Musei Vaticani. Inaugurato il progetto europeo Etruscanning 3D

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Etruscanning 3D

Il 4 aprile 2013 ai Musei Vaticani è stata presentata alla stampa e inaugurata Etruscanning una istallazione della realtà virtuale in 3D, che permette al visitatore di calarsi nei panni di un archeologo e di emozionarsi alla scoperta della tomba Regolini-Galassi, intatta con i suoi fastosi arredi, che ora sono esposti al Museo Gregoriano Etrusco.

Questo museo ricco di reperti di grande valore storico e artistico sperimenta così una tecnologia ereditata dal mondo dei videogame, che ha una opportuna e interessante valenza didattica, in quanto aiuta il visitatore a conoscere la cultura etrusca. Una modalità che consente di superare un problema fondamentale per chi non è un archeologo esperto: capire la funzione ed il valore culturale dei reperti esposti. In questo caso si tratta della famosa tomba Regolini-Galassi di Cerveteri, situata nella Necropoli del Sorbo, scoperta, ancora intatta nel 1836, ora nuda e chiusa e visitabile solo su permesso.

L'arciprete Alessandro Regolini e il generale in pensione Vincenzo Galassi trovarono questa tomba appartenente al periodo orientalizzante etrusco, così ricca di fastosi arredi che si ritiene sia appartenuta ad una famiglia principesca. L'ambiente esterno di quella necropoli è stato compromesso nel tempo dall'intervento dell'uomo, ma è stato ricostruito virtualmente basandosi sull'aspetto della più famosa Necropoli della Banditaccia, sempre a Cerveteri.

Per quello che riguarda la disposizione degli arredi, a causa della metodologia archeologica dell'epoca, al momento della sua scoperta non fu esattamente documentato. Disegni e rappresentazioni furono effettuati successivamente dopo la rimozione degli oggetti; la ricostruzione virtuale proposta è comunque basata su una serie di studi successivi che la rendono plausibile. Gli oggetti, benché molto ben conservati, per le parti danneggiate o mancanti, sono stati virtualmente riportati a quello che poteva essere il loro aspetto originario.

Etruscanning 3D è già stato utilizzato in occasione di mostre temporanee che si sono svolte in Belgio e in Olanda, dove l'interazione è stata sperimentata sul pubblico e via via migliorata in base alle reazioni osservate, così da renderla il più possibile intuitiva. In occasione della mostra di archeologia virtuale internazionale "Archeovirtual" organizzata a Paestum  ha vinto il 1°premio con giudizio concorde del pubblico e del  comitato scientifico.

La visita virtuale può essere compiuta da una sola persona per volta, nell'area interattiva, di circa 7 metri quadrati, di fronte alla proiezione senza usare joystick, mouse, tastiere o console,  ma con il solo movimento delle  braccia così da poter essere usufruita anche dai non deambulanti. Su un grande schermo olografico di circa 3 metri di larghezza l'applicazione è visualizzata ad alta definizione con due finestre principali: la più grande, centrale, è dedicata all'esplorazione della tomba ricostruita in 3D con il corredo funebre posto al suo interno. La seconda, sulla destra, è un menu dinamico degli oggetti man mano che sono visti dal visitatore mentre si muove nello spazio virtuale.

Sul pavimento vi sono alcuni  punti sensibili con diverse funzioni: la scelta della lingua -Italiano, Inglese, Olandese -, l'esplorazione con l'uso delle due braccia, il terzo per scegliere con la mano destra uno degli oggetti del menu dinamico sulla destra. Quest'ultimo è un altro aspetto suggestivo perché a seconda della scelta, parleranno due ipotetici defunti: una voce maschile, se l'oggetto apparteneva al guerriero, femminile se  posseduto dalla principessa.

Un modo affascinante per comprendere attraverso la narrazione diretta, non solo l'uso ma anche il modo di vivere e pensare di un mondo così lontano, evocato anche dalla musica suggestiva di sottofondo. Il quarto punto sensibile attiva un breve tutorial: sono mostrati al visitatore i gesti che gli serviranno per interagire e gli viene chiesto di replicarli. Si comincia dall'esterno della tomba, in prossimità dell'originario tumulo Regolini-Galassi, ricostruito in maniera ipotetica; con il tutorial il visitatore potrà raggiungere l'ingresso della tomba e cominciare l'esplorazione accolto dai due defunti che si presentano e descrivono il loro mondo.

Pubblicato in: 
GN23 Anno V 16 aprile 2013
Scheda
Titolo completo: 

Etruscanning 3D è un progetto europeo (Framework Culture 2007) per la sperimentazione di tecnologie digitali innovative per documentare e raccontare la cultura etrusca Partner sono l'Allard Pierson Museum (il museo archaeologico dell'Università di Amsterdam) di Amsterdam, il National Museum for Antiquities di Leiden, il Gallo-Roman Museum di Tongeren in Belgio, il CNR-ITABC di Rome e la società Visual Dimension a Ename in Belgio.

Partner associati: i Musei Vaticani e la Soprintendenza Archeologica dell'Etruria Meridionale.

Al progetto ha dato il proprio apporto scientifico anche il CNR ISCIMA. La società E.V.O.CA. ha curato lo sviluppo il software.
Questo lavoro interpretativo, così come alcune delle fasi di sviluppo del progetto sono state documentate nel blog: 

Virtual Reconstruction of the Regolini Galassi Tomb