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The Master. L'impotenza dell'immagine di fronte al pensiero
Articolo di:
Alessandro Nardis
Dal regista di Magnolia e Il Petroliere arriva The Master, il film premiato alla 69° Mostra del Cinema di Venezia con il Leone d'argento per la Miglior Regia (Paul Thomas Anderson) e la Coppa Volpi per il Miglior Attore (ex-aequo per Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix).
Il Premio Oscar Philip Seymour Hoffman interpreta un leader carismatico, Lancaster Dodd, impegnato nella fondazione di un'organizzazione di stampo religioso. Dodd recluta Freddie (Joaquin Phoenix), un giovane sbandato, come suo braccio destro. Ma quando il culto inizia a guadagnare credibilità tra la gente, il giovane si ritrova a mettere in discussione il maestro e il credo che ha abbracciato.
"È una storia d'amore", ha spiegato alla Mostra del cinema di Venezia il regista Paul Thomas Anderson, "Una storia d'amore tra questi due personaggi (il Maestro e Freddie Quell). Avevamo molto materiale girato e scritto, che non aveva a che fare con la storia d'amore e così l'ho tolto".
Anderson impagina il rapporto di misteriosa attrazione fra questi due uomini – il discepolo alcolista fragile e furioso e il paternalistico e maestro/padrone - configurando il film come una idealizzata storia d'amore e, al contempo, come una metafora del cuore di tenebra annidato sotto la civile patina del capitalismo americano.
C’è qualcosa di così moderno in questa pellicola. Più ermetico che ai tempi di Boogie Nights e Magnolia, conferisce il senso del vuoto umano con profonda coscienza stilistica: l’impotenza dell’immagine di fronte all’inconsistenza razionale del pensiero. Notevoli e tipici di Anderson i piano-sequenza, soprattutto il lento movimento intorno alla nave con fuoco variabile, simile ad un lento ballo di corteggiamento che presenta il servo al suo master.
Il film si annovera tra le pellicole di un autore che verranno rivalutate con il tempo, tanti sono gli elementi che lo compongono! Chi si aspettava un film alla “Magnolia” rimarrà deluso, ma chi si annoia di fronte ad un film del genere, forse è annoiato dalla vita in generale. Questa è Arte.
Pubblicato in:
GN10 Anno V° 14 gennaio 2013 
