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Ladri di cadaveri. Serial killer antelitteram
Dopo un po' di anni di assenza dagli schermi John Landis torna sul grande schermo con una pellicola che mescola film d'epoca e macabro, fatti criminali e risate, sentimento e splatter: Ladri di cadaveri, storia di un fatto di sangue realmente avvenuto ad Edimburgo tra 1827 e 1829.
Quello di Burke&Hare, due fornitori di cadaveri per la prestigiosa università scozzese che incoraggiarono il loro business creandosi la materia prima uccidendo alcuni passanti, è una commedia grottesca e divertente, con dettagli storici non scontati, che ricostruisce un momento dimenticato ma fondamentale per lo sviluppo della scienza e della società moderna: quando stava nascendo la moderna anatomia e una tecnica di riproduzione chiamata fotografia, e dove per studiare il corpo umano si doveva ricorrere ad espedienti al limite della legalità.
Trascinando in una Edimburgo da romanzo d'appendice ma estremamente vitale, tra medicina medievale e nuova scienza (c'è anche Charles Darwin, che modificherà quel mondo definitivamente), esecuzioni pubbliche e veterani delle guerre napoleoniche, racket e pattuglie di guardia fantozziane, John Landis realizza un film che può piacere e piace a un pubblico variegato, non solo ai patiti dell'horror che avevano applaudito il suo riuscitissimo Un lupo mannaro americano a Londra (An American werewolf in London, perché sono tante le suggestioni presenti, mescolate in maniera mai banale e scorrevole, parlando di vita e di morte, di amore e di sesso, di soldi e di ricerca scientifica.
Gli amanti della storia e di quella della scienza in particolare, chi ha voglia di ridere in maniera intelligente, chi ama le storie sentimentali insolite ma comunque avvincenti (e lo sono sia quella di Burke che quella di Hare, alle prese con mogli assatanate e candide prostitute che vogliono fare le attrici) trovano infatti in Ladri di cadaveri un piccolo gioiellino, spensierato ma con un animo, sufficientemente cattivo per non essere melenso e con due antieroi indubbiamente simpatici, serial killer loro malgrado senza cattiveria e senza accanimento, solo perché quello è un modo per tirare avanti in un microcosmo in definitiva spietato.
Buono il cast: Simon Pegg e Andy Serkis, l'indimenticabile Gollum de Il signore degli anelli di Peter Jackson, sono due protagonisti spassosi e senza malizia, interessanti le due donne della loro vita Isla Fisher e Jessica Hynes, simpatico riconoscere nei ruoli secondari volti noti come Christopher Lee, Tim Curry, Ray Harryhausen, Costa Gavras, Jenny Agutter, la ragazza amata dal lupo mannaro a Londra del 1981.