Santa Cecilia. Mikko Franck e la luce primordiale di Mahler

Articolo di: 
Livia Bidoli
Mikko Franck

L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è tornata in sede a Roma dopo la fortunata tournée europea durata due settimane e con la triade di concerti di giovedi 30 maggio, alle 19.30, venerdì 31 ore 20.30 e sabato 1 giugno ore 18, la Sala Santa Cecilia dell'Auditorium Parco della Musica, si avvia verso la conclusione della stagione chiamando il suo Direttore Ospite Principale Mikko Franck a dirigere l'Orchestra di Santa Cecilia per La Resurrezione, la Seconda Sinfonia di Gustav Mahler. Insieme al Coro diretto da Ciro Visco, ci saranno le soliste Genia Kühmeier soprano e Gerhild Romberger mezzosoprano e contralto.

La gigantica Seconda Sinfonia, La Resurrezione, ebbe una lunga gestazione, dal 1887 al 1894: allora Mahler era direttore del Teatro dell'Opera di Budapest e di Amburgo e la sinfonia ebbe una doppia  première: la prima, parziale, era dedicata solo ai primi tre movimenti e si svolse a Berlino nella primavera del 1895; quella invece completa, in cinque movimenti, ancora a Berlino, fu eseguita il 13 dicembre del 1896.

La Resurrezione si apre su un primo movimento che è nato come una celebrazione della morte, ed è anche il primo ad aver visto la luce: si intitolava infatti Totenfeier, l'abbozzo di poema sinfonico dal quale nacque questa marcia funebre in do minore e in cui vengono evidenziati due grandi temi, uno appunto cupo e l'altro di grande elevazione e leggerezza spirituale.
Questo primo movimento, Allegro Maestoso in do minore, sottolinea inoltre il grande organico necessario all'orchestra; segue un Andante in la bemolle maggiore, a descrivere la vita di chi si è perduto, che continua nel terzo movimento, uno Scherzo che si richiama a un Lied composto in precedenza, dal titolo “La predica di Sant'Antonio ai pesci” (Des Antonius von Padua Fischpredigt), dalla raccolta Des Knaben Wunderhorn (Il corno magico del fanciullo, tratta dai volumi pubblicati tra 1805 al 1808 da Clemens Brentano e Achim von Arnim: composti tra 1887 e 1891). Da un testo di questi ultimi viene tratta Urlicht (Luce primordiale), materia del quarto movimento, riprendendo questi versi, che vogliamo citare:

Ich bin von Gott und will wieder zu Gott!
Der liebe Gott wird mir ein Lichtchen geben,
Wird leuchten mir bis in das ewig selig Leben!

Son venuto da Dio e voglio ritornare a Dio!
L'amato Dio mi darà una piccola luce,
che brillerà per me fino alla vita eternamente beata.

È questa la luce che, come una promessa, risponde al Totenfeier enunciato nel primo movimento. Il contralto Gerhild Romberger fa letteralmente ascoltare quel che io traduco come “il serpeggiare della morte che minaccia tra le nuvole di grazia”: struggente e superlativa l'interpretazione di questa cantante teutonica che ha preso un Echo Klassik con l'incisione di Das Lied von der Erde di Mahler.

Quirino Principe, grande studioso di Mahler, raccomanda un ascolto della "Risurrezone al buio" che con grande perizia richiama nel massiccio libro dedicato al compositore, sottolineando come il finale della Sinfonia non ci dona la salvezza, “bensì la promette” (p. 621, Mahler. La musica tra Eros e Thanatos, ed. Bompiani, 2002).

Il quinto movimento che segue, infatti, rappresenta il Giudizio Finale che stempera la sua aggressività musicale soltanto con il Coro e la soprano Genia Kühmeier, che si appellano con l'inno "Die Auferstehung"  - La Resurrezione - di Friedrich Klopstock, rielaborato da Mahler, per la salvezza di fronte alla terribilità dell'Apocalisse con le parole: "Ciò che è nato deve perire! Ciò che è passato risorgere! Smetti di tremare! Preparati a vivere!" (cantato da Coro e contralto). Questo sprone alla luce viene perfettamente interpretato dall'insieme delle voci del Coro diretto con grande partecipazione da Ciro Visco e, insieme alle due voci femminili, immerge nella promessa della possibilità della Grazia, alla fine di un viaggio il cui termine permane sconosciuto seppur catartico.

Mikko Franck dirige l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia con estrema convinzione, e si nota con estremo piacere quanto la sincronia creata tra direttore ed orchestra tutta sia forte e si mantenga nel tempo: grandissimo successo di pubblico con sala piena e meritate ovazioni per tutti gli esecutori, in primis il direttore finlandese.

Pubblicato in: 
GN27 Anno XI 3 giugno 2019
Scheda
Titolo completo: 

Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Stagione Sinfonica
Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia
giovedì 30 maggio 2019 ore 19.30 – venedì 31 ore 20.30 – sabato 1 giugno ore 18

Gustav Mahler Seconda Sinfonia "Resurrezione"

Orchestra e Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Mikko Franck
direttore
Genia Kühmeier soprano
Gerhild Romberger mezzosoprano
Ciro Visco maestro del Coro