Michel Comte. Not Only Women. Icone femminili dei nostri giorni

Articolo di: 
Alberto Balducci
Michel Comte - Carla Bruni

Il Lucca Center of Contemporary Arts, in collaborazione con il Lucca Digital Photo Fest (il festival che ogni anno porta la grande fotografia mondiale nella città toscana), propone fino al 23 Gennaio 2011 una selezione di scatti di Michel Comte, tra i più significativi della sua vasta produzione in tema di donne e mondo dello spettacolo.

Tra i più grandi fotografi di moda attuali, Comte nasce da padre aviatore a Zurigo prima di spostarsi a Parigi, a New York e a Los Angeles, realizzando nel frattempo campagne pubblicitarie per i più grandi nomi mondiali nel campo della moda e non solo.

Il suo spirito irrequieto e sempre proteso al di là si riversa totalmente nella sua poliedrica produzione fotografica, che abbraccia qualsiasi tipologia di soggetto, dal ritratto (di cui è maestro indiscusso), al documentario, al paesaggio. Un cacciatore di volti, di corpi e di vite vissute, come lo definisce Alessandro Luigi Perna nel catalogo della mostra, che “considera il ritratto una lente di osservazione privilegiata del mondo in cui viviamo e, nello stesso tempo, lo strumento attraverso cui accedere nelle pieghe più riposte dell’inconscio delle persone.”

L’esposizione si concentra esclusivamente su scatti di donne celebri: modelle, attrici, artiste; comunque tutti personaggi dalla vita di pubblico dominio. Non è facile, per un fotografo, confrontarsi con tali personalità e mantenere la propria cifra creativa. Il personaggio celebre non si lascia reinterpretare volentieri, non cede facilmente il fianco all’esposizione di lati di sé che non siano quelli concessi al grande pubblico, che non siano stati forgiati allo scopo.

Non è facile fotografare Demi Moore e avere qualcosa da dire. Comte ci riesce. Di fronte al suo obiettivo queste dee dell’olimpo terreno si lasciano guardare senza troppe remore, e lui non si fa scappare l’occasione approfittandone per raccontare qualcosa, qualcosa di diverso ogni volta.

Non necessariamente le pieghe più riposte dell’animo del soggetto (Comte sa essere anche estremamente garbato nei suoi modi), ma comunque qualcosa che lo riguardi come essere umano.

Ogni singola foto in esposizione è diversa dalle altre, perché è diverso il soggetto e diversa è la storia che racconta. Ad esempio, possiamo ammirare una Tina Turner che emette energia primordiale da ogni poro, con indosso un body di lunghi crini avorio che, in contrasto con la carnagione scura, evoca una forza di primitiva intensità. Il tutto sempre con classe e stile (vedi i tacchi alti).

Sofia Loren ci appare altera e perfetta, la bellezza imponente della maturità che eleva al di sopra delle comuni mortali, in una serie di scintillanti bianco e nero. Naomi Campbell invece, impugnando una sigaretta come una dichiarazione d’indipendenza, ci appare una star ricercata ma suo malgrado dalla bellezza naturale e intensa.

Nelle numerose foto di nudi, i volumi del corpo, i seni scoperti, non sono mai fini a se stessi, ma emanazioni dell’eros del soggetto e come tali parti essenziali della composizione e dell’espressione della modella. Qui gli esempi sono molti, tra i più riusciti i ritratti di Helena Christensen, Karen Elson, il delicato e indifeso nudo di Carla Bruni per una campagna di sesso sicuro.

Di quest’ultima, in un’altra foto abbiamo una versione spavalda e sicura di sé, trasfigurata nella visione dello scintillante mondo della moda. Due modi di vedere lo stesso soggetto, due lati diversi della stessa persona.

Il ritratto di Daisy invece trascende la nudità integrale, offerta come in una vetrina, trasformando la donna in un’elegante bambola di porcellana.

I ritratti meno incentrati sulla fisicità carnale sono invece scatti senza tempo, che proiettano le modelle in una dimensione eterna. Magistrali quelli di Geraldine Chaplin, di Isabella Rossellini e di Catherine Deneuve. Il soggetto riversa l’interiorità nella sua posa, e la foto parla di ciò che non si vede con gli occhi.

Demi Moore è fotografata come un uomo, con un effetto francamente stupefacente; l’anima mascolina emerge in totale naturalezza e completa la figura dell’attrice senza forzature.

Tutti gli altri scatti non sono comunque da meno, che si tratti di Sharon Stone dietro una rete o in vasca da bagno, o una sfolgorante Uma Thurman nelle luci dell’alba, o la bellezza sbarazzina di Vanessa Mae, il soggetto esce sempre con forza e personalità, anche nelle situazioni mondane e non da studio fotografico.

La forza di Comte risiede nel riuscire a coniugare empatia con glamour, fondendo il suo evidente amore per il femminile e l’eros con una celebrazione della bellezza che si situa al di fuori del tempo. Il tutto senza usare “trucchi” di sorta, ma ammantando gli scatti di una semplicità originale che lascia che sia il soggetto a parlare.

Questo è ciò di cui dovrebbe occuparsi davvero la fotografia; i lavori di Comte sono dei classici proprio per questo.

Pubblicato in: 
GN33 Anno III 29 dicembre 2010
Scheda
Titolo completo: 

Michel Comte
Not only women. Feminine icons of our times

Presso il Lucca Center of Contemporary Arts, Lucca
20 Novembre 2010 - 23 Gennaio 2011

Anno: 
2010
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