Onyx. Elgar e le maree della catarsi

Articolo di: 
Livia Bidoli
Onyx Edward Elgar

Immagini marine, le Sea Pictures di Edward Elgar compongono la prima parte di questo cd suggestivo in un'epoca di sconforto per l'arte e lo spirito: sentiamo il bisogno che i flutti agiscano su di noi con la catarsi della musica; e la parte seconda, The Music Makers, ci condurrà alla rinascita. La voce del mezzosoprano Kathryn Rudge ci sorregge tra l'onde increspate della Royal Liverpool Philarmonic Orchestra diretta da Vasily Petrenko, un cd edito dalla Onyx assolutamente superlativo.

La voce di Kathryn Rudge si innalza sul primo, ipnotico, romanzo cantato dalla musica di Elgar: la Sea Slumber Song, una canzone del sonno marino, e sembra di inabissarsi tra le profondità dei flutti, in un mare la cui oscurità anela all'infinito. Gli elfi ci accompagnano fra le corde dei violini della Royal Liverpool Philarmonic Orchestra diretta da Vasily Petrenko, dotato come non mai della flessuosità per rincorrere queste note-onde, eccone gli ultimi versi che sottendono ad un sonno sereno e ristoratore:

Sea-sound, like violins,
To slumber woos and wins,
I murmur my soft slumber-song,
Leave woes, and wails, and sins,
Ocean's shadowy might
Breathes good-night,
Good-night!

Sea Slumber Song è una poesia del XIX secolo di Roden Noel messa in musica da Sir Edward Elgar come la prima canzone del suo ciclo musicale Sea Pictures (1899), cui segue In Haven (Capri) pubblicate nel 1898, con le parole della figlia Alice Elgar, che cita una risveglio paradisiaco nel fraseggio volto all'alto cielo stellato che sembra accogliere la voce di Kathryn come un salmo della Luce: Love alone will stand, love alone will last (solo l'amore resterà in piedi, solo l'amore durerà).

Il Paradiso appena descritto trova la sua summa nella Sabbath Morning at Sea: un'alba dorata nel chiarore del mare. L'unico poema di una poetessa “celebre” come Elizabeth Barrett Browning, si compone di ritmi e rimandi wagneriani, l'idillio col mare è completo, come un Olandese volante sfuggito alla tempesta della sua maledizione, per rilucere nello splendore di una nuova visione:

    The new sight, the new wondrous sight!
    The waters around me, turbulent,
    The skies, impassive o’er me,
    Calm in a moonless, sunless light,
    As glorified by even the intent
    Of holding the day glory!

Mentre i coralli di Richard Garnett, Where Corals Lie,  sono come una ninna-nanna per il sognatore e il nuotatore di poi:

The deeps have music soft and low
When winds awake the airy spry,
It lures me, lures me on to go
And see the land where corals lie.
The land, the land, where corals lie.

 
The Swimmer infatti è un richiamo forte e chiaro, quasi “all'armi”, con un galoppo (riding) che viene ricordato dalle stesse parole di Adam Lindsay Gordon oltre che dal ritmo eclatante, glorioso e vigoroso:

I would ride as never (a) man has ridden
In your sleepy, swirling surges hidden,
I would ride as never man has ridden

La seconda parte del cd, The Music Makers, è un risveglio, nato dalle liriche dell'ungherese Arthur O’Shaughnessy (1873):

We are the music makers,
    And we are the dreamers of dreams,
Wandering by lone sea-breakers,
    And sitting by desolate streams; —
World-losers and world-forsakers,
    On whom the pale moon gleams:
Yet we are the movers and shakers
    Of the world for ever, it seems.

Si possono agevolmente riconoscere nell'andante empatico e lirico, quasi a voler nell'immediato coinvolgere un pubblico cui si rivolge l'ode. quanto nelle parti piu' penose ancora, quel “motivo del giudizio” che conosciamo bene proviene da The Dream of Gerontius, ed anche Nimrod, la nona delle Enigma Variations. I Music makers soli rendono possibili i sogni, costruendoli: il coro qui è qualcosa che si adagia sullo sfondo, muto di un lunario acceso sul pallore della notte.

Non credo che ci salverà che la musica da tutta questa insanità: l'unica che lenisce dolori profondissimi dai tagli efferati, che permangono aperti per volontà di altri. La Bellezza conforta ciò che l'organico soffre: un unico balsamo per le ferite dell'anima.  

 But we, with our dreaming and singing,
    Ceaseless and sorrowless we!
Saremo, sognando e cantando,
senza fine e privi di dolore!

Superlativa fucina di sogni imperituri, Elgar, Rudge, Petrenko che dirige la sua orchestra Royal Liverpool Philarmonic tra i mari di forti scosse emotive, compongono tasselli multicolori e cangianti nel vigore di un risorgere dell'umano.

Pubblicato in: 
GN44 Anno XII 2 ottobre 2020
Scheda
Titolo completo: 

ONYX
Vasily Petrenko dirige la Royal Liverpool Philarmonic Orchestra
Kathryn Rudge, mezzosoprano

Elgar - Sea Pictures, The Music Makers

EDWARD ELGAR (1857–1934)
Sea Pictures Op.37

1 Sea Slumber Song
(parole di Roden Noel)
2 In Haven (Capri)
(parole di Alice Elgar)
3 Sabbath Morning at Sea
(parole di Elizabeth Barrett Browning)
4 Where Corals Lie
(parole di Richard Garnett)
5 The Swimmer
(parole di Adam Lindsay Gordon)

The Music Makers Op.69
(parole di Alfred O’Shaughnessy)

6 Introduction
7 We are the music makers
8 We, in the ages lying
9 A breath of our inspiration
10 They had no vision amazing
11 But we, with our dreaming and singing
12 For we are afar with the dawning
13 All hail! we cry to the corners

Catalogue No: ONYX4206