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Paolo Rossi reinventa Il Mistero Buffo di Dario Fo
Dal 1° al 20 marzo 2011 al Teatro Vittoria – Attori & Tecnici – c'è Paolo Rossi che interpreta la sua versione de Il Mistero Buffo di Dario Fo (ps: nell'umile versione pop) con Emauele Dell'Aquila che esegue le musiche dal vivo e fa da spalla, la partecipazione di Lucia Vasini e la regia di Carolina de la Calle Casanova; la recensione si riferisce alla recita del 2 marzo.
Nel suo Mistero Buffo Dario Fo intrecciava parti didattiche, in cui spiegava l'origine dei giullari e del loro linguaggio - il grammelot utilizzato per comunicare con un pubblico anche di diverso idioma - a quelle in cui parlava dell'attualità, anche allusivamente, collocandola in un diverso contesto storico e reinventando il grammelot. Lo spettacolo di Paolo Rossi, a suo agio nella parte del giullare, è incentrato esclusivamente sugli eventi attuali narrati con un linguaggio che si ispira liberamente a quello di Fo.
Rossi, con la valida collaborazione di Emanuele Dell'Aquila, è molto abile e personale nel giocare tra la realtà e un medioevo reinventato; è molto attento a coinvolgere il pubblico rivolgendosi frequentemente agli spettatori, in quanto il suo scopo è ottenerne l'attenzione, svegliandoli come dice lui, per spingerli ad interrogarsi sulla realtà in cui vivono. Il pubblico partecipa divertito trasportato in un vortice in cui ci sono Antigua e Licia Colò, Benedetto XVI e Bondi, Ruby e i clandestini, Berlusconi e i cammelli che devono passare per la cruna dell'ago.
La sua idea di performance di partire da Peschiera con un gommone pieno di manichini truccati da clandestini attraversareil Lago di Garda per sbarcare a Salò, è descritta in modo esilarante. Parte importante delle rappresentazioni di Fo erano le citazioni e rivisitazioni dei Vangeli Apocrifi, anche in quello di Rossi Gesù, Maria e gli Apostoli, con una attenzione speciale per S. Giuseppe, partecipano al suo esilarante tourbillon.
Alla fine la brava Lucia Vasini, che, entrata da “Prima Donna” svampita, poi si è trasformata e ha reso omaggio a Franca Rame, prima interprete appassionata, recitando la Laude in cui Maria, disperata sotto la croce e amorevolmente assistita dalle altre donne, rimprovera l'arcangelo Gabriele di non averle detto la verità nell'Annunciazione, di averle taciuto l'orribile destino di suo figlio.
La sua ottima interpretazione ha riscosso l'entusiasmo del pubblico che l'ha lungamente applaudita. Paolo Rossi ha reinventato Mistero Buffo con grande intelligenza creando un testo ricco di trovate e di idee e così lo spettacolo scorre con acuta ed esilarante leggerezza grazie alla bravura degli interpreti.