Montevideo. Premières Nocturnas al Sodre

Articolo di: 
Roberto Begnini
Nocturnos coreográficos

Parlare di questo balletto che rientra nel programma delle celebrazioni dell’80° anniversario del Balletto Nazionale del Sodre (BNS), richiede calarsi nella storia di questo piccolo paese lontanissimo che corrisponde all'Uruguay. Nocturnos coreográficos fu la prima produzione mandata in scena da questa compagnia, l'Uruguay era governato dal presidente Gabriel Terra, ancora era nell’aria la morte di Carlos Gardel e il Paese aveva appena vinto la sua settima Coppa America, allora Campionato Sudamericano. Correva l’anno 1935 e la BNS debuttava con uno spettacolo basato su un poema di Victor Perez Petit con la musica di Vicente Ascone, che incorporava elementi del folklore uruguaiano.

Ora, ottant’anni dopo, la BNS sotto la direzione di Julio Bocca, ha aggiornato questo suo primo lavoro e lo ha riproposto in chiave totalmente revisionata, presentandolo all'Auditorio del Sodre sotto il nome di “Episodi notturni coreografici”.
Il direttore argentino che tiene le redini della compagnia dal 2010, aveva preannunciato che questa nuova versione sarebbe stata frizzante, divertente, ironica giovane e interessante, e bisogna ben dire che l’aspettativa è stata pienamente soddisfatta. Lo spettacolo è composto da tre parti ideate da tre distinte coppie coreografo-musicista.

Ad aprire la serata è “Episodios sobre un mismo tema” della coreografa Andrea Salazar e del musicista Luciano Supervielle, pianista e dj del gruppo Bajofondo, capostipite di quel tango elettronico che da anni ha ormai catturato l’attenzione a livello mondiale. Varie coppie si muovono su uno sfondo video a tutto schermo che ben aiuta il ritmo milonguero rapper: ciascuna coppia di ballerini mista o unisex esprime sentimenti diversi, che vanno dalla tenerezza all’ipocrisia, dal romanticismo al gioco di potere. Vitale, energico, ogni duetto è ben caratterizzato grazie alle originali coreografie e ai coloratissimi costumi, che occhieggiano maliziosamente ai favolosi anni Ottanta.

E dopo questa esplosione di colori e di musica, la coreografia “One and others” dell’argentino Demis Volpi, giovanissimo e interessante coreografo residente dello Stuttgart Ballet, si presenta super intimista, grazie anche alla minimale musica del greco naturalizzato canadese Christos Hatzis. In uno scenario completamente nero offuscato da un velo, si muovono ballerini in succinte tute color dell’aria, che eseguono originali movimenti meccanici, ripetitivi, inquietanti quasi a ricordare misteriosi replicanti, riportando alle atmosfere oscure e oniriche dei primi film di David Cronenberg, e in particolare il suo “Pasto nudo”. Di dovere citare in questo secondo episodio la coppia protagonista, i bravissimi, oltre che bellissimi Ciro Mansilla e Maria Riccetto.

Meno convincente, nonostante la grande aspettativa, la terza coreografia “Nocturnos” dell’uruguaiano Martín Inthamoussú. Un insieme che risulta forse poco omogeneo e a volte confusionario, dettato da forzature coreografiche. Nonostante la buona riuscita scenografica meno minimale dei due balletti precedenti e i costumi ben ideati dal creativo Pablo Giménez, il risultato è più televisivo che teatrale.
Un successo di pubblico è il più che meritato risultato di questo originale potpourri di danza.

Pubblicato in: 
GN40 Anno VII 17 settembre 2015
Scheda
Titolo completo: 

Montevideo (Uruguay)
SODRE | Auditorio Nacional Adela Reta
agosto 2015

EPISODIOS NOCTURNOS COREOGRÁFICOS