Nureyev in Cavea. Omaggio al portatore di Luce

Articolo di: 
Livia Bidoli
Vladimir Shklyarov

La Cavea dell'Auditorium Parco della Musica di Roma ha reso omaggio a mito di Rudolf Nureyev con le stelle internazionali della danza: la Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Daniele Cipriani e la consulenza artistica di Valeria Crippa, ha riempito lo spazio all'aperto dell'Auditorium con un pubblico estasiato dai pas de deux dei primi ballerini dal Kirov, al Bolshoi fino al New York City Ballet, la scorsa domenica 28 luglio 2013.

Sullo sfondo Nureyev guarda, in posa per danzare oppure estatico, come una ninfa al maschile che attende di essere baciata dal primo raggio di sole per sbocciare in tutto il suo splendore, mentre un florilegio di danzatori da tutto il mondo gli rendono omaggio dopo 20 dalla sua scomparsa, a cominciare dalla coppia del Kirov - Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, ovvero Vladimir Shklyarov e Maria Shirinkina, che ultimano la kermesse con Il corsaro, musica di Riccardo Dingo e coreografia da Marius Petipa, dotandolo di un appeal e degli acrobatici voli del danzatore russo, primo ballerino del Mariinsky e degno erede di “Rudy”.

Le compagnie di danza più importanti sono le ultime: il New York City Ballet, il Bolshoi ed il Kirov Mariinsky, con tre coppie di assi, a cominciare dai pirotecnici Ashley Bouder e Joaquin De Luz che danzano in Diana e Atteone (interpretato da Nureyev nel 1957 per la prima volta), musica di Cesare Pugni e coreografia di Agrippina Vaganova, celebre la sua scuola di danza imperiale, la Vaganova Academy of Russian Ballet di San Pietroburgo, da dove proviene appunto il massimo ballerino della serata in assoluto: Vladimir Shklyarov.

I due ballerini del Bolshoi sono Evgenia Obraztsova e Denis Rodkin, che si cimentano in un must come La Bayadère, musica di Minkus e coreografia di Nureyev, che lo eseguì per il Kirov la prima volta in tour nel 1961. Superlativi insieme quanto i colleghi russi del Kirov-Mariinsky, hanno dato prova che tutt'oggi i ballerini russi delle due compagnie principali, hanno una preparazione tecnica ed espressiva che supera quella di tutti gli altri.

Maurizio Nardi della Martha Graham Dance Company ha ballato in una creazione apposita per Nureyev: Lucifer, con musiche da Halim El-Dabh, elogia l'angelo caduto come massimo portatore di luce, nonostante la sua sfida a Dio. In questa coreografia Nardi è ricoperto da un mantello a tre colori, blu, rosso e a strisce bianche, indossando solo uno slip rosso, facendo risaltare la flessuosa plasticità dei movimenti corporei.

In Le chant du compagnon errant fanno coppia Friedemann Vogel, del Balletto di Stoccarda, e Oscar Chacon del Bejart Ballet Lausanne, tratto dai Lieder einer fahrenden Gesellen di Mahler, con la coreografia che Maurice Bejart aveva appositamente creato per Nureyev in coppia con Daniele Bortolozzi, è tuttora molto moderna come approccio e traduce con i “viaggi” dei due danzatori, le reunion e le separazioni, esattamente la vita di apprentissage di Mahler in quel momento, oltre ad essere ispirate da una delusione d'amore per il soprano Joanna Richter.

Le due versioni presentate, entrambe con coreografia da Nureyev per Il lago dei cigni, vedono prima la presenza dell'étoile internazionale Giuseppe Picone, che conosciamo per aver visto spesso in produzioni del Teatro dell'Opera di Roma, nella parte dell'onirico Principe Siegfried cui ha pensato Nureyev. Nel secondo caso, abbiamo seguito un Lago dei Cigni col famoso pas de deux i cui interpreti, ottimi nella loro simmetria e affiatamento, Lucia Lacarra e Marlon Dindo, provenienti dalla Bayerische Staatsballet di Monaco di Baviera, che abbiamo seguito al Prinzregentheater di Monaco con delle produzioni contemporanee.

Notevoli come sempre le coreografie a firma “Rudy” di Don Chisciotte con i due ballerini dell'Opera di Vienna, Maria Yakovleva (russa) e Denys Cherevychko (ucraino); come anche il classico Le spectre de la rose di Fokine e musica di Weber con l'Hamburg Ballett e Silvia Azzoni e Oleksandr Ryabko. La Sylphide apre il gala con Ashley Bouder e Joaquin De Luz del New York City Ballet e il classico di Bournonville su musica di Lovenskiold; mentre La Bella addormentata di Petipa con musiche di Ciaikovsky è danzata dai due del Bolshoi presentati prima: Evgenia Obraztsova e Denis Rodkin. Don Juan di Neumeier su musiche di Gluck, è ancora interpretato dalla coppia dell'Hamburg Staatsballett, Azzoni- Ryabko.

In mente però, a ricordare Nureyev con i suoi passi alati, ci saranno sempre gli aerei voli turchini di Vladimir Shklyarov, primo ballerino del Kirov-Mariinskij e degno erede di una tradizione, quella russa, che non perde un passo e solca con inusitata grazia e leggerezza i palcoscenici, oggi senza confini – quindi senza le barriere che ha dovuto oltrepassare Nureyev, in modo anche arrischiato – di tutto il mondo, con inveterata passione e preparazione.

Pubblicato in: 
GN38 Anno V Numero doppio 30 luglio - 6 agosto 2013
Scheda
Titolo completo: 

Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Daniele Cipriani Entertainment presenta  
Gala Internazionale di danza
Tributo a Rudolf Nureyev
Il mito e la passione
a cura di
Daniele Cipriani
consulenza artistica
Valeria Crippa
video artisti
Ginevra Napoleoni e Massimiliano Siccardi

28 luglio 2013 Cavea - Auditorium Parco della Musica

danzano
Silvia Azzoni (Hamburg Ballett)
Ashley Bouder (New York City Ballet)
Oscar Chacon (Béjart Ballet Lausanne)
Denys Cherevychko (Opera di Vienna)
Claudio Coviello (Teatro alla Scala)
Joaquin De Luz (New York City Ballet)
Marlon Dino (Bayerisches Staatsballett di Monaco)
Maria Yakovleva (Opera di Vienna)
Lucia Lacarra (Bayerisches Staatsballett di Monaco)
Maurizio Nardi (Martha Graham Dance Company)
Evgenia Obraztsova (Teatro Bolshoi)
Giuseppe Picone (étoile internazionale)
Denis Rodkin (Teatro Bolshoi)
Oleksandr Ryabko (Hamburg Ballett)
Maria Shirinkina (Kirov – Teatro Mariinsky di San Pietroburgo)
Vladimir Shklyarov (Kirov – Teatro Mariinsky di San Pietroburgo)
Friedemann Vogel (Stuttgarter Ballett)