Il Mehta Festival al Maggio Musicale Fiorentino. La "Resurrezione" di Mahler

Articolo di: 
Piero Barbareschi
Mehta

Il Mehta Festival: dal 9 novembre al  5 dicembre 2012 il Maggio Musicale Fiorentino vuole celebrare i 50 anni dal debutto del Maestro Zubin Mehta a Firenze con un ciclo di concerti sotto la sua direzione, proponendo agli appassionati alcuni appuntamenti di grandissimo interesse. Ha aperto il ciclo il 9 novembre, presso il Nuovo Teatro dell'Opera, l'esecuzione di una delle più affascinanti ed amate sinfonie di Gustav Mahler: la Seconda, conosciuta anche con il titolo “Resurrezione”.

Possiamo scrivere senza timore di esagerare che abbiamo avuto il privilegio di ascoltare un evento che raramente si può ripetere. Prima di tutto perché ogni concerto diretto da Zubin Mehta lascia sempre il segno. In secondo luogo la sinfonia scelta, per l'organico imponente e la difficoltà, non è di frequente ascolto nei teatri italiani.
Ottanta minuti di emozione ed immersione nell'universo sonoro mahleriano.

Giusto un anno fa su queste colonne, in occasione di un altro suo concerto al Comunale, avevamo definito Mehta rassicurante e saggio come un vecchio leone in un branco di cuccioli inesperti. Ci piace anche in quest'occasione ripetere il paragone, senza con questo voler sminuire l'indiscussa bravura ed affidabilità dell'orchestra del Maggio, formata tutt'altro che da cuccioli inesperti, ma piuttosto per sottolineare come, specialmente in occasioni come questa, con un organico così imponente, una figura carismatica come Mehta consenta di ottenere i migliori risultati sollevando gli esecutori da qualsiasi preoccupazione, nella certezza di una visione chiara e di un sicuro e continuo controllo dal podio,  potendo quindi “fare musica” nel modo più totale e partecipativo.

Flauti, ottavino, 4 oboi, corno inglese, 3 clarinetti, clarinetto basso, 2 clarinetti piccoli, 4 fagotti, controfagotto, 6 corni, 6 trombe, 4 tromboni, tuba, timpani, grancassa, piatti, triangolo, glockenspiel, 2 tam tam, frusta, 3 campane, tamburo, organo, 2 arpe, violini I e II, viole, violoncelli, 8 contrabbassi, soprano solo, contralto solo,coro misto - In lontananza: 4 corni, 4 trombe, timpani, grancassa, piatti e triangolo...
È la prima volta che elenchiamo l'organico utilizzato, ma forse in quest'occasione può essere un ulteriore elemento di valutazione per far ancor meglio apprezzare la capacità di Zubin Mehta di plasmare una massa orchestrale così numerosa ed articolata nella quale Mahler, seguendo il modello beethoveniano della Nona sinfonia, ma con presupposti forse diversi,  inserisce anche la massa corale e due voci soliste.

Il risultato è un imponente ed emozionante affresco sonoro. In base alla sua visione e concezione della struttura della sinfonia, Mahler in questo caso ha inserito in un unicum musicale strumenti e voci, utilizzando anche un Lied tratto da una sua raccolta intitolata Des Knaben Wunderhorn. La “Seconda” è una composizione ampia, articolata, travagliata nella stesura coincidendo con un periodo della vita di Mahler nel quale furono messe in discussione visioni importanti dell'esistenza, non ultima la religiosità personale.

Mehta ha accompagnato il pubblico nell'affascinante percorso della sinfonia che si è progressivamente svelato in una successione di idee musicali, sviluppi ed elaborazioni di temi ciclici esaltando ogni particolare, ogni sfumatura dell'impasto timbrico, perfettamente assecondato dall'orchestra. Tutta la scrittura dei primi due movimenti è stata proiettata verso la sezione conclusiva nella quale si sono inserite anche le splendide voci delle due soliste, per prima il contralto Elisabeth Kulman nel commovente LiedUrlicht”, autentica preghiera nata dal cuore e splendidamente intepretato. Lo straordinario ed emozionante ingresso del coro nella parte finale del vasto quinto movimento, “Die Auferstehung”, La Resurrezione, dal quale il titolo della sinfonia e nel quale si è inserito l'ottimo soprano Chen Reiss, è stato probabilmente il momento di maggior tensione e coinvolgimento con la comparsa dal nulla del suggestivo corale che si è svelato come provenendo da un'altra dimensione, prendendo forma ed acquistando sicurezza e sempre maggior presenza sino al trionfante finale.

Al termine, impossibile dubitarne, grande emozione. Quindici minuti di applausi scroscianti, ripetute chiamate in scena, standing ovation e ringraziamenti commossi del maestro Mehta. Ma in realtà siamo noi che non lo ringrazieremo mai abbastanza per serate come queste.

Pubblicato in: 
GN3 Anno V 19 novembre 2012
Scheda
Titolo completo: 

Stagione 2012 del Maggio Musicale Fiorentino
Firenze - Nuovo Teatro dell'Opera

Venerdì 9 novembre 2012, ore 20.30
Gustav Mahler
Sinfonia n. 2 in do minore per soli, coro e orchestra “Resurrezione”

Direttore Zubin Mehta
Soprano Chen Reiss
Contralto Elisabeth Kulman
Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino