Il mistero di Donald C. Alla deriva in cerca della grazia

Articolo di: 
Teo Orlando
Il-Mistero-di-Donald-C.-696x444.jpg

Dopo La teoria del tutto (The Theory of Everything), un classico biopic dedicato all'immensa figura di Stephen Hawking (pellicola premiata agli Academy Awards nel 2015), il regista James Marsh si cimenta di nuovo con una "storia vera", ossia con l'epopea tragica di Donald Crowhurst, un velista dilettante che partecipò alla Golden Globe Race del Sunday Times nel 1968. Il film, distribuito nelle sale italiane con il titolo Il mistero di Donald C. (ma in originale è The Mercy, La grazia), ricostruisce fedelmente l'impresa impossibile di un navigatore che voleva battere il primato di velocità nel circumnavigare il globo in solitaria e senza soste.

La sua impresa si rivelerà pericolosa e sarà avvolta per anni nel mistero. Del resto, circumnavigare il mondo senza scalo partendo dalle Isole Britanniche non è un'impresa per un uomo d'affari che si improvvisa velista da diporto, ma Donald Crowhurst (nato nel 1932 nell'India coloniale britannica) vi partecipa perché vi vede l'unica occasione per ristrutturare la sua travagliata azienda con i premi, i ricavi pubblicitari e i libri che ne potranno scaturire.

Con una barca non completamente pronta e la propria abitazione e il lavoro a rischio, Donald lascia la moglie Clare e i figli, imbarcandosi, non senza esitazioni, nell’avventura a bordo del trimarano Teignmouth Electron. Dopo poco tempo dalla partenza, Crowhurst è già molto indietro rispetto agli altri partecipanti: si rende conto di essere seriamente impreparato. I suoi progressi iniziali sono lenti, cosicché Donald inizia a mentire sul suo itinerario. Questa finta accelerazione non passa inosservata, ma, anzi, lo trasforma in uno dei concorrenti più favoriti alla vittoria della competizione. Ma non vuole arrendersi e decide di rimanere con la sua barca nell'Oceano Atlantico, aspettare per mesi e poi tornare a casa per simulare un viaggio completo di andata e ritorno.

Del resto, quasi subito dopo la sua partenza, il socio in affari di Donald, Stanley Best, gli aveva fatto presente che era libero di ritirarsi in qualsiasi momento, ma una simile decisione era fuori questione per le conseguenze che avrebbe causato alla sua famiglia: Donald non aveva altra scelta che quella di proseguire. Durante i mesi per mare, Donald si ritrova ad affrontare cattive condizioni meteorologiche, equipaggiamento mal funzionante, danni strutturali alla barca e, ostacolo più difficile di tutti, una grande solitudine.

Uno alla volta, gli altri contendenti si ritirano, finché rimane solo Donald a gareggiare con Robin Knox-Johnston, che sarà il primo a completare il giro. Man mano che gli aumenta l’ansia per ciò che dovrà affrontare una volta tornato a casa, Donald affronta la sua sfida più grande: preservare la sua sanità mentale. Quando gli giunge notizia, da parte del suo addetto stampa Rodney Hallworth, che a casa lo aspettano grandi riconoscimenti e festeggiamenti, la sua mente si frantuma in mille pezzi.

Il Teignmouth Electron viene ritrovato in stato di abbandono vicino alle coste della Repubblica Dominicana. Al suo interno, sono sparpagliati i diari e i registri scarabocchiati di Donald, pieni di riflessioni quasi filosofiche su verità, conoscenza ed entità cosmiche. A casa, sua moglie Clare si ritrova senza un marito e i suoi figli senza un padre. Crowhurst non ritornerà dal suo viaggio.

