Londra. Bailey alla Scream Gallery. Hitler uccise Paperino

Articolo di: 
Doralba Picerno
David Bailey Hitler Killed Micky

E’ interessante vedere un personaggio come David Bailey, insuperato maestro della fotografia britannica e figura mitica della Swinging London (addirittura immortalato con un alter-ego in Blow-Up di Antonioni) che si confronta con nuove sfide creative. Hitler killed a Duck è la mostra che fino al 12 novembre 2011 sarà visibile alla Scream Gallery di Londra.

Un artista come lui potrebbe benissimo riposare sui suoi allori e vivere di rendita delle sue glorie passate, e invece continua a creare lavori che confermano un estro creativo di una certa profondità. Le sue opere non devono sorprendere, visto che anche nella sua ultima mostra nel 2010, aveva utilizzato altri mezzi espressivi, come la scultura.

Cosa significa il titolo provocatorio di questa mostra? Sarebbe un riferimento all’infanzia di Bailey nella Londra presa di mira dalla Luftwaffe: da bambino dovette smettere di frequentare il cinema del quartiere perchè fu bombardato dai nazisti, quindi, per il giovane David, Hitler uccise Paperino.

Questa mostra espone al pubblico opere finora mai viste in cui Bailey, pittore da anni, ha prodotto immagini di mixed media, che sposano le tecniche di pittura ad olio su tela e seta facendo spesso riferimento (o usandole come base) alcune delle foto piú famose dell’artista. Prende ispirazione dai suoi ricordi d’infanzia, da bravo artista che vinceva premi per I suoi disegni ancor prima di far foto.

Da qui la rilevanza di icone religiose e personaggi dei cartoni animati dell’epoca, dirette citazioni della formazione creativa e spirituale di Bailey.

Le donne, grande passione dell’artista, sono al centro della mostra: dipinti che hanno come sfondo il bianco e nero delle sue foto immortalano donne sensuali come Jerry Hall, Cicciolina, Kate Moss, e la moglie Catherine Bailey.

Icone pop transgenerazionali come Noel Gallagher, Warhol e Jack Nicholson condividono lo spazio con personaggi cui la lente di Bailey ha dato immortalità, come i noti gangster Kray, mentre ci sono ammiccamenti a uno stile picassiano nei nudi ritoccati dai suoi colori ad olio.

In un autoritratto che lo vede in un'immagine quasi à la Rohrschach, si intravedono echi di Bacon, che tra l’altro aveva avuto qualche contatto con un Bailey poco più che ventenne quando, in un bar londinese, cercò di abbordarlo.

I quadri di Bailey sono semplici, quasi un’antitesi alle sofisticate immagini fotografiche a cui ci ha abituato, un ritorno alle origini di un’espressività più diretta, a tratti più viscerale e incontrollata. Dopo più di 20 mostre in tutto il mondo, Bailey riesce ancora a stupire, e non é cosa da poco.

Pubblicato in: 
GN 73 Anno III 31 ottobre 2011
Scheda
Titolo completo: 

David Bailey
Hitler killed a duck
Mostra di mixed media alla Scream Gallery di Londra fino al 12 Novembre 2011

Gallery di photo di Doralba Picerno

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