Opera Festival di Marghera. Una Carmen a cinque stelle

Articolo di: 
Simone Vairo
Carmen

Da un’idea possono nascere cose meravigliose. Questa è l’impressione avuta il 27 luglio 2012 assistendo all’ultima serata dell’Opera Festival organizzato a Marghera (Venezia) nell'Arena di Piazza Mercato.

L’Orchestra Filarmonica del Veneto, con la collaborazione del Teatro la Fenice di Venezia, è riuscita a creare un piccolo capolavoro ricco di impegno, serietà, ma soprattutto passione; parametro, quest’ultimo, sempre mancante in ogni iniziativa estiva musicale: molti finanziamenti, ma sempre poca la qualità.

Qui, invece, quest’ultima era all’ordine della serata e, non a caso, è stata la Carmen di G. Bizet a confermare tale parametro: la storia della Carmencita (Elisabetta Martorana), una donna libera, destinata a morire, che rende folli gli uomini che s’innamorano di lei. Tra questi ci sarà Don Josè (Stefano Rigon), un ufficiale che rinuncerà anche alla sua dignità pur di ottenere la donna che ama e da cui è ricambiato.

Rappresentare tale opera all’aperto e con poco spazio scenico è sempre un rischio poiché se ne potrebbe compromettere la leggerezza del suono e la grandezza del dramma a cui lo spettatore assiste.
In tal senso fu lo stesso Fedele D’Amico (in una recensione sull’«Espresso» scritta il 27/07/1975) a confermare i timori prima esposti, ma il regista Bepi Morassi (del Teatro La Fenice) ha saputo superare tale ostacolo, grazie non solo all’incredibile suono e compattezza della bacchetta del Maestro Mauro Roveri, ma anche per la presenza di grandi attori/cantanti.

Il punto di partenza, per la rappresentazione, era decisamente quello di soddisfare l’occhio dello spettatore con pochi riferimenti visivi e scenici che permettessero di contestualizzare cronologicamente l’opera, ma il resto erano gli attori a farlo. Così facendo l’azione e il dramma di Carmen si materializzavano davanti agli occhi stessi del pubblico che, sebbene sapesse l’esito del finale, era convinto che il tutto sarebbe andato diversamente. Ovvero: sembrava che gli eventi in scena si stessero svolgendo per la prima volta e, soprattutto, su un palco...davanti agli occhi di tutti.

Questo senso della realtà, della concretezza degli eventi è un parametro difficile da realizzare se non si hanno dei buoni cantanti. Tutti, dal primo all’ultimo, hanno dato il giusto peso al loro ruolo, contribuendo all’ottima riuscita della messa in scena. Ciò dipendeva anche da un altro parametro, stavolta vocale: ognuno di loro aveva il proprio timbro che non portava alla mente alcun tipo di confronto con le grandi star che hanno militato nei ruoli dei protagonisti dell’opera. Quindi una Carmen, si può aggiungere, molto ‘sentita’ dall’intero cast.

Nota di merito a Stefano Rigon (Don José) il quale ha messo in scena la stanchezza mentale del suo personaggio, mista ad una rabbia selvaggia, nel seguire una donna irraggiungibile. Quest’ultima è stata interpretata da Elisabetta Martorana: una Carmen sensuale sia nei gesti sia nel canto. Ottimo anche l’uso del coro, il quale assume un ruolo preponderante nel quarto atto come voce funebre per celebrare la morte di Carmen con il “Votre toast” (l’aria del toreador Escamillo, interpretato da Oscar Garrido).

Come già detto la leggerezza musicale di Carmen, invece, è stata non solo capita, ma anche interpretata attraverso l’attenta lettura del maestro Mauro Roveri.

Il pubblico non si è annoiato neanche un solo istante poiché respirava qualcosa di diverso, qualcosa di qualitativamente migliore per la messa in scena di Carmen: questo è ciò che fa la differenza in un’iniziativa musicale estiva.

Pubblicato in: 
GN39 Anno IV 13/20 agosto 2012 Numero Doppio
Scheda
Titolo completo: 

Opera Festival di Marghera (VE)

CARMEN
Musiche di G. Bizet
Libretto di Henry Meilhac e Ludovic Halévy

Venerdì 27 luglio 2012
Ore 21:15
Arenza Piazza Mercato
Marghera - Venezia

Carmen - Elisabetta Martorana
Don Josè - Stefano Rigon
Escamillo - Oscar Garrido
Morales - Alberto Zanetti
Zuniga - Antonio Casagrande
Micaela - Antonella Meridda
Mercedes - Lara Matteini
Frasquita - Rosanna Lo Greco
Dancairo - Luca Favaron
Remendado - Gianmaria Aliverta

Direttore musicale - Mauro Roveri
Orchestra Filarmonica del Veneto

Coro San filippo Neri di Lavagno (Vr)
Meastro del Coro - Ubaldo Composta

Regia - Bepi Morassi
Scenografie - Fondazione Teatro La Fenice in collaborazione con Mousiké Drama Workshop
Costumi - Fondazione Teatro La Fenice
Costumista - Carlos Tieppo
Direzione Artistica - Mauro Roveri
Direttore di produzione - Riccardo Boeretto