OPMC Classics. La Quinta di Mahler o il richiamo del Secolo Breve

Articolo di: 
Piero Barbareschi
Mahler OPMC

Gustav Mahler è già comparso su queste pagine con lo straordinario “Das lied von der erde” per Naxos. Ricompare oggi con una celeberrima e affascinante sinfonia: la Quinta. Un capolavoro della produzione sinfonica mahleriana nell'esecuzione dell'Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo sotto la direzione di Yakov Kreizberg per l'etichetta OPMC Classics distribuita da Codaex in Italia.

Ogniqualvolta ci si trovi a consigliare ad un “profano” della musica mahleriana con cosa iniziare a prendere contatto, il suggerimento cade inevitabilmente sulle sinfonie, e la Quinta si gioca quasi sempre con la Prima il primato del “primo ascolto”.

Composta all'inizio del secolo XX ed eseguita per la prima volta nel 1904 a Colonia sotto la direzione dell'autore, è una composizione completamente strumentale, senza l'inserimento di parti vocali, elemento importante nell'estetica mahleriana, affidate a solisti, come nella quarta, o al coro, come nella Seconda.

Molto si è scritto sul fascino della scrittura di questo autore, che condensa la decadenza ed al tempo stesso l'evoluzione di un linguaggio musicale che, dopo Wagner, cercava nuovi punti di riferimento, così come rappresentava le angosce e le incertezze di un secolo che terminava e di un mondo che, letteralmente, stava cambiando.

Suddivisa in cinque movimenti articolati in tre parti, inizia con uno degli attacchi più famosi del repertorio sinfonico: un assolo di tromba che è una sorta di richiamo solenne ma angoscioso, il primo movimento è una marcia funebre, che si sviluppa in seguito in quel continuum di idee musicali incontenibile, che tanto amiamo in Mahler, con una padronanza assoluta dell'orchestrazione e dell'uso dell'impasto timbrico di un'orchestra sinfonica.

Tutte queste caratteristiche sono efficacemente realizzate dall'Orchestra Filarmonica di Monte Carlo che, sotto la sicura direzione di Yakov Kreizberg, trasmette all'ascoltatore l'emozione che ogni orchestrale, nessuno escluso, prova nell'eseguire queste pagine straordinarie, consapevole di condividere momenti di arte eccelsa. Un unico respiro di un organismo vivente sotto la guida del gesto del direttore.

E poi c'è l'Adagietto...Uno di quei momenti magici nella storia della musica, un “corto circuito” positivo, nel quale prende forma qualcosa di unico, che lascia senza parole, perché le parole non sono sufficienti. Si ascolta e ci si lascia trasportare, scoprendo che questa musica è esattamente quello che certe volte avremmo voluto dire o comunicare, senza riuscirci, per poi scoprire che qualcuno era riuscito a materializzare il linguaggio della nostra anima e dei nostri sentimenti, e non poter più fare a meno di riascoltarlo, ogni volta con rinnovata emozione.

Pubblicato in: 
GN46 Anno IV 8 ottobre 2012
Scheda
Titolo completo: 

Gustav MAHLER (1860-1911)
Sinfonia n. 5

Orchestre Philharmonique de Monte Carlo
Yakov Kreizberg, direttore

CD OPMC 006