Il Quirinale dall'Unità d'Italia ai giorni nostri. Da Pio IX a oggi

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Cassettone di Pietro Piffetti

In occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia dal 30 novembre 2011 prorogata fino al primo aprile 2012, nel Palazzo del Quirinale – tra il Cortile d’Onore e le sale del Piano Nobile – è allestita la  mostra “Il Quirinale. Dall’Unità d’Italia ai nostri giorni”, promossa dal Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica e curata da Paola Carucci e Louis Godart.

Argomento della mostra è illustrare il ruolo del Quirinale come palazzo di rappresentanza dell'Unità d'Italia, in quanto residenza ufficiale del re, durante la monarchia, e poi del Presidente della Repubblica.

Il Colle Quirinale e il Palazzo omonimo hanno una lunga  storia alle spalle, sul primo sono state rinvenuti numerosi reperti dell'epoca romana e per quello che riguarda il secondo, alla fine del XVI secolo Gregorio XIII (Boncompagni), affidò all'architetto Ottaviano Mascarino il compito di edificare, tra il 1583 e il 1585, una  villa con facciata a portico e loggia collegate internamente da una splendida scala elicoidale, che i visitatori potranno ammirare in quanto dalla scala si accede alla mostra.

Successivamente Sisto V (Peretti) la elesse a sede papale estiva e affidò a Domenico Fontana l'ampliamento della villa per trasformarla in un Palazzo, di questa parte si può ammirare la grandiosa galleria, ora divisa in tre parti,  recentemente restaurata, in quanto ospita anch'essa la mostra. 

Per le notizie sulla storia del Quirinale segnaliamo l'esistenza di una guida corposa al prezzo di 10 euro che, come ha sottolineato Louis Godart consigliere per la conservazione del patrimonio artistico – viene sempre aggiornata a causa delle nuove scoperte archeologiche e quelle derivate dai restauri del palazzo.

Tornando alla mostra il visitatore, dopo aver superato i necessari controlli, può vedere nel Cortile d'Onore alcuni mezzi di trasporto che furono utilizzati dai diversi abitatori del Palazzo tra cui: la fastosa Berlina dorata di gala del 1877, l'Autovettura 513 Mod. 4 della FIAT “Saetta del Re” del 1910, con cui Vittorio Emanuele III si muoveva al fronte durante il 1°conflitto mondiale, e la Lancia Flaminia mod. 335 presidenziale 1961.

Per il periodo preso in esame dalla mostra, Paola Carucci, Sovrintendente all'Archivio storico, ha curato la parte relativa ai documenti, non sempre facili da reperire in quanto conservati in sedi diverse dal dal Quirinale, come tra l'altro l' Inventario del Palazzo del Quirinale, redatto nel 1870: sono fascicoli manoscritti, rilegati in volume e conservati all'Archivio di Stato di Roma. L'Inventario è un documento  di particolare rilevanza nella storia del Quirinale, in quanto è la testimonianza che il Palazzo fu lasciato da Pio IX pressoché vuoto, a a parte poche cose come: la collezione di grandi vasi orientali, delle consoles di fine '600 e inizio '700  e i quattro arazzi Gobelins con le Storie del Nuovo Testamento che furono donati da Napoleone a Pio VII nel 1805.

Di conseguenza i Savoia,  non solo cambiarono parte della decorazione e le tappezzerie per adattare il Palazzo alla nuove esigenze della corte monarchica, ma utilizzarono gli arredi provenienti non solo dal Piemonte, ma anche da altre regge dei diversi stati italiani precedenti come: quella di Parma, Palazzo Pitti a Firenze e quella di Caserta. Molte delle notizie particolareggiate su questo argomento sono presenti sulla guida sopra citata. 

Il compito di occuparsi della trasformazione del Quirinale fu affidato a Margherita, prima principessa e poi regina, in quanto la moglie morganatica di Vittorio Emanuele II, Rosa Vercellana , contessa di Mirafiori e e di Fontanafredda, chiamata “la Bela Rosin”, non fu mai ammessa a corte e abitò a Roma, a Villa Mirafiori in via Nomentana, ora sede della Facoltà di Filosofia e di Lingue dell'Università degli studi "La Sapienza"Margherita scelse per il Palazzo un nuovo stile molto fastoso, con decorazioni e arredi ispirati soprattutto all'epoca di Luigi XV

L'influenza dalla cultura d'oltralpe fu sempre molto forte, in quanto i Savoia appartennero alla nobiltà francese e furono vassalli dei Re di Francia fino alla conclusione della Guerra di successione spagnola, quando il trattato del 1713 li elevò al rango di re sciogliendoli dal giuramento che li subordinava al monarca d'oltralpe. Dell'epoca di Margherita sono in mostra, oltre ai quadri, alle stampe e ai documenti, anche gli arredi e testimonianze degli avvenimenti, legati  ai ricevimenti di rappresentanza, alle feste e ai balli: tra le curiosità esposte i carnet di ballo e i  gustosi menù dell'epoca.

