Liszt nell'interpretazione di Mariangela Vacatello

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Mariangela Vacatello foto Adriano Scognamillo

Il 18 settembre 2011, giornata conclusiva della 66° Sagra Musicale Umbra, all’Auditorium Gazzoli di Terni, la giovane e brava pianista Mariangela Vacatello, ha eseguito un programma, entusiasticamente accolto dal pubblico, con brani che solo raramente è possibile ascoltare, interamente dedicato a Franz Liszt, nell’anno in cui si celebra il bicentenario della nascita.

Spiega la  Vacatello:Liszt è di certo l’autore che amo di più e di sicuro quello che ha contribuito a formarmi come musicista. Il programma del concerto che ho voluto confezionare per Terni è dedicato a brani piuttosto rari, partiture per lo più di ispirazione religiosa, poetica e meditativa, senza dimenticare però la passionalità che Liszt dimostra, soprattutto quando trascrive e rielabora musica di altri, come avviene con il Preludio e Fuga in la minore di Bach o con il Miserere dal Trovatore di Verdi”.

Il concerto è stato aperto da le Consolations, Six pensées  poétique (Consolazioni. Sei pensieri poetici), una scelta condivisibile è quella di averle eseguite tutte insieme invece di suonarle separatamente come avviene usualmente. Non si sa se questa composizione sia ispirata alle poesie di Sainte Beavue o a quelle di Alphonse de Lamartine, in ogni caso il carattere meditativo è espresso attraverso sonorità e melodie coinvolgenti come se il pianoforte si sostituisse alla voce umana e cantasse. Non è un mistero l'amore di  Liszt per l'opera in generale ed in particolare per quella italiana, una caratteristica che condivise con Chopin, un musicista di cui fu amico e il cui stile è evocato nella terza delle Consolations.

Le successive Due Leggende: San Francesco di Paola camminando sulle onde e San Francesco d’Assisi. La predica agli uccelli rispecchiano un altro importante aspetto della personalità di Franz ( Francesco) Liszt: il suo genuino e profondo sentimento religioso dedicato a quelli che riteneva i suoi santi protettori. In San Francesco di Paola camminando sulle onde il racconto del miracolo è potentemente drammatico quasi teatrale e ancora una volta non si può non pensare  al suo amore per il melodramma. La descrizione della tempesta  attraverso la straordinaria tavolozza timbrica e dinamica è un quadro meraviglioso dalle tinte sgargianti.

Nel San Francesco d’Assisi. La predica agli uccelli l'evocazione del canto di questi animali  descritto con rapide pennellate sonore anticipa non solo la musiva di Debussy e Ravel ma anche quella di Olivier Messiaen . Bach fu degli autori amati da Liszt che fu anche un grande organista, il Preludio e Fuga in la minore BWV 543, che ha aperto la seconda parte del concerto, è una trascrizione fedele senza alcuna indicazione dinamica o di fraseggio che, concepita dall'organo al pianoforte, ne richiama le caratteristiche sonore  con accorgimenti come l'uso del pedale di risonanza lasciato ad libitum ( a piacere) dell'interprete. Ave Maria «Le campane di Roma» è un altro brano di ispirazione religiosa meditativo e intenso.

Harmonies du soir ( Armonie della sera), Studio trascendentale n.11, un brano che, al di là delle ardue difficoltà tecniche, affascina per i timbri e colori e per la melodia avvolgente e struggente con suoni che possono essere intensi ma anche soavemente rarefatti.

La parafrasi del Miserere dal Trovatore di Verdi ha concluso il programma, in questa composizione che sottolinea ancora una volta il fascino che l'opera ha esercitato sul musicista. Liszt evidenzia prepotentemente la drammaticità della situazione teatrale: nell'inizio del quarto atto il dialogo a distanza tra Leonora, determinata a fare un disperato tentativo di salvare Manrico, fino al sacrificio della  sua vita, il canto di quest'ultimo( fuori scena) rinchiuso nella torre, estremo e disperato addio alla vita con in sottofondo (fuori scena) il coro cupo del miserere che preannuncia cupamente la morte.

Il programma ha offerto un esauriente panoramica della diversità di genere delle composizioni di  Liszt: le trascrizioni fedeli all'autore, le parafrasi in cui i musicista reinterpreta la musica originaria dandone un'interpretazione originale che evidenzia le caratteristiche dell'opera e le composizioni originali del compositore. Mariangela Vacatello è stata un interprete sensibile e raffinata del programma, dotata di una tecnica eccellente che fa sembrare i passaggi più ardui di estrema facilità, non cede mai alla tentazione di un'inutile esibizione  appariscente e muscolare. Ha invece interpretato e sottolineato le intenzioni dell'autore in maniera convincente e coinvolgente. Applausi festosi e calorosi hanno accolto durante e alla fine del concerto la pianista che ha offerto come bis lo Studio trascendentale n.10 in fa minore.

Le caratteristiche di Liszt ispirato dal sacro ma anche affascinato dal demoniaco sono un a perfetta introduzione alle anticipazioni per la prossima edizione della Sagra Musicale Umbra il cui tema sarà Angeli e Demoni, come anticipato dal direttore artistico Alberto Batisti che ha intenzione, se le condizioni lo permetteranno, l'esecuzione, in forma di concerto, di Le martyre de Saint Sébastien di Debussy ( 1911)su testo di Gabriele D'Annunzio. Ci auguriamo che ci riesca in quanto si tratta di un capolavoro ingiustamente trascurato nei programmi delle istituzioni concertistiche e dei teatri d'opera, che potrebbero realizzarlo in forma scenica come fu creato. 

Pubblicato in: 
GN68 Anno III 26 settembre 2011
Scheda
Titolo completo: 

66°Sagra Musicale Umbra

Domenica 18 settembre 2011 ore 17.00
Terni, Auditorium Gazzoli – Sala Blu
Mariangela Vacatello, pianoforte
 
Liszt: Sei Consolations
Liszt: Due Leggende: San Francesco, la predica agli uccelli – San Francesco di Paola cammina sulle acque
Bach-Liszt: Preludio e Fuga in la minore BWV 543
Liszt: Ave Maria «Le campane di Roma»
Liszt: Harmonies du soir, Studio trascendentale n. 11
Liszt/Verdi: Miserere dal Trovatore