Santa Cecilia. Lo splendore sudamericano di Martha Argerich

Articolo di: 
Grazia Distefano
Martha Argerich e Orchestra Sinfonica Juvenil de Bahia

La prestagione di Santa Cecilia ha offerto Martha Argerich il 15 settembre, solista d’eccezione dell’Orchestra Sinfonica Juvenil de Bahia guidata da Ricardo Castro, con un porgramma che comprende Cajkovskij, il Concerto per pianoforte n. 1; Villa Lobos con Bachianas Brasileira n. 4  e per finire Bernstein con le Danze sinfoniche da West Side Story.

I ritmi di danza sudamericani e la vivacità di un’orchestra di più di cento giovani tutti rigorosamente under 30 hanno entusiasmato l’austera Sala Santa Cecilia dell’Auditorium di Roma. Applausi scanditi ritmicamente incoraggiano la Youth Orchestra Sinfonica de Bahia a continuare una serie di fuori programma elettrizzanti.

Gli strumenti volteggiano, i musicisti si alzano in piedi, improvvisano ole coreografiche. Comunicano la gioia della musica ballando rumba e salsa sotto lo sguardo complice del direttore, Ricardo Castro, che li segue come orchestra dalla nascita, nel 2007. Con il sostegno della Stato di Bahia, il Brasile ha molto investito in questo progetto educativo sostenendo il programma dei Nuclei Statali delle Orchestre Giovanili e Infantili di Bahia (NEOJIBA), divenuto oggi un’opportunità di cambiamento per i ragazzi. E’ nelle scuole gratuite ideate da José Antonio Abreu che il sud America combatte la miseria dei barrios, così la musica diventa anche un modo per riscattarsi dalla povertà intellettuale e sociale. Ed è naturale, allora, che l’Orquestra Juvenil de Bahia si trovi perfettamente a suo agio nelle Bachianas brasileiras di Heitor Villa Lobos, dove la direzione senza bacchetta di Castro diventa un’interpretazione intima e talvolta sofferta dello spirito sud americano.

L’orchestra è utilizzata in tutte le sue sezioni con un particolare riguardo per gli ottoni e le percussioni anche le più rare, batteria, xilofono, celesta, tam-tam. Anche la struggente storia di Romeo e Giulietta nella versione musicale di West Side Story è l’occasione per sottolineare come il mambo e il cha-cha-cha possono assumere valore di musica pura, anche se scollegate dai contenuti. Forte il contrasto tra le danze di Leonard Bernstein e lo spirito triste di Villa-Lobos, ma ancora più forte e voluta la contrapposizione con il primo Concerto per pianoforte e orchestra di Čaikovskij.

Il grande concerto romantico per eccellenza ha portato sul palcoscenico la sua interprete migliore, la “signora della tastiera”. Anche lei sud americana, Martha Argherich è accolta e salutata da standing ovation per una prova pianistica perfetta. Tecnica e interpretazione confermano l’unicità e l’eccellenza del suo stile mentre la scelta della condivisione dell’applauso esalta anche la sua grandezza umana. Con umiltà e gioia si mescola ai ragazzi dell’orchestra, stringe le loro mani per ringraziare, incitandoli ad alzarsi per partecipare dell’acclamazione che chiede bis a gran voce. Solo un piccolo delicatissimo brano, il primo, delle Kinderzenen di Schumann. E poi, di nuovo, ovazioni!

Pubblicato in: 
GN41 Anno VI 24 settembre 2014
Scheda
Titolo completo: 

Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Il giro del mondo in quattro orchestre

15 settembre 2014 Sala Santa Cecilia ore 21
Orchestra Sinfonica Juvenil de Bahia - NEOJBA
Ricardo Castro direttore
Martha Argerich pianoforte
Cajkovskij           Concerto per pianoforte n. 1
Villa Lobos          Bachianas Brasileira n. 4
Bernstein            West Side Story, Danze sinfoniche