Maigret e la giovane morta. Un'indagine nella Parigi degli anni Cinquanta

Articolo di: 
Teo Orlando
Maigret

Nel 1954 lo scrittore franco-belga Georges Simenon pubblica l'ennesimo romanzo dedicato al commissario Maigret: Maigret et la jeune morte. Curiosamente, il romanzo era già stato adattato per la televisione dal regista Claude Boissol, con Jean Richard nel ruolo di Maigret, nel 1973, ma mai trasformato in un film da sala cinematografica. È quanto si è impegnato a realizzare il regista Patrice Leconte, che si è avvalso di uno straordinario Gérard Depardieu nel ruolo del celeberrimo commissario, girando Maigret e la giovane morta con maniacale precisione filologica e ambienti assolutamente fedeli allo spirito dei tempi.

Nella Parigi degli anni Cinquanta, in seguito a una chiamata anonima da una stazione di polizia, viene ritrovato il corpo di una giovane donna in Place Vintimille, nel 9e arrondissement, a due passi da Pigalle. La vittima è vestita con un abito da sera, ma gli investigatori non riescono a trovare documenti di identificazione nella sua borsetta.

Il commissario Maigret e i suoi uomini del mitico commissariato di 36 quai des Orfèvres, sede del Dipartimento di Investigazione Criminale di Parigi, sono incaricati delle indagini e cercano di scoprire l'identità della giovane donna, per dipanare i fili del caso criminale.

Entra in scena allora il commissario, un Gérard Depardieu decisamente sovrappeso, ma perfettamente immedesimato nella sua parte: l'esordio ricorda anche certe scene à la Conan Doyle: infatti, un po' come il dottor John H. Watson con Sherlock Holmes, Maigret pure viene interrogato intorno alla sua salute un po' cagionevole da un amico medico legale, il dottor Paul, il quale gli proibisce di fumare le sue famose pipe. Ovviamente il commissario (nonostante trenta ore ininterrotte alle prese con tre sospetti che non avevano intenzione di confessare) ignora la prescrizione medica, e decide di seguire il caso da vicino, perché lo tocca quasi nell'intimo, dato che l'apparente omicidio risveglia in lui il ricordo di una scomparsa dolorosa e personale. L'indagine è oltremodo difficile perché non ci sono indizi probanti. Si sa solo che il giorno prima la giovane donna aveva noleggiato il suo abito in un negozio locale.

Il commissario si rende conto che qualcosa non quadra, perché l'abito da sera consunto e la scarpa d'argento con tacco a spillo potrebbero indurre a pensare a una entraîneuse esperta, ma i capelli scuri e morbidi e il viso dai lineamenti quasi infantili fanno pensare a un'adolescente. Grazie al suo intuito, alla sua pazienza e al suo senso di osservazione, nonché al desiderio di comprendere la breve vita della giovane donna morta, il commissario riuscirà a capire le ragioni di quello che appare un omicidio particolarmente sordido. E durante le indagini Maigret incontra un'altra donna, esperta del "sottobosco" parigino, che somiglia alla vittima in modo impressionante, e risveglia in lui il ricordo di un'altra donna scomparsa, con la quale era intercorsa una più profonda e intima relazione.

Tutti ricordano come perfetto attore per Maigret Jean Gabin, che interpretò il ruolo del commissario Maigret in tre occasioni: prima nell'omonimo film del 1958, quindi in Maigret e il caso Saint-Fiacre (1959) e infine in Maigret e i gangsters (1963). Nelle sue interpretazioni, spesso indimenticabili per il loro virtuosismo combinato con flemmatica razionalità, l'attore portò l'incisiva personalità del personaggio da lui stesso personificato, che, come scrisse Jacques Prévert in una poesia: «è sempre lo stesso / è sempre uguale, sempre Gabin / sempre qualcuno («Toujours le même jamais pareil / Toujours Jean Gabin / Toujours quelqu’un»).

Originariamente a ereditare il ruolo di Gabin avrebbe dovuto essere Daniel Auteuil, ma l'interprete di film come Un cuore in inverno e Sostiene Pereira si sarebbe ritirato, e nel 2019 è stato annunciato che Gérard Depardieu avrebbe interpretato il famoso commissario. Questa è la sua prima collaborazione con Patrice Leconte, dopo diversi progetti incompiuti: "Ci eravamo già sfiorati un po', ma quando le cose vanno fatte, si fanno", ha dichiarato il grande attore francese. E il regista, quasi replicando, aggiunse: "non lo sapevo, ma Gérard Depardieu ama Simenon, sarà fantastico". A nostro parere, Depardieu sarebbe perfetto anche nella parte di un altro celebre detective, Nero Wolfe (reso celebre da noi da Tino Buazzelli), ma l'atmosfera della Parigi degli anni '50, ricreata sapientemente dal regista, lo vede immedesimarsi nella parte con una naturalezza e una spontaneità che tradiscono comunque il grande mestiere. Straordinarie anche le interpreti femminili, Jade Labeste e Mélanie Bernier, che pur distinte sanno suggerire mirabilmente l'idea del Doppelgänger (o, meglio, della Doppelgängerin). Vorremmo infine sottolineare che questo fu l'ultimo film in cui recitò André Wilms, che morì il 9 febbraio 2022, due settimane prima dell'ultimazione della pellicola.

Pubblicato in: 
GN42 Anno XIV 10 settembre 2022
Scheda
Titolo completo: 

Maigret e la giovane morta
Regista: Patrice Leconte
Sceneggiatura: Patrice Leconte - Jérôme Tonnerre
Basato su:  Maigret et la jeune morte di Georges Simenon
Prodotto da:  Philippe Carcassonne - Jean-Louis Livi
Music: Bruno Coulais
Distribuzione per l'Italia: Adler Entertainment
Paesi: Francia, Belgio
Lingua: francese

Cast
Gérard Depardieu  Jules Maigret
Jade Labeste  Betty
Mélanie Bernier  Jeanine Arménieu
Aurore Clément  Mme Clermont-Valois
Clara Antoons  Louise Louvière
Pierre Moure  Laurent Clermont-Valois
Bertrand Poncet  Lapointe
Élizabeth Bourgine  Irène
Anne Loiret  Mme Maigret
Hervé Pierre  Doctor Paul
André Wilms  Kaplan

Uscita al cinema 16 settembre 2022