Le Ninfee di Monet. Petali danzanti sull'acqua

Articolo di: 
Livia Bidoli
Le Ninfee di Monet

Quando si pensa a Monet la prima immagine che ci viene in mente sono Le Ninfee, ed è questo il titolo del film diretto da Giovanni Troilo, sottotitolato Un incantesimo di acqua e di luce e distribuito da Nexo Digital dopo altri capolavori come Klimt e Schiele, e sempre come evento per soli tre giorni, il 26-27-28 Novembre 2018 al cinema.

Se foste mai passati per Giverny, in Normandia, a circa un'ora e mezza da Parigi, ve la sareste ricordata per sempre: lì, per le sue Ninfee, Claude Monet fece deviare un fiume, per creare lo stagno atto ad accoglierle. Qui, tra gli alberi da fiori, tra serre, prati multicolori, ponticelli giapponesi in verde chiaro, si distendono sull'acqua queste creazioni dell'ultima parte della sua vita soprattutto, quando ormai era in atto una guerra - la Grande Guerra, la prima guerra mondiale - ed il suo amico di sempre, Georges Clemenceau, prima di diventare Primo Ministro di Francia, era riuscito a convincere Monet a dipingerle. Una lunga amicizia traversata da anni di lontananza sempre leale, sempre colma di stima e ammirazione profonda per l'amico pittore autoesiliatosi in questo paesello, Giverny, di poche centinaia di anime, dove eresse il suo giardino di soli fiori.

Un film melanconico questo di Troilo sulle ninfee (ed anche ninfe) di Monet, che ripercorre la sua vita con un attore che sembra veramente lui: eburneo, con la lunga barba, appesantito dagli anni, e sempre vigorosamente devoto ai fiori, eterna ispirazione, in particolare se uniti all'acqua, che ci rimanda alle marine, ai porti, alla Senna, e che diede vita e struttura all'Impressionismo, suo prima e degli altri poi. Ed è da Impression, soleil levant, del 1872, che partirà la prima mostra impressionista, per nome, pittori, stile.

Le Ninfee poi avranno un luogo di pregio disegnato dallo stesso Monet, come ci racconta lo storico e scrittore Ross King, autore del best seller Il mistero delle ninfee. Monet e la rivoluzione della pittura moderna, edito in Italia da Rizzoli: il Musée de L'Orangerie a Parigi, lungo l'amata Senna e con il Louvre in entrata e Place de la Concorde alla sua metaforica uscita. Qui, si viene circondati dai gigantici petali adagiati sull'acqua nelle due sale ovali, e vi si stende l'occhio come su quel concavo vano d'acqua creato solo per dipingere nella tenuta di Giverny: Elisa Lasowskie e la giardiniera della Fondation Monet, Claire Hélène Marron, vi narreranno questa storia a pelo d'acqua, immergendosi solo per farne asciugare i colori sulla tela.

Pubblicato in: 
GN4 Anno XI 24 novembre 2018
Scheda
Titolo completo: 

LE NINFEE DI MONET
Un incantesimo di acqua e di luce
Solo il
26-27-28 Novembre 2018
al cinema

NEXO Digital

Il film evento dedicato al padre dell’Impressionismo e alla sua ossessione per le ninfee
Con la partecipazione straordinaria dell’attrice Elisa Lasowski (attrice del Trono di Spade), della fotografa Sanne De Wilde, della giardiniera della Fondation Monet a Giverny, Claire Hélène Marron
Con la supervisione scientifica di Ross King, autore de Il mistero delle ninfee. Monet e la rivoluzione della pittura moderna

diretto da Giovanni Troilo
sceneggiatura di Giorgio D’Introno, Giovanni Troilo e Marco Pisoni
con la colonna sonora originale di Remo Anzovino

I quadri dedicati alle Ninfee di Monet si trovan nei Musei Marmottan, de l'Orangerie, al D'Orsay a Parigi; a Giverny nella sua casa museo e al Metropolitan Museum of Art di New York.

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