Di Margherita, che promosse la cultura e si circondò di illustri studiosi e artisti, al Quirinale è presente anche la biblioteca, su questa parte è stata annunciata una sezione specifica, che però non era stata ancora allestita quando la mostra è stata presentata alla stampa.

Ci sono interessanti documenti anche sulla trasformazione del Quirinale, durante il 1° Conflitto mondiale, nell'Ospedale territoriale 1 ad opera della regina Elena, moglie di Vittorio Emanuele III, ricordata per le sue attività benefiche; fu poi seguita poi dalla suocera Margherita che trasformò la sua residenza vedovile, Palazzo Margherita – ora sede dell'ambasciata U.S.A. - in Ospedale territoriale 2.

Il Quirinale in quell'epoca era solo residenza ufficiale, in quanto la famiglia reale risiedeva a Villa Savoia, attuale Villa Ada; l'edificio, è ora sede dell'ambasciata egiziana mentre il parco è pubblico. Interessanti documenti riguardano il tragico periodo successivo, il fascismo e la guerra con l'occupazione nazista. Nei documenti oltre alle fotografie  sono presenti filmati che riguardano in particolare il periodo repubblicano; tra i documenti colpiscono le lettere dei bimbi al Presidente Pertini, a cui scrivevano rivolgendosi a lui come fosse un nonno.

Louis Godart ha curato la parte artistica, tra le opere esposte ricordiamo due capolavori ebanisteria: lo sfarzoso Cassettone con ribalta e scansia a due ante, di legno intarsiato di: avorio, madreperla, tartaruga, ottone, bronzo di Pietro Piffetti,  del secondo quarto del XVIII secolo, e la stupefacente Coppia di poltrone con i segni zodiacali dei Pesci e della Bilancia, degli inizi del XVIII secolo, di legno di bosso intagliato e scolpito da Andrea Brustolon .

Sono presenti anche testimonianze delle attività  di scavi archeologici nell'area e i restauri patrocinati dalla Presidenza della Repubblica negli anni. L'allestimento è stato curato da Luca Ronconi, che ha utilizzato per le spiegazioni pannelli di un materiale simile al vetro opaco: le scritte in nero sono ben visibili mentre quelle scritte in rosso non lo sono, ci sono problemi simili anche per i filmati che non sono tutti fruibili nel migliore dei modi.

I due cataloghi della mostra, ben curati con interessanti saggi e belle fotografie, illustrano nel primo, la parte storica da Pio IX ai giorni nostri e il secondo, la trasformazione del palazzo, le acquisizioni, i restauri e le indagini archeologiche effettuate dai nuovi abitatori del Quirinale.

Pubblicato in: 
GN7 Numero doppio Anno IV 19 dicembre 2011
Scheda
Titolo completo: 

Il Quirinale. Dall’Unità d’Italia ai nostri giorni
Dove: Roma, Palazzo del Quirinale
Periodo: 30 novembre 2011 – prorgata fino al primo aprile  2012
Curata da Paola Carucci e Louis Godart
con l’allestimento del maestro Luca Ronconi

Promossa da
Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica Italiana
La mostra rientra nel calendario istituzionale nazionale di iniziative ufficiali per le celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia che hanno ottenuto la concessione del logo

Con la collaborazione di
Presidenza del Consiglio dei Ministri - Unità tecnica di Missione
per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia
Regione Lazio Roma Capitale Provincia di Roma
Organizzazione e promozione
Associazione Civita
Orari: Dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30.
Domenica: dalle 8.30 alle 12.00.
La mostra rimarrà chiusa tutti i lunedì, il 3 dicembre mattina
e nei giorni 8, 18, 20, 21, 24, 25, 26 e 31 dicembre 2011; 1° e 6 gennaio 2012.
Ingresso gratuito
Informazioni www.quirinale.it; www.civita.it
Catalogo Civita.

Segnaliamo che, oltre ai giorni di chiusura previsti nella scheda, il Quirinale potrebbe essere chiuso per impegni istituzionali non previsti