Ninja e samurai al MAO di Torino

Articolo di: 
Elena Romanello
MAO

Fino al 2 aprile il MAO, Museo di arte orientale di Torino ospita la mostra Ninja e samurai, magia ed estetica, in una nuova collaborazione con l’associazione culturale Yoshin Ryu.

Dopo aver raccontato l’anno scorso come la cultura pop del fantastico giapponese e non solo ha guardato alle figure di samurai e ninja, dai robottoni di Go Nagai a Star Wars, quest’anno si va più indietro nel tempo, esaminando invece la storia reale di due figure fondamentali anche se per secoli avvolte da un’aura di mistero con pochi documenti certi.

Il percorso della mostra si snoda all’interno di circa duecento pezzi dal XVI al XX secolo, con prestiti da collezioni private e da enti museali come il Museo d’Arte orientale di Venezia con cui il MAO inizia un’importante collaborazione.
Si possono ammirare le katane dei samurai, le armi dei ninja, guerrieri dell’ombra, tra pugnali nascosti e shaken, le famose stellette, un’armatura del periodo Edo, strumenti rituali e di lavoro, come la lampada con giroscopio che permetteva ai ninja davvero di sparire nel buio. E poi ancora documenti d’epoca, paraventi, gli strumenti della cerimonia del tè, le maschere del teatro kabuki e xilografie di artisti come Kuniyoshi e Hokusai.

La mostra si chiude con una sala che da un lato racconta la nascita dei primi corpi di polizia feudale nel Giappone ormai unificato, in cui il guerriero non doveva più uccidere per non essere ucciso ma preservare l’ordine sociale catturando chi delinqueva, dall’altro omaggia la mostra dell’anno scorso con una vetrina con action figures di personaggi dei manga e di Star Wars.

La mostra prevede in parallelo vari eventi, workshop, conferenze, dimostrazioni di armi: per informazioni visitare il sito del MAO. La mostra è aperta con un biglietto a parte rispetto alle collezioni permanenti del MAO dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, sabato e domenica dalle 11 alle 19.

Pubblicato in: 
GN12 Anno X 30 gennaio 2018
Scheda
Anno: 
2017