Nel cast, i premi Oscar Colin Firth (Il discorso del re, Kingsman: Secret Service, A Single Man) nel ruolo del protagonista e Rachel Weisz (The Constant Gardener – La cospirazione, The Bourne Legacy, The Deep Blue Sea) in quello di Clare, sua moglie. Tra gli altri interpreti, vale la pena di menzionare David Thewlis (Anomalisa, La teoria del tutto), Ken Scott (War & Peace, The Hobbit), in una produzione della Blueprint Pictures (Marigold Hotel, In Bruges–La coscienza dell’assassino). 

Eccellente l'interpretazione di Colin Firth, che quasi oscura quella degli altri personaggi del film. Rachel Weisz certo non interpreta un ruolo da comprimaria passiva, ma si sforza di essere la donna che prende la decisione finale: ma lo scarto sul piano pragmatico tra le sue intenzioni e le concrete realizzazioni ne fanno una figura tormentata e involontariamente insicura.

La colonna sonora del compositore finlandese Jóhann Jóhannsson (scomparso di recente in circoostanze oscure) è particolarmente suggestiva, alternando toni melodrammatici a passaggi più tenui. Sempre a proposito del rapporto della vicenda di  Donald Crowhurst con l'universo musicale, va rilevato che nel 2009 il grande cantautore britannico Peter Hammill pubblicò un disco, cupo e introspettivo, intitolato The Mercy (come il film nella sua versione originale), nel quale almeno una canzone è dedicata alla vicenda del navigatore solitario. Scrive Hammill: "The Mercy": 'It is Finished, it is The Mercy'' was the last entry in the log of Donald Crowhurst, the solo yachtsman who disappeared from his boat in the Golden Globe race in 1969 after a bizarre and tragic voyage of subterfuge. The song concludes with the (slightly paraphrased) last words of Captain Oates as he stepped out of the tent into the Antarctic blizzard: 'I must go outside and I might be some time....'. The people here have reached the end of their tethers; and, at that point, try to find some resolution, some salvation, some Mercy" (La misericordia: 'È finita, è la Grazia': è stata l'ultima voce nel diario di bordo di Donald Crowhurst, il velista solitario scomparso dalla sua barca nella regata del Golden Globe nel 1969 dopo un bizzarro e tragico viaggio pieno di sotterfugi. Il brano si conclude con le ultime parole (leggermente parafrasate) del capitano Oates, mentre usciva dalla sua tenda nella tormenta antartica: 'devo uscire e magari ci resto un po' di tempo...'. Le persone qui sono arrivate alla fine dei loro limiti; e, a quel punto, cercano di trovare una soluzione, una salvezza, una Misericordia o Grazia). 

Scheda
Titolo completo: 

Il mistero di Donald C.
Titolo originale:    The Mercy
Lingua originale:    inglese
Paese di produzione:    Regno Unito
Anno:    2018
Durata:    102 min
Genere:    biografico, drammatico
Regia:    James Marsh
Sceneggiatura:    Scott Z. Burns
Casa di produzione:    Blueprint Pictures, BBC Films, StudioCanal
Distribuzione (Italia):    Good Films, Adler Entertainment
Fotografia:    Éric Gautier
Montaggio:    Jinx Godfrey, Joan Sobel
Effetti speciali:    Adam Gascoyne
Musiche:    Jóhann Jóhannsson
Scenografia:    Jon Henson
Costumi: Louise Stjernsward
Trucco:    Marese Langan

Interpreti e personaggi

Colin Firth: Donald Crowhurst
Rachel Weisz: Clare Crowhurst
David Thewlis: Rodney Hallworth
Mark Gatiss: Ronald Hall
Genevieve Gaunt: Miss Teignmouth
Kit Connor: James Crowhurst
Jonathan Bailey: Wheeler
Ken Stott: Stanley Best
Andrew Buchan: Ian
Anna Madeley: Sara Milburn
Finn Elliot: James
Adrian Schiller: Elliot
Sebastian Armesto: Nelson Messina
Sam Hoare: Sig. Hughes

Uscita al cinema 5 aprile 2018