomo Balla e Gino Severini. Il Museo del Territorio di Biella invece racconta il secondo futurismo, quando gli artisti si ritrovarono dopo la tragedia della Grande Guerra, cercando di dare nuovo impulso alla loro rivoluzione artistica e culturale. 
L'Arca di Vercelli parla di Metafisica e Neometafisica, partendo dal 1910 con il quadro L’enigma di un pomeriggio d’autunno di Giorgio de Chirico, un artista influenzato dalla filosofia di Nietzsche e di Schopenhauer. In seguito al movimento si unirono Carlo Carrà, Giorgio Morandi e Filippo de Pisis.

Nella stessa sede trova spazio anche il realismo magico, definizione coniata da Massimo Bontempelli nel 1927 e perfetta per inquadrare l’arte postfuturista e postmetafisica, una quotidianità insieme familiare e straniata, dove trovano spazio i nomi di Rosai, Garbari, Gigiotti Zanini, Donghi, Usellini, Breveglieri e Casorati. 
Il MEF di Torino parla di Novecento, movimento nato intorno a Margherita Sarfatti incentrato sul rapporto con l’arte del passato, l’attenzione al mestiere, l’interesse per la figura, il primato del disegno, la costruzione di una solida volumetria. C'è spazio anche per Corrente, il movimento nato a Milano nel 1938  su iniziativa del diciottenne Enrico Treccani che raduna vari giovani artisti come Guttuso, Sassu, Migneco, Valenti, Cassinari, Morlotti, Vedova, Manzù, Tomea, Broggini, Mucchi. Al primo piano del MEF c'è invece spazio per l'arte astratta, corrente eclettica dalle varie ispirazioni, e per l'informale.
Il MEF Outside si concentra sull'apporto dato dall'Italia alla Pop Art, corrente nata in una società dominata dai mass media e dal consumismo, con l’inserimento di oggetti e miti della società di consumo e della cultura “popolare”. In particolare si ricorda l'esperienza della cosiddetta Scuola di Piazza del Popolo di Roma.
Il Mastio della cittadella ospita le testimonianze della Optical Art, ispirata da Max Bense e Umberto Eco, il minimalismo, l'arte povera e l'arte concettuale. 

Palazzo Barolo racconta invece gli ultimi decenni, con la Transavanguardia, la Nuova Figurazione e l'International, per far capire come comunque l'arte di oggi sia in continuo  mutamento e non sia certo una storia chiusa qui. 
In parallelo alle mostre ci saranno incontri e conferenze per raccontare al pubblico le varie stagioni e i vari movimenti, per approfondire e svelare curiosità.
Per ulteriori informazioni visitare il sito del MEF, Museo Ettore Fico, il nucleo intorno a cui è nata questa importante iniziativa.

Pubblicato in: 
GN44 Anno X 9 ottobre 2018
Scheda
Anno: 
